Pasqua da record in Campiglio

di Elena B. Beltrami

Pasqua da record in Campiglio

I presupposti per una Pasqua da tutto esaurito in questi giorni stanno scaldando il morale degli operatori turistici di Madonna di Campiglio. Telefoni incandescenti ed e mail continue, caratterizzano questo scorcio di stagione più freddo e nevoso del solito. Insomma la vacanza impazza, senza sottilizzare più di tanto sul tipo di albergo contattato: tutto fa brodo, dai 5 stelle agli affittacamere, pur di garantirsi 4 giorni sugli sci. Le giornate richieste principalmente sono dal 24 al 28 marzo o dal 25 al 29. Una situazione abbastanza inusuale per le località di montagna, dove tradizionalmente la Pasqua è fiacca, sia per la concorrenza delle località lacustri e marittime, che per la consistenza del manto nevoso. Quest’anno per una serie di “congiunzioni astrali” la Pasqua potrebbe anche superare il Natale in termini di affollamento. Ma vediamoli nel dettaglio i fattori che stanno facendo ben sperare in un parziale recupero in estremis di una stagione che a dicembre e gennaio poteva offrire agli sciatori soltanto neve artificiale. In primo luogo finalmente un innevamento eccellente, l’ultima nevicata di 10 centimetri martedì notte va ad aggiungersi ai 120 centimetri di neve in quota. Poi la cosiddetta Pasqua bassa, una manna che a fine marzo è in soluzione di continuità con il resto della stagione invernale. Terzo fattore, ma importantissimo, i prezzi, a Pasqua leggermente superiori a quelli di bassa stagione, ma comunque allettanti. Se a tutto questo aggiungiamo temperature ancora invernali, gli ingredienti per far scattare l’incontenibile voglia di neve ci sono tutti. Bisogna inoltre tener presente che la maggior parte della clientela italiana non ha sciato nei mesi scorsi, i fanatici che si accontentano della neve artificiale di fatto sono una minoranza. Ecco dunque un rientro alla grande della clientela italiana, che in un contesto difficile come l’inverno 2015 – 2016 aveva rappresentato la grande assente al cospetto delle Dolomiti di Brenta. Non mancano nemmeno le richieste da parte della clientela straniera, ma i tour operator stranieri per la maggior parte non vanno oltre il 15 marzo, pertanto gli stranieri che prenotano per Pasqua sono fuori dal circuito dei viaggi organizzati. Avanti a tutta neve dunque fino al 16 aprile, data della chiusura degli impianti (inizialmente il 12 aprile e poi prolungata da Funivie Campiglio su richiesta dei commercianti) con una decina di alberghi tra i più temerari, che arriveranno fino al 10 aprile, proprio nel tentativo di recuperare un po’ dei mancati incassi di dicembre e gennaio. Una richiesta peraltro inizia a farsi strada tra chi rimane aperto: una iniziativa che possa attrarre clientela da varare i primi giorni di aprile, in modo da iniziare ad allungare la stagione.