Pinzolo: le nostre bande emozionano sempre

di Carla Maturi

Pinzolo: le nostre bande emozionano sempre

Banda schierata al gran completo con gagliardetto e fiori sul palco, gioco di luci sul fondale che crea un grande cuore rosso e verde, pochi i posti vuoti nella platea del Paladolomiti, apertura con Feliz navidad per creare l’atmosfera giusta e poi gli auguri di buon compleanno a Letizia la presentatrice, gli ingredienti ci sono tutti per un concerto che si presenta come emozionante e coinvolgente.

E il concerto non viene meno alle premesse: il repertorio proposto è adattato alla serata con tanti pezzi nuovi, gradevoli all’ascolto e coerenti con il periodo delle festività natalizie. Le lunghe prove autunnali si sono dimostrate fruttifere sia riguardo la qualità dell’esecuzione e soprattutto per l’affiatamento creato nell’organico. E’ il momento del debutto di 4 giovani bandisti che per la prima volta si esibiscono: Emma Tardivo e Francesco Maturi, flauti traversi;  Nicolò Bonapace e Alberta Giovannazzi clarinetti.
La seconda parte è proposta dal Corpo musicale di Vigo Dare che il prossimo anno raggiungerà il secolo di vita, ma che si presenta ricco di tanti giovani a partire dal maestro Luca Malesardi, presieduta da Riccardo Dorna e che raccoglie elementi di tutta la bassa valle. La musica eseguita avvolge gli spettatori e li trasporta in altri ambienti: in altri ambienti dal folklore spagnolo di Valencia, ai corali d’organo delle cattedrali inglesi accompagnandoli poi con pezzi più  riflessivi, quasi una meditazione o una preghiera per questo periodo per concludere con un medley di pezzi natalizi di varie tradizioni.

Infine prima dei due pezzi eseguiti dalle due bande assieme Merry Christmas e la marcia di Radetzky, i saluti del Presidente della banda di Pinzolo Maurizio Cereghini che ha sottolineato come la musica unisca e i legami si fortificano nel l’impegno costante durante tutto l’anno e in occasioni di scambio fra le bande come questa sera; quelli dell’assessora  Laura Rossini che ha ringraziato i maestri per la preparazione che danno ai bandisti  e ai presidenti per come riescono a creare gruppo, e lo scambio di regali in attesa di poter suonare ancora assieme anche in futuro.
Ancora una volta il Concerto degli auguri ha mostrato il forte valore  sociale delle bande  che accompagnano con la musica i momenti importanti di una comunità.  Un paese senza banda è un paese più povero perchè
non ha chi sottolinea con le note i momenti importanti della vita di comunità.

Davvero un bel concerto per il quale meritava uscire di casa.