L’Eco delle Dolomiti: una passione che prosegue puntuale…

di M. Salvaterra

Puntuale come sempre è uscito il numero estivo dell’ L’ Eco delle Dolomiti, ormai affermata rivista multilingue che con  numero 7  è entrata nel quarto anno di vita. Sempre più curata e più sorprendente, densa di contenuti e ricca di proposte stimolanti. Vi si coglie un respiro che va oltre i confini ristretti in cui viviamo; che rispecchia la pluralità di interessi, la curiosità, e lo spessore culturale di una redazione prestigiosa, multietnica e polivalente, insieme allo spirito, alle intuizioni e alla tenacia di Mariapia Ciaghi, la mente che la dirige. È dedicata alle Dolomiti, dichiarate dall’ UNESCO  “patrimonio dell’umanità”, perché uniche. A loro è dedicata la copertina di Tomaso Marcolla, a loro l’intervento autorevole di Giacomo Santini. Le Dolomiti, e le montagne in generale, se in basso rinchiudono e proteggono un’area, un ambiente, una tipicità fatta di costumi e tradizioni proprie di un territorio e di un contesto sociale, dall’alto consentono di spaziare lontano, di spingere lo sguardo su orizzonti molto vasti, di metterci in contatto con pensieri, valori, mentalità diverse dal nostro quotidiano, di confrontare mondi e culture altre, di scoprire ciò che divide e quello che unisce; di cogliere dove nascono le idee, come si producono, perché si sviluppano e si diffondono, di distinguere ciò che rimane fermo (e chi lo custodisce) da ciò che cambia (con i protagonisti dei mutamenti). Questo, e altro ancora, troviamo nella rivista, cresciuta a 144 pagine grazie ad uno sforzo editoriale degno di nota, rivista cui va il merito di aver saputo collegare in maniera armoniosa settori vari e differenti, le piccole cose locali con i grandi eventi che coinvolgono popoli ed economie nella presente congiuntura di crisi e di evoluzione. Tutto di grande ed estrema attualità: dai rilievi sociologici di Mp. Ciaghi alle provocazioni di Antonín Kosík, alle riflessioni profonde e meditate di  Guillermo Ortega Noriega buone per il Festival dell’Economia di Trento; per non parlare del saggio, originale e stupefacente di Nicolas Boldych sul modo di disegnare i rilievi montuosi, dell’excursus sul carnevale in Europa di Giovanni Kezich, organico, pregevole per ricchezza di documentazione e dovizia di spunti, dell’articolo sui “Monti pallidi”, pieno di fascino di Carlo Signorini, dei “richiami” curiosi di Sonia Sbolzani,  della memoria di vecchi mestieri di giostrai di Annalisa Dolzan ( testo accompagnato  con originali illustrazioni di Antony Fachin),delle “risonanze”, affettuose e nostalgiche, di Vittorino Masón…E poi Fulber a disegnare Padre Kino tra i Pimas d’ America, Cristina Suomi Maffei a ricordarci chi parla la lingua di Dante nel mondo, notizie sul Festival Olimpico della Gioventù Europea in Finlandia, sulla medicina ayurvedica…Una nota a sé meritano le iniziative dell’Eco al Festival della montagna a Trento, protagonista di una serata memorabile a palazzo Roccabruna con  diversi relatori a dissertare sull’ambiente. Fra costoro il direttore della rivista polacca “Tatry”, Marek Grocholski, presente anche in queste pagine, autore con lo slovacco Mikuláš Argalács de“I soccorritori parlano la stessa lingua” che preannuncia la consegna del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina alla mitica figura di Roman Kubin, di Zakopane. Lo splendido volume, corredato da magnifiche fotografie, è impreziosito dal geniale “commento artistico” a una serie di testi effettuato dall’illustratore spagnolo Kalvellido con interpretazioni originali e disegni che incantano: contributo di notevole impatto culturale. Valore aggiunto, un motivo in più per acquistarlo e conservarlo.

L’ECO DELLE DOLOMITI
Anno 4 – N.7 – giugno 2009
Periodico semestrale di natura, turismo, sport, arte e cultura
Aut. trib. di Trento N° 1280 del 02 febbraio 2006
EDITORE: IL SEXTANTE
via Calvet 14 -38086 Pinzolo (TN) – ITALIA
Fax 39 0465 503003
www.ecodelledolomiti.net
e-mail:[email protected]

L’Eco delle Dolomiti . N. 7

Editore IL SEXTANTE