La Targa d’argento al rumeno Opris, alle ore 12 di sabato la consegna

PINZOLO – Con l’arrivo a Pinzolo delle delegazioni internazionali con rappresentanze di soccorritori provenienti da numerosi paesi del mondo, sta entrando nel vivo la 54esima edizione della Targa d’argento – Premio di Solidarietà alpina che propone un programma aperto a tutta la popolazione.
Domani, venerdì 19 settembre, alle 9.30 presso il Paladolomiti, il premiato Mircea Opris incontrerà gli alunni dell’Istituto Comprensivo della Val Rendena mentre alle ore 17, presso la Biblioteca comunale di Pinzolo, sarà presentato il libro “I Monti Tatra. Sentiero di vita”, un viaggio tra natura e parole con l’autore Marek Grocholski.
Poi, sabato 20 settembre, alle 11 è previsto, in piazzale San Giacomo, il ritrovo degli invitati con buffet e degustazione di prodotti tipici locali. Alle 12 si prosegue, al Paladolomiti, con la cerimonia di consegna della 54esima Targa d’Argento al rumeno Mircea Opris con la motivazione “Una vita dedicata all’alpinismo e al soccorso alpino”.
Nel corso della cerimonia saranno conferiti speciali riconoscimenti ai familiari di Gino Comelli e Othmar Prinoth, figure straordinarie del soccorso alpino, scomparse lo scorso anno.
La cerimonia sarà accompagnata dal Coro Presanella di Pinzolo.
Alcune informazioni su Mircea Opris
L’ambiente in cui vive e una grande passione per la montagna lo portano giovanissimo a praticare l’alpinismo, dove mette in luce doti fuori dal comune, traccia numerose vie nuove sui Carpazi, compie ardite ascensioni invernali, viene chiamato alla Scuola nazionale come istruttore e partecipa nel 1972 a una prestigiosa spedizione alla vetta del Pik Kommunizma (7495 m) in Pamir. Proprio in quell’anno la Federazione Romena di Alpinismo e Turismo gli conferisce il titolo di Maestro dello Sport. Nel 1992 è tra i fondatori dell’Associazione Nazionale di Soccorso Alpino insieme con Avel Ritisan, che ricevette la Targa d’Argento a Pinzolo nel 2005. Ne viene eletto presidente e ricoprirà tale incarico fino al 2016.
Promuove un’intensa attività di formazione dei volontari e, grazie al loro impegno e alla loro disponibilità, costruisce basi di soccorso e rifugi alpini realizzati in zone che richiedevano un’assistenza costante. Nel 2005, dopo tre anni di lavoro, realizza un Centro di Formazione del soccorso alpino nel massiccio dei Bucegi con un’area attrezzata per le operazioni di salvataggio dagli impianti a fune. Mette a disposizione le sue esperienze nel volume Il libro del soccorritore alpino, prezioso manuale per quanti operano nel settore.
Alcune informazioni su Othmar Prinoth e Gino Comelli.
Othmar Prinoth fu cuore e motore della Stazione di Soccorso Alpino Val Gardena Alto Adige.
Guide alpine e istruttori del Soccorso alpino Gino Comelli e Othmar Prinoth, classe ’54 e ’55, sono state colonne portanti della formazione agli interni del CNSAS e padri fondator di uno dei primi sistemi di elisoccorso organizzato in Italia, l’Aiut Alpin Dolomites.
Comelli fu il primo istruttore nazionale del Servizio provinciale trentino del CNSAS, Prinoth uno degli istruttori più longevi dell’Alto Adige. Diversi nei percorsi, uniti dalla stessa visione: la passione per la montagna, l’amore per le loro vette e la missione di soccorrere chi le viveva con lo stesso spirito.
Per oltre trent’anni hanno volato come verricellisti dell’Aiut Alpin, testimoni e protagonisti della nascita di un sistema che ha anticipato, per metodo e visione, i moderni Servizi regionali di elisoccorso, un modello di intervento tecnico sanitario in ambiente impervio che oggi salva vite ogni giorno.