La scoperta dell’acqua calda!!!

di Diego Binelli

Leggo oggi sul giornale l’Adige nella cronaca delle Valli Giudicarie e Rendena un articolo nel quale si rileva
un’ipotetica incompatibilità della carica di Presidente della Comunità delle Giudicarie con quella di
Consigliere di Amministrazione della Trentino Sviluppo spa, società della Provincia Autonoma di Trento.
Aimè spiace purtroppo apprendere queste notizie dalla stampa sempre quando ormai “i buoi sono
scappati”, eh si perché nella campagna elettorale delle elezioni per la Comunità di Valle forse a qualche
cittadino avrebbe fatto piacere sapere questa particolarità dell’allora candidata Presidente.
Purtroppo pero’, come troppo spesso succede, la stampa ne da notizia soltanto dopo l’avvenuto
svolgimento del turno elettorale, nonostante qualcuno, nel caso di specie il sottoscritto, avesse più volte
sottolineato questa probabile incompatibilità nei propri incontri pubblici nel mese di ottobre 2010.
La prima domanda che pertanto oggi dobbiamo porci è: come mai a suo tempo la stampa non diede
rilievo alcuno a questa piccola peculiarità, seppur presente alle riunioni pubbliche del sottoscritto?
Entrando nel merito del problema posto, ma veramente dopo quanto avvenuto per l’assessore Tiziano
Mellarini al quale fu rilevata una simile incompatibilità, successivamente abrogata dalla giustizia, ancora
dobbiamo meravigliarci dei “doppi incarichi” assunti dagli amministratori facenti riferimento al
centrosinistra trentino?
Al contrario di quanto dichiarato alla stampa dalla Presidente Ballardini circa la sua possibile
ricandidatura nel cda di Trentino Sviluppo spa, io non ho alcun dubbio che continuerà a ricoprire i due
incarichi; non trovo nulla di nuovo in questo perché è stata votata dai giudicariesi quando già questo
ruolo ce l’aveva.
E’ inutile sollevare il problema adesso giusto per vendere qualche copia di giornale o per far finta di aver
scoperto “l’acqua calda”. Le cose vanno dette quando i cittadini posso scegliere, non dopo che hanno
scelto.
E nemmeno si puo’ dire che la cosa non era risaputa perché, come già detto, qualcuno l’aveva detto circa
tre mesi or sono!
Ad ogni buon conto, dato che questi soldi spesi per gli amministratori sono soldi anche nostri, noi
pretendiamo che lo stipendio percepito dalla Presidente della Comunità delle Giudicarie sia uno
stipendio guadagnato, non uno stipendio per un Presidente part-time.
Pertanto ci adopereremo affinché la sua presenza presso questo nuovo Ente, che abbisogna di enorme
tempo per farlo camminare, sia una presenza giornaliera, costante ed assidua, utilizzando tutti gli
strumenti a disposizione delle minoranze per perseguire questo obiettivo.
Se qualcuno pensa di mangiare i soldi di tutti con incarichi su incarichi ed una presenza di “facciata”, beh
noi delle Lega Nord Trentino a questo ci opporremo con tutte le forze, perché crediamo che il ruolo di amministratore pubblico debba essere svolto a tempo pieno e non certo quale “passatempo”.
Diego Binelli
Consigliere Comunità delle Giudicarie[/A_CAPO]