Intervista a Margherita Hack

di Alessandro Giacomini

Margherita Hack piaceva Pinzolo era affascinata dalla rigogliosa vegetazione, la definiva “ una foresta equatoriale “ , lo era ancora di più quando le raccontai l’etimologia della parola Pinzolo, in dialetto locale, pino solo. Sorpresa dalla , probabilmente, edulcorata storia, sorridente mi disse : “ certo che quel pino solo ha avuto un forte incremento demografico “.

Due giorni prima della sua dipartita mi lascio’ un messaggio in segreteria telefonica ( ascoltato post mortem ), stava scrivendo un libro sulla attuale situazione della ricerca scientifica in Italia, cosi che, da alcuni giorni la erudivo ( termine improprio ) sui dipartimenti di ricerca in Trentino in modo particolare sul nuovo museo della scienza di Trento il MUSE che ella stessa avrebbe inaugurato questo mese e ne sarebbe diventata il presidente onorario. Con fiato corto e fame d’aria nel suo messaggio vocale mi leggeva quanto scritto chiedendomi conferma ed eventuale approvazione, caspità ! causa la mia pigrizia, anche questa volta ero in forte ritardo.

Assieme avevamo, in fase embrionale, un libro da pubblicare solo dopo la sua morte il titolo era “ Sono Morta “, in tale bozza ,da morta, avrebbe incontrato il dio cristiano avrebbe affrontato il paradiso passando dall’inferno, il tutto con la sua solita autoironia , purtroppo la stessa morte ha giocato d’anticipo lasciando tutti i nostri progetti bloccati dal semaforo della vita diventato improvvisamente sul rosso e costringendo il sottoscritto ad entrare in empatia con quel “ pino di Pinzolo “ : ora mi sento maledettamente solo.

Di seguito l’ultima, in assoluto, intervista di Margherita Hack rilasciata alcune settimane fa al mensile, con sede a Trento, UCT.

Questa volta, con opportunismo, rispondendo alle mie domande, è “ Marga “ ad anticiparla, ma purtroppo, solo di alcuni giorni.

UCT giugno 2013

Cara “Marga”, è cosi che la chiama Aldo, il marito , che nonostante i suoi 93 anni e quasi 70 anni di matrimonio la segue sempre , anche nei lunghi trasferimenti per materializzarsi in terra Trentina, separandosi dalla sua splendida casa arroccata sopra Trieste e dai 24000 volumi accatastati sulle pareti che oscurano, per la sua totalità, l’intonaco dei muri.

Assieme a Margherita, da anni, abbiamo condiviso battaglie sui diritti civili, per questi sinergici obiettivi e condivisione di idee, da una mera finalità lavorativa, il nostro rapporto si è trasformato in una amicizia di complicità per poi evolversi in pura amicizia, la quale mi permetterà, approfittandone , di intervenire a ” gamba tesa ” sulle domande.

Domanda: Negli ultimi due anni sei stata 10 volte in Trentino coprendo in modo capillare tutto il territorio, è nata forse una nuova stella ?

Hack : Sorride. SI ! ma è una supernova, cioè una esplosione stellare molto luminosa, ha una forte energia e volgarmente chiamata laicità , sono socia dei laici Trentini per i diritti civili e quando mi chiamano, mi sentirei a disagio morale non confermare l’invito.

Domanda : E’ in edicola il tuo ultimo libro ” Io Credo “, cosa avrai da dire tu , scienziata atea impenitente e un prete attivo e dinamico come Don Pierluigi Di Piazza ? si potrebbe dire un confronto tra il diavolo e l’acqua santa.

Mi fissa con quei occhi color azzurro cielo, chissà forse assorbito dalle migliaia di ore a scrutare il cielo.

Hack: si vuole offrire al lettore un confronto laico un ventaglio di riflessioni partendo dal modo di vedere , ovviamente, diverso ma apparentemente diametralmente opposto, senza bisogno di maschere, per un arricchimento etico e culturale .

Domanda : Oggi a definirsi ” atea “, c’è bisogno di una buona dose di coraggio .

Hack : gran coraggio forse no, sicuramente ai tempi di Galileo si. Oggi nessuno mi prepara la pira per essere arsa viva , mal che vada vengo censurata come è successo proprio nella vostra terra , a Mezzolombardo, anche se devo aggiungere, c’era d’aspettarselo, la sede per la conferenza era un teatro parrocchiale.

