Conseguenze del “terrorismo meteorologico”

di Marco Salvaterra

Conseguenze del “terrorismo meteorologico”

Cielo coperto, piogge, freddo. Queste erano le previsioni di quasi tutti i siti meteo, compreso MeteoTrentino, per questi giorni di ponte del 2 Giugno. E invece? Quasi sempre sereno in val Rendena, qualche goccia di pioggia soltanto sabato pomeriggio, e temperature gradevoli, a volte quasi estive. Questo “terrorismo meteorologico” rischia di condizionare pesantemente  l’attività turistica anche perchè tutti noi ci sentiamo un po’ dei piccoli “Bernacca” (un colonnello che negli anni Settanta è stato il pioniere delle previsioni meteo in TV), senza esserlo, e tendiamo a credere ciecamente a quanto riportano i siti meteo che consultiamo con lo smartphone.

E fece bene il governatore del Veneto Luca Zaia a scagliarsi contro i meteorologici e le loro previsioni del tempo errate che provocano danni importanti all’economia turistica. Purtroppo però le sue proteste non ebbero seguito.

Un consiglio? Fidarsi molto poco delle previsioni che vanno oltre i due-tre giorni, e imparare ad interpretarle. Ad esempio, le correnti settentrionali, anche se umide, non portano precipitazioni sulla nostra zona ma soltanto brezze e annuvolamenti passeggeri.