Il 16  maggio era  la giornata della Luce

di Paola Irsonti

Il 16  maggio era  la giornata della Luce

Negli anni scorsi  si celebrava  chiedendo  di  spegnere  la luce e non usare gli elettrodomestici per  un’ora, così  si credeva, nell’ immaginario collettivo,di  far  bene  alla terra e nel frattempo si riducevano i consumi  di energia elettrica. Per  me ora è    mutato  non  solo il concetto di risparmio energetico, anche dovuto alle diverse fonti di approvvigionamento  cosiddetto green  di illuminazione  e  di consumo energetico.

In città tutto  è acceso, illuminato, lucente, mentre  in Val Rendena, quando passi di sera, al buio, gli occhi   non sono  riempiti  da troppa luce, ma al contrario,  si possono ammirare  le case “abbarbicate”  sul  monte  che dall’interno  diffondono la propria luce  domestica.

Questo accade  a Caderzone, dove  passeggiando per le strade  del paese, rimango  colpita  nel vedere  il legno dei tetti delle mansarde, o a Spiazzo  la Chiesa illuminata con faretti  degna di  una scena cinematografica.

Una sera mi  è capitato di  transitare  per  Bocenago e scendere   verso la strada  che  conduce a Pinzolo e devo  dire   che ho   fatto   un po’ di fatica  a guidare in quanto  non era  molto   illuminato, ma devo dire che  piano piano  mi sono  goduta  il percorso al buio.

Al buio  tutto è diverso, specialmente in Val Rendena.

Viva la montagna sempre!