MAI COSÌ TANTI TURISTI NELL’ESTATE TRENTINA

di Uff. Stampa TN

Dall’Istituto provinciale di statistica il bilancio di fine stagione: “Arrivi, il risultato migliore degli ultimi 15 anni”. La soddisfazione dell’assessore Dallapiccola

MAI COSÌ TANTI TURISTI NELL’ESTATE TRENTINA

Il risultato migliore degli ultimi 15 anni. E’ decisamente buono il bilancio della stagione estiva per il turismo trentino, lo dimostrano i dati raccolti dall’Istituto di Statistica provinciale, che parlano per il settore alberghiero ed extralberghiero di un aumento dell’11,9 % negli arrivi e del 6,2% nelle presenze. Complessivamente, la scorsa estate sono arrivati in vacanza in Trentino 1.830.213 turisti, per 8.414.887 presenze complessivamente. L’estate 2015 ha segnato, in particolare, il “ritorno” degli italiani (soprattutto lombardi, veneti e laziali), dopo il difficile 2014, e il progressivo aumento della clientela straniera, che negli ultimi dieci anni è cresciuta di oltre il 40 per cento. Soddisfatto l’assessore al turismo Michele Dallapiccola: “Sta riguadagnando quota la vacanza in montagna, grazie al favorevole andamento meteo durante l’estate ma anche grazie alla crescita qualitativa dell’offerta estiva in quasi tutti i comprensori turistici trentini ed alla qualità della promozione.” Positive le aspettative di Trentino Marketing: “Stiamo compiendo uno sforzo per promuovere il Trentino presso tutte le regioni italiane e sui mercati esteri” dice il direttore Maurizio Rossini, che parla di “dati significativi” per quanto riguarda gli arrivi da Repubblica Ceca, Polonia, Russia, Scandinavia ed anche Regno Unito.

Come di consueto, la rilevazione delle presenze e degli arrivi turistici distingue tra settore alberghiero ed extralberghiero. Guardando ai soli esercizi alberghieri, si scopre che da giugno a settembre ci sono stati 1.298.029 arrivi (+ 11,5 % sullo stesso periodo dell’anno precedente) per 5.628.063 presenze (+6,9 %). Per gli arrivi si tratta del migliore risultato in assoluto degli ultimi 15 anni, mentre le presenze hanno superato per la prima volta i cinque milioni e seicentomila pernottamenti.

La performance è positiva ovunque, in tutte le zone turistiche del Trentino, sia per gli arrivi (+17,4% in Valle di Fassa, +4,1% sul Garda trentino, due ambiti che conteggiano assieme quasi il 40% dei pernottamenti estivi in Trentino). Altri ambiti significativi per le variazioni, su base annua, degli arrivi sono Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena (+20,5%) e gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna (+21,5%). le presenze hanno mostrato incrementi a due cifre negli ambiti di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena (+14,5%), Altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna (+13,1%) e Valle di Fassa (+10,4%).

Guardando infine alla provenienza dei turisti, si può notare come la presenza degli italiani abbia fatto registrare numeri assai positivi in tutti i comprensori (+8,8% complessivamente). La componente italiana ha inoltre recuperato posizioni, arrivando ora a pesare per il 62,2% (60,7% l’estate scorsa).
Per quanto riguarda invece gli stranieri, mostrano variazioni percentuali a due cifre gli ambiti di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi (+20,9), Monte Bondone (+13,5%), Valle di Fassa (+16,3%), Valle di Fiemme (+15,4%), Valli di Sole, Paio e Rabbi (+11,9%); unico dato in negativo lo segnano, sempre per quanto riguarda le presenze degli stranieri, Folgaria-Lavarone-Luserna con un – 33,9% (nel 2014 Lavarone aveva anche ospitato i campionati mondiali di orienteering con prevalenza di atleti stranieri), Valle di Non con un -17,8%, Valsugana e Tesino.(-2,8%) e Altopiano di Piné e valle di Cembra (-4,5%).
Ma da dove arrivano i turisti stranieri che scelgono il Trentino come meta della propria vacanza? Innanzitutto dalla Germania (il 18 per cento), mentre un altro 8,7 per cento da altri paesi stranieri ed il 5,3 per cento dai Paesi Bassi. Per quanto riguarda gli italiani, sono lombardi, veneti e laziali a fare la parte del leone comprendo circa il 70 per cento delle presenze estive.

Ulteriori elementi di valutazione sull’andamento della stagione turistica estiva sono offerti dalla misura del contributo al fatturato turistico (complessivamente stimato in 1.260 milioni di euro) derivante dalle varie tipologie di strutture turistiche: gli alberghi contribuiscono per circa il 47 per cento, le seconde case per il circa il 24 per cento, quindi gli alloggi privati, gli esercizi extralberghieri e i campeggi. L’Istituto di Statistica ha pure misurato l’apporto dei singoli territori al fatturato: “I laghi di Garda e di Ledro – spiega la responsabile dell’Ispat, Giovanna Fambri – contribuiscono con oltre il 21 per cento, ai quali va aggiunto un altro 11 per cento riferito genericamente a terme e laghi; alta montagna e media montagna danno invece un contributo al fatturato dell’estate 2015 che è rispettivamente del 33,8 e 19,7 per cento.