Considerazioni su ‘MANDRAGOLA’

di Ivana Maffei

Sono passati ormai 15 giorni dal debutto di ” MANDRAGOLA ” portata in scena con grande successo di critica e di pubblico – in solo 2 serate 700 spettatori – dal ” FILO’ DA LA VAL RENDENA “. “MANDRAGOLA” scritta da Niccolò Machiavelli e messa in scena per la prima volta nel 1518 in occasione delle nozze di Lorenzo de’ Medici con Madeleine de la Tour d’Auvergne che nel nostro caso è stata tradotta in dialetto e adattata magistralmente da Lucio Binelli che ne ha curato anche la regia. Al di lÁ  del successo , pur importante , voglio fare le mie considerazioni sull’importanza del lavoro di gruppo. Viaggio lungo e faticoso quello di ” MANDRAGOLA “, a volte il pensiero e la voglia di mollare tutto per lo sconforto di non farcela, qualche parola posta male o male capita, qualche copione gettato in aria, il “gufare” di qulcuno che diceva che non ce l’avremmo mai fatta…. ma la caparbietÁ  e la determinazione hanno vinto. Grazie Lucio per la tua infinita pazienza e sopportazione verso i tuoi “ZUCCONI” e finalmente il fantastico debutto. Cuore a mille, paure, ansie, ma tutto si dissolve con la presenza e la partecipazione del pubblico, con gli applausi e le risate, e così tutti i sacrifici non esistono più, esiste solo la sinergia fra gli attori e il suo pubblico. Grazie a tutto il fantastico gruppo: Antonella – la ninfa, Maurizio – il pastore, Mattia – Callimaco, Lucio – Siro, Pio – Messer Nicia, Valerio – Ligurio, Fabio – Fra Timoteo, Barbara – Lucrezia, e non dovrei ma grazie anche a Ivana – Sostrata. Grazie al nostro presidente Daniela Binelli, grazie ai tecnici delle luci e del suono Fabrizio e Mauro che tante volte hanno fatto le ore piccole per noi, grazie a Carmen, Carlotta, Camilla, Stefano e a tuti quelli che hanno collaborato per la buona riuscita dello spettacolo. Ancora una volta ha vinto l’amicizia, lo stare insieme e anche la benevola sopportazione gli uni per gli altri. Grazie di vero cuore a tutti e…… mai mollare ma avanti tutta.

Ivana Maffei

La ‘Mandragola’

La ‘Mandragola’