‘Mistero buffo’: intervista al regista Brunetto Binelli

di Marco Salvaterra

“MISTERO BUFFO” : INTERVISTA AL REGISTA BRUNETTO BINELLI

D : Mistero buffo ?

R : Eh già …

D: Non credi sia un testo troppo difficile da affrontare , specie per una compagnia amatoriale come la vostra ?

R : Certamente è una bella scommessa ! Che io sappia a parte Paolo Rossi , in tutti questi anni, nessun altro ha portato in scena “Mistero buffo “ , anche perché sono testi difficilissimi da interpretare e Fo li ha scritti e pensati affinché venissero interpretati da una sola persona, il “giullare”, interprete da solo di svariati, o meglio, di tutti i personaggi. Io ho … per così dire … rivoluzionato questo ultimo aspetto, non un solo giullare, ma tanti , uno per personaggio e quindi tanta coralità … un bel casino … vedremo !

D: Ma perché “ Mistero buffo “ ?

R: Da anni desideravo omaggiare “ il Maestro”; certamente vi erano dei testi suoi più semplici , tecnicamente parlando, forse anche più accattivanti, più adatti , ma non mi piace vincere facile … no, guarda che è una battuta … a parte gli scherzi, “Mistero buffo” è a mio avviso l’Opera più prestigiosa di Fo, per cui …

D: Ritieni , sia una crescita artistica per il Filò , la scelta di portare in scena questo testo ?

R: Non potrei e dovrei dirlo io, però lo dico : si ! E questo sia chiaro : al di là dei risultati ottenuti, al di là del giudizio degli spettatori, perché è stato faticoso per tutti preparare questa rappresentazione. Vada come vada, per il Filò, essere riusciti ad organizzarla e completarla, è già stata una scommessa vinta, ora ci aspetta il compito più difficile : presentarla al pubblico … ma non abbiamo paura ! … Un po’ si !!

D: Allora … in bocca al lupo !

R: Crepi !!!