Non si lamentano soltanto gli studenti universitari di Milano

Non si lamentano soltanto gli studenti universitari di Milano

Cari Consiglieri dei Comuni della Val Rendena,

vi scrivo attraverso Campane di Pinzolo per mettervi a conoscenza di un piccolo ma per me grande problema. Sui media in questi giorni si parla della protesta che molti studenti universitari stanno attuando contro il caro affitti in diverse città italiane. Molti dichiarano di dover passare più di quattro ore al giorno sui mezzi pubblici per raggiungere le aule delle lezioni non potendosi permettere una spesa fino a 600 euro al mese per una stanza singola.

Voglio raccontarvi la mia storia. Sono un ragazzo dell’alta val Rendena e fin da bambino amo “aggeggiare” i motori. Insomma, adoro i mezzi meccanici, specie quelli molto grandi. Finite le Medie a Pinzolo, ho preferito indirizzarmi verso un istituto Professionale, essendo attratto molto più dall’aspetto pratico che teorico dello studio. Purtroppo all’Enaip di Tione non c’è la qualifica di Meccanico e pertanto sono stato costretto ad iscrivermi a Trento, più precisamente a Villazzano. Subito i miei genitori hanno pensato alla sistemazione in un collegio e si sono informati per una stanza all’Arcivescovile di Trento: purtroppo il costo è risultato proibitivo per i miei. Per i nove mesi (circa da metà settembre e metà giugno, escluse le domeniche, i festivi e le vacanze natalizie e pasquali) 5.150 euro per un letto in stanza doppia o 5.720 euro in singola (+150 euro di quota di iscrizione): quindi, ben 589 euro al mese (esclusi i pranzi e le cene) per il posto letto nella doppia e 652 euro al mese per la singola per chi frequenta le scuole all’esterno del Collegio Arcivescovile. Non potendo sostenere ogni mese questa spesa, con i miei genitori abbiamo deciso di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere Villazzano tutti i giorni. Il costo si è ridotto drasticamente ma per me è stata molto dura. Per tre anni mi sono alzato tutte le mattine prima delle 5 per poter prendere la corriera a Pinzolo alle 5.43 ed arrivare a Trento alle 7.21 per poi salire sull’autobus (10 minuti) ed arrivare appena in tempo per l’inizio delle lezioni. Tutte le mattine più di 2 ore di viaggio all’andata, e altrettante al ritorno. Una bella fatica per un ragazzo di 14-17 anni!

Siamo in tanti della val Rendena a ritrovarci tutte le mattine sulla “corriera”, quando in inverno è ancora buio. Perché ho scritto questa lettera? Ho letto sul sito della Provincia che pochi giorni fa la PAT ha concesso un ulteriore finanziamento di 2,2 milioni di euro alla Trentino Trasporti. Ebbene, perché non si istituisce una corsa veloce per i tanti studenti della Rendena e di Tione che tutte le mattine devono recarsi a Trento? Una corriera che faccia fermate solo fino a Tione e che poi raggiunga Trento direttamente, potrebbe regalarci tutte le mattine almeno mezz’ora di sonno in più. Inoltre, una corsa veloce potrebbe risultare interessante anche per i lavoratori pendolari…

Ringrazio moltissimo gli amministratori che vorranno portare avanti questa mia richiesta anche se a me non servirà più perché tra un mese finirò la scuola 😊

Grazie,

uno studente (immaginario)  di Pinzolo