Denaro in contante e turismo ko in Alto Adige? Una bufala

di Marco Salvaterra

“Senza più la possibilità di pagare l’hotel in contanti è ormai fuga dei turisti italiani verso l’Austria”. Lo ha detto il presidente degli albergatori altoatesini Walter Meister. “C’è anche – ha affermato – chi propone ai titolari di non registrare la sua presenza, pur di poter pagare in contanti”. “La stagione – dice Meister – sta andando molto male, con cali dal 5 all’8% e chi manca è il turista italiano che preferisce la vicina Austria. Là – afferma – c’è il tutto esaurito perchè Oltrebrennero il conto si paga come si vuole”.

“Il turista italiano – spiega Meister – non vuole essere trasparente e non sempre ciò è dovuto a motivi fiscali: c’è anche chi non vuole far sapere gli affari suoi alla banca dove tiene il suo conto corrente. E così se ne va in Austria dove la privacy è assicurata, oppure chiede di non essere registrato, per sistemare poi il conto in banconote”.

Personalmente la ritenga una grande bufala. I nostri cugini sudtirolesi hanno paura ad ammettere che il calo è dovuto ad altri motivi (la profonda crisi economica che sta colpendo tutti, non solo gli operai), e non tanto alla tracciabilità. Del resto i dati si riferiscono al mese di dicembre, quando il decreto Salva-Italia non era ancora stato approvato. Insomma, cari albergatori dell’Alto Adige, la crisi è arrivata anche per voi, e se in Austria sono aumentati i pernottamenti di italiani forse il motivo è da ricercarsi nell’abbondanza di neve nel versante nord delle Alpi, specie nel mese di dicembre. E forse anche alla politica aggressiva sui prezzi che molte stazioni austriache hanno praticato.