Giustino: Il diavolo e l’acqua santa
La parrocchia di S. Lucia si estende nei comuni di Massimeno e Giustino per comprensive 900 anime, un piccolo territorio con pochi abitanti, ma con un aspetto curioso forse intenzionalmente sfuggito agli organi di stampa.
La recente vestizione di Don Lauro Tisi a vescovo di Trento ha proposto la piccola parrocchia di Santa Lucia e la stessa comunità di Massimeno e Giustino ad una esposizione mediatica notevole, questo coinvolgimento emozionale per l’illustre conterraneo ha di conseguenza generato una spiritualità non comune nella ormai secolarizzata alta Rendena.
La realtà, come già premesso, ha però degli aspetti curiosi, nella stessa piccola parrocchia già da diversi anni c’è la sede ufficiale del Trentino degli Atei e Agnostici Razionalisti, ecco che allora in questa limitata comunità si sono insidiati i vertici del potere cattolico e quelli dei non credenti del Trentino.
L’aspetto negativo però di questa prerogativa sono legate, non ai caratteri cubitali per la nomina a vescovo di Don Lauro che è ovviamente corretta, ma a quando lo stesso era vicario.
La redazione del bollettino comunale di Giustino composta da membri locali si scontrò nel suo interno con una accesa diatriba, offrire la notizia dell’apertura della sede dell’unione dei non credenti era in contrasto, uso un eufemismo, con la terra nativa del vicario generale della curia Trentina, fortunatamente in seguito prevalse il diritto di informazione: perché le nostre tradizioni la nostra cultura non sono solo Giudaico Cristiane ma anche Greche Romane.
Il pluralismo di idee è un valore, è una occasione di confronto, l’oscurantismo mediatico è efficacissimo ma deleterio per una società civile, il buio dell’oscurità va illuminato: valorizzare questa particolare coincidenza è prevenzione è formazione, in una sola parola è cultura.
Alessandro Giacomini, Segretario dei Laici Trentini