E le nostre Dolomiti? Chi le ha viste?

di Luisa Salvaterra

E’ apparso ieri questo comunicato stampa sul sito del Centro Europeo Consumatori di Bolzano, che riporto solo in parte:

Comunicato stampa Bolzano, 23.11.2010

La Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net) ha effettuato una rilevazione prezzi a livello europeo tra le zone sciistiche per la stagione invernale 2010/2011. La Svizzera risulta essere il Paese più caro; ma anche alcune delle zone sciistiche italiane partecipanti al confronto prezzi non rientrano tra le più economiche della loro categoria. Sciare in Repubblica Ceca è invece vantaggioso.



Al confronto prezzi hanno partecipato 19 dei 29 Centri Europei Consumatori (CEC); tra i partecipanti ci sono i Paesi a maggiore vocazione sciistica come Austria, Italia e Francia, ma anche Cipro e Lituania.

Le differenze di prezzo emerse sono rilevanti: le famiglie che si accontentano di uno o due chilometri di piste pagano 136 Euro per uno skipass di 6 giorni in Repubblica Ceca (Kliny), mentre in Svizzera (Saas-Fee) per oltre 100 chilometri di piste, di Euro se ne pagano ben 896. Ma anche all’interno della stessa categoria, le differenze di prezzo sono considerevoli: in Valchiavenna, per 60 km di piste un adulto deve spendere 34 Euro per un biglietto giornaliero, al Flumserberg in Svizzera per 65 km di piste se ne pagano addirittura 44.



Anche il CEC Italia ha partecipato alla rilevazione prezzi e ha contattato 70 zone sciistiche (delle quali 27 dell’Alto Adige); 23 zone sciistiche (tra le quali 12 altoatesine) hanno compilato il questionario.

Tra i risultati è emerso che alcune zone sciistiche italiane partecipanti alla rilevazione prezzi appartengono alle più care nella loro categoria. Ciò è riconducibile tra le altre cose alla circostanza che un teenager sedicenne deve pagare lo stesso prezzo di un adulto. Il pacchetto famiglia nella categoria 51-100 km di piste è più caro all’Alpe di Siusi (799 Euro) e nelle Dolomiti di Sesto (740 Euro), mentre è particolarmente vantaggioso in Valchiavenna (512 Euro).

E chi scrive si chiede: Madonna di Campiglio, Pinzolo, le Dolomiti di Brenta….dove sono???

Possibile che raramente appaiano sugli organi di stampa nazionale ed internazionale, anche solo a fini statistici?!

Possibile che vengano, invece, prese in considerazione stazioni turistiche sicuramente di “minor” prestigio delle “nostre”?!

Invito chi fosse interessato ad approfondire l’argomento a dare uno sguardo alla relazione completa relativa alla “Comparazione dei prezzi a livello europeo tra le zone sciistiche”.

La relazione dettagliata è in inglese, disponibile sul sito: www.euroconsumatori.org al link Tabella comparazione prezzi