Pinzolo – Una ruota speciale: La Röda

A volte anche un oggetto apparentemente insignificante racchiude una storia misteriosa, che fortuitamente esce dall’anonimato e ci offre interesse e meraviglia. Grazie agli appunti di Aurora, purtroppo morta lo scorso anno, che abitava a Bolzano ma era spesso presente a Pinzolo, dove aveva i parenti materni (Maffei), abbiamo conosciuto questo piccolo lembo di storia che ci fa ricordare, proprio nel mese di giugno, il devastante incendio del 1913. Il racconto qui riportato sarà apposto vicino alla ruota, nell’ingresso della pizzeria.
La Röda
Racconto di Aurora Pedrazzoli (1940 – 2024)
Questa è la presentazione della storia della Röda, la grande ruota che ha trasferito il suo nome dialettale alla pizzeria, sita sull’incrocio fra viale Marconi e vicolo Giandipaol.
Dobbiamo tornare molto indietro nel tempo quando, il 27 giugno del 1913 all’una di notte, scattò l’allarme per un terribile incendio che coinvolse e distrusse l’intero centro abitato. La più grande catastrofe nella storia di Pinzolo.
Bruciarono completamente anche i tetti della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo e del suo campanile.
Anche la cella campanaria fu coinvolta; le campane erano azionate da lunghe funi di canapa che si inserivano nelle scanalature sul bordo delle grandi ruote di legno ad esse collegate.
Una di queste ruote fu salvata dal nonno di Giorgio, papà della mamma Firmina, Francesco Collini (Giuanàra) che la fece riparare dai gravi danni arrecati dal fuoco e ricomporne i pezzi.
Quella ruota, la Röda, adesso fa bella mostra di sé nell’ingresso della pizzeria, anche se quasi nessuno ne conosce la storia.
È passato oltre un secolo, ma nella memoria dei “Pinzulèr” è presente ancora oggi l’incendio che devastò gran parte del paese.