” Però, Marga, finanziato per la quasi totalità da contributi pubblici “

Hack : vedi Alessandro, è qui che si nasconde il problema , ove ci fossero dei contributi pubblici, va tutelata la pluralità culturale dell’offerta, magari stipulando, fra le parti, all’origine dei finanziamenti, delle convenzioni più democratiche.

Domanda : il Trentino è una provincia autonoma, si può definire una regione stato, su iniziativa dei laici Trentini per i diritti civili e sostenuta da alcuni consiglieri è in fase di discussione un disegno di legge per le disposizione anticipate di trattamento sanitario, il cosiddetto testamento biologico, se approvata, potrebbe divenire una legge pilota livello nazionale : tu che ne pensi ?

Hack : Io l’ho fatto, anche se di norma sono contro le cose formali, le firme, le registrazioni, ma mi sono sentita moralmente obbligata e con tale associazione a Pinzolo ho redatto il mio testamento biologico.

Sul fine vita ritengo che, se uno vuole porre fine alla propria esistenza , divenuta insopportabile, debba essere libero di farlo, libero di decidere della propria vita.

Complimenti dunque all’iniziativa Trentina, mi auspico che la conclusione sia positiva.

Deve essere la politica la soluzione delle nostre richieste e non , come è spesso successo, la magistratura la quale ha tempi burocratici lunghi , aggravando di fatto le varie situazioni , ricordo la vicenda di Eluana Englaro è stata per i famigliari e non solo , agghiacciante.

Il nostro paese è laico, non c’è una religione di Stato, ma si comporta come se ci fosse. Accetta i divieti del Vaticano, senza pensare agli effettivi bisogni dei cittadini.

Nulla contro il Vaticano, ripeto, è la classe politica che deve intervenire.

Domanda: Restiamo in Trentino cara Marga, nel 2007 era stato promosso il referendum per abolire i contributi alla scuola privata Trentina.

Hack : Ricordo di quella iniziativa che indirettamente ho seguito.

Le scuole private si possono liberamente istituire ma senza oneri per lo stato, è un principio della costituzione. La costituzione prevede che sia la repubblica a istituire le scuole statali, di ogni ordine e grado e quando ci sono difficoltà economiche, bisogna prima di tutto garantire le risorse per le scuole statali.

Domanda : E’ quasi ora di cena, perché vegetariana.

Hack : Pensaci Alessandro, mangiando carne è come mangiare un cadavere, si uccidono gli animali con lo scopo di mangiarli , questo è quello che mi diceva il mio babbo, anche se , ovviamente , non è il mio principale motivo.

Domanda: L’uomo dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, cosa ti ha aiutato a superarlo.

Hack : Ma ! di certo non ho avuto bisogno della religione, mi sono sempre rivolta al tribunale della ragione

Domanda :Cos’è per te la morte.

Hack : Con la morte si spegne il nostro cervello , che quello che io considero l’anima , dopo noi non ci siamo più , ma le nostre molecole, gli atomi che costituiscono il nostro corpo sopravviveranno e serviranno a formare altri esseri o semplicemente altri oggetti.

Domanda : Ora che sei giunta nei ” tempi supplementari ” della tua vita, paura della morte.

” dopo l’iniziale sorpresa dell’inedita domanda, sorride con forza .”

Hack : assolutamente no ! la penso come gli Epicurei :

quando noi ci siamo ella non c’è , quando lei c’è noi non ci siamo più.

Domanda : Siamo arrivati in zona ” cesarini ” e allora, ultima domanda , vale ancora combattere per qualcosa.

Hack : Si, eccome , ad esempio quella basata su un’esistenza atea, priva di alcuna religione. Credo in tutto ciò che ha una base scientifica, non credo in dio, nell’anima o nell’aldilà. Dio è un’invenzione per spiegare cose che non sappiamo, personalmente non ne ho bisogno.

” provo ancora ad attentare al suo sistema nervoso: però cara Marga ; occhi color indaco , scruti la volta celeste , guidi una fiat panda color azzurro cielo, Insomma ! un Dio esiste “.

Hack : No, non esiste, e devo ammettere è proprio una cattiva notizia, ma vi assicuro, quella buona è che non ne ho bisogno.

Margherita Hack è socia attiva dei Laici Trentini per i diritti civili dal 2008.

A cura di Giacomini Alessandro, segretario Laici Trentini per i diritti civili.

Margherita Hack e Alessandro Giacomini