Grande successo, giovedì a Campiglio, per il concerto conclusivo dell’MdC Organ Festival

di Pro Loco Campiglio

Grande successo, giovedì a Campiglio, per il concerto conclusivo dell’MdC Organ Festival

Josep Solè Coll, primo organista della basilica di San Pietro in Vaticano e organista per le celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, ha fatto registrare il tutto esaurito nella chiesa di Santa Maria Nuova. Circa 350 le persone presenti, con un parterre di autorità in rappresentanza dei Comuni di Pinzolo e Tre Ville (i due enti che hanno competenza amministrativa sul paese). La serata è stata introdotta da Elena Beltrami, in rappresentanza della Pro Loco, che ha sottolineato come la presenza dell’organista del Papa fosse un grande onore per la località tutta. Subito dopo, è intervenuto l’avvocato Marcello Palmieri, nelle vesti di direttore artistico del Festival e coordinatore del progetto che ha portato a Campiglio il prezioso organo a canne fino alla scorsa estate custodito nella chiesa di San Tommaso Moro in Saarbrucken (Germania): “La presenza di Josep Solè Coll, l’organista della prima chiesa cattolica al mondo – ha scandito il legale – penso sia un riconoscimento della natura cosmopolita di Campiglio, che in questo periodo estivo sta accogliendo ospiti da tutto il mondo”. E’ quindi entrato in scena il musicista, che ha eseguito un programma interamente dedicato a Bach, il maggior compositore d’organo conosciuto dalla storia. In conclusione, il Festival ha riservato due suggestive sorprese. La prima: intonato dall’organista papale “Vergin potente”, l’inno alla Madonna di Campiglio, è entrato in scena il coro parrocchiale della località, che ne ha cantato la melodia con tutte le strofe. Grande l’emozione dei cantori, che mai avrebbero potuto immaginare di vedersi accompagnati dal primo organista della cristianità. La seconda: “Esistono alcune melodie sacre – ha scandito Palmieri – comuni ai cattolici di tutta Europa e non solo, oltre che alle diverse confessioni del cristianesimo. Una di queste, noi la conosciamo con le parole di “Noi canteremo gloria a te”. Ed ecco che, poco dopo, tutti i presenti hanno intonato questo canto, accompagnato da Solè Coll con la stessa armonizzazione utilizzata durante le grandi celebrazioni papali. Dal canto suo, il parroco, don Samuele Monegatti, a fine serata ha sottolineato come il Festival gli abbia dato la possibilità di “scoprire l’organo non solo come mezzo per accompagnare i canti liturgici, ma anche come strumento solista, in grado di dare bellezza alla Chiesa”.
Iniziata il 25 luglio, la Kermesse si è dipanata in tre concerti d’organo serali (tenuti rispettivamente da Paolo Delama per la curia di Trento, Christian von Blohn come fruitore di quell’organo quand’era a Saarbrucken e appunto Josep Solè Coll), cui si è aggiunta una serata straordinaria, alla vigilia di Ferragosto, con il mezzosoprano Giovanna Caravaggio. Ogni settimana, inoltre, una Messa domenicale è sempre stata preceduta o seguita da una breve audizione dell’organo, tenuta da musicisti trentini. E pure i bambini sono stati avvicinati allo strumento, con due visite guidate apposta per loro. Nota di colore: nella mattinata di venerdì, Palmieri ha accompagnato Solè Coll sul Grostè. L’organista papale ne è rimasto affascinato, manifestando l’auspicio di potervi organizzare una vacanza con la famiglia.

Solè Coll
Solè Coll
il coro parrocchiale di Campiglio con Solè Coll
il coro parrocchiale di Campiglio con Solè Coll