Le bugie hanno le gambe corte!… ma a pagare sono solo gli operai

di Minoranze Pinzolo

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE !………

MA A PAGARE SONO SOLO GLI OPERAI

Il Sindaco Bonomi, non ha mai preso in considerazione una norma dello Statuto Comunale, che prevede che lo stesso ,periodicamente, relazioni sulle società partecipate dal Comune. Per questo motivo i consiglieri di minoranza si sono sentiti in dovere di presentare un’interpellanza al Sindaco, per avere notizie sulla Funivie spa –Pinzolo, di cui il Primo Cittadino, in virtù della carica ricoperta, è vicepresidente.

L’interpellanza nasce come doverosa conseguenza della relazione del collegio sindacale, allegata al bilancio 2011, in cui i sindaci della spa, -uno dei quali ha poi rassegnato le dimissioni-, raccomandavano caldamente una gestione molto attenta alle spese e al contenimento dei costi.

Lo spunto offerto dalla Minoranza, invece di creare l’occasione per un utile, approfondito e costruttivo dibattito sulla questione, ha scatenato un singolare e furioso sbarramento da parte del Presidente della società Serafini e del Sindaco Bonomi, che hanno tentato di far passare per terroristi o disfattisti gli interpellanti, che avrebbero, con la loro legittima e doverosa richiesta, stante le omissioni del Sindaco, provocato un danno d’immagine alla Società.

Il Presidente Serafini, in una intervista a L’ Adige del 19 marzo 2013 dichiarava “ Il 2013 con un bilancio da record. Un aumento degli incassi di 500mila euro “ ed il 24 marzo, sempre sullo stesso foglio, ribadiva che: “ La società funivie è in buona salute”, e continuava snocciolando dati su dati per dimostrare la bontà delle sue argomentazioni, fino a giungere al punto di affermare che la stagione 2012/2013 era la migliore stagione invernale. Ma oltre a questa difesa d’ufficio, le Minoranze si sono viste recapitare una lettera raccomandata del legale della società, sotto riportata, il cui tono e contenuto ognuno puo’ giudicare secondo la propria coscienza.

Il Sindaco Bonomi, per parte sua, anziché rispondere alle richieste dei consiglieri, dapprima su L’ Adige del 16 marzo dichiarava “ Per attaccare me gettano fango su una società fiore all’occhiello. La società non corre alcun rischio “, poi, durante il Consiglio Comunale del 3 aprile 2013, ha indugiato in lungo ed il largo nella sua solita presentazione di slides ( tipo convention americana ) che nulla avevano a che fare con il contenuto dell’interpellanza, dribblando la sostanza del problema, evitando così di rispondere nel merito dei quesiti a lui posti. In seguito si è capito il perche’ di questa tattica dilatoria: mettere una pezza temporanea sulla reale situazione della spa.

Il 4 luglio 2013, un fulmine a ciel sereno, stando a quanto finora dichiarato dai vertici della spa Funivie. L’Adige da notizia che ”Le Funivie riducono gli stipendi”. L’operazione finanziaria sarebbe quella di ridurre le spese di 500mila euro, effettuando un taglio lineare del 25% dei salari. Pagheranno solo i più deboli, gli operatori degli impianti, che non hanno alcuna responsabilità nelle scelte che hanno portato a questa situazione.

All’improvviso ?? La situazione è precipitata per colpa di un’interpellanza ??

Non solo non si è fatto tesoro degli inviti ad operare con prudenza, ma addirittura si è reagito con la solita supponente arroganza alla richiesta di chiarimenti presentata dai consiglieri comunali, a tutela e del COMUNE- AZIONISTA e di tutto il comparto turistico-economico che ruota attorno agli impianti di risalita.

Comunque la si voglia girare, la società si è fatta male da sola, senza addurre colpe o responsabilità a chi ha solamente esercitato il diritto –dovere di un buon amministratore; cioè formulare un’ interpellanza nel cui contesto si potevano dare risposte tempestive, trasparenti, compiute, e tentare di trovare una qualche soluzione condivisa. Questo è il solito risultato, per aver voluto impostare il Consiglio Comunale del “ muro contro muro “.

Probabilmente la situazione, già qualche tempo fa, era quella prefigurata dalle minoranze, e la si è taciuta, poi il gioco è scappato di mano e sono saltate fuori tutte le mancanze, le omissioni e le negligenze che da tempo si sospettavano.

Ma non è un problema, si tira dritto. Per ora le Funivie possono restare a bagno, in secondo piano, adesso l’importante è portare a casa ( della Maggioranza ) la variante ( Punto 3 – Ordine del Giorno Consiglio Comunale, convocato per il giorno 11.07.2013 ) per la costruzione dell’albergo ai Campicioi, dove si prevede di realizzare 5000 metri cubi extra Gilmozzi. Il rischio concreto è quello di assestare un’ ulteriore colpo all’economia di Pinzolo, che è già in sofferenza. Si sostiene che l’ importante è “riqualificare”. Attenzione pero’: questo termine deve far drizzare le antenne; solitamente sottintende operazioni vantaggiose per qualcuno con ineluttabile ricadute negative su altri. Meno fortunati. Che stanno dalla parte sbagliata.

Si ripropone anche in questa occasione il solito triangolo magico: POLITICI – IMPRENDITORI – IMMOBILIARISTI .

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