La “Festa dell’allevatore” conquista la gente

di Unione Allevatori Val Rendena

La “Festa dell’allevatore” conquista la gente

Conclusa con ottimi risultati di contenuto e pubblico “Giovenche di razza Rendena”

Costante l’attenzione e il confronto sulle problematiche del settore

Conclusa con ottimi risultati di contenuto e pubblico la quindicesima edizione di “Giovenche di razza Rendena… Sfilata e dintorni”. Le presenze stimate durante la settimana sono state 20.000, con un grande entusiasmo sia dei residenti che degli ospiti, senza dimenticare i problemi del momento, primi fra tutti i grandi carnivori.

PINZOLO – La gioia di Valentino Collini di Pinzolo e della sua famiglia, che possono essere considerati, a pieno titolo, simbolo del legame più vero allevatori-territorio In Val Rendena, hanno festeggiato a lungo, sabato sera, l’incoronazione a “Reginetta 2023”, per la prima volta in 15 anni, di una loro vacca di razza Rendena dal “nome in codice” di Emeric Hansel.

La “Festa dell’allevatore” ha così concluso la quindicesima edizione di “Giovenche di razza Rendena… Sfilata e dintorni” svoltasi nella settimana dal 2 al 9 settembre con numerose iniziative che hanno registrato un’ottima partecipazione di pubblico. Particolarmente atteso e seguito, dai residenti ma anche da un numero costantemente crescente di ospiti, il corteo di sabato pomeriggio con gli allevatori, le mandrie di ritorno dagli alpeggi, le bande musicali e i gruppi folk in sfilata lungo le vie di Pinzolo. Quest’anno presenti, nella lunga e colorata fiumana, anche la quasi totalità dei sindaci delle Giudicarie in veste ufficiale, per sottolineare l’unitarietà del territorio di fronte ai problemi che attanagliano il mondo zootecnico in questo momento storico.

Si, perchè “Giovenche di razza Rendena” da anni è festa della ruralità, valorizzazione dei prodotti tipici e delle filiere locali, orgoglio contadino, approfondimento tecnico di settore con l’annuale convegno che si tiene a metà settimana, ma anche confronto e dibattito sui problemi del momento, in questo momento, tra i principali, i “grandi carnivori”.

Alla “Festa dell’allevatore” di questo settembre hanno partecipato 25 su 27 aziende agricole con 100  vacche di razza Rendena, presidio Slow Food dal 2019, presenti. “Abbiamo dimostrato senso di responsabilità”, commenta il presidente dell’Unione allevatori Val Rendena Manuel Cosi aggiungendo che “il riscontro della gente, con l’affetto dimostrato verso il nostro mondo, è stato straordinario e ci ha gratificati nelle fatiche di ogni giorno. Siamo anche consapevoli che i problemi, tanti e in questo momento davvero difficili e che necessitano risposte concrete e immediate, li possiamo risolvere solo uniti, tra noi allevatori, ma anche con i rappresentanti dei vari livelli politico-istituzionali”. “Un primo risultato – prosegue Cosi – è già stato raggiunto con la presenza dei sindaci che hanno camminato con noi durante la sfilata di sabato sostenendo il messaggio di “Uniti per salvaguardare la zootecnia di montagna” e sottolineando che la “Festa dell’allevatore” non è solo folklore ma anche e soprattutto contenuti. Su questa questione stiamo collaborando anche con le unioni allevatori di altre valli e un secondo passo ora ce lo aspettiamo da parte del settore turistico-alberghiero affinché collabori con noi. Se non risolviamo il problema dei grandi carnivori, a brevissimo gli allevatori cominceranno ad abbandonare le malghe e non sarà più disponibile, oltre al paesaggio alpestre garantito dal vivere alcuni mesi in malga, un pacchetto molto interessante di attività turistiche, a partire dall’iniziativa estiva delle “Albe in malga”, per citare un esempio”.

Di crescente qualità, ogni anno, anche i vari contenuti che compongono l’articolato programma messo a punto dal Comitato Giovenche di razza Rendena, dalla Pro loco di Pinzolo (all’interno della quale il Comitato organizzatore è operativo) e dall’Unione allevatori Val Rendena. Che siano un dettaglio, un’esperienza o o un appuntamento, dalle iniziative di scoperta del territorio alle attività dei bambini, dai momenti per i giovani alle proposte di alta cucina, ad ogni edizione si aggiunge un qualcosa di nuovo.

Ritornando alla mostra delle giovenche, iniziativa conclusiva della “Festa dell’allevatore”, il titolo di “Campionessa di riserva” è stato assegnato a Endiano Hetina di Mauro Povinelli, mentre Ventoso Ida è stata nominata campionessa nella categoria 18-30 mesi, riserva Filo Ilary, entrambe di Fulvio Maturi di Pinzolo.