Polemiche e veleni: quale risultato?

di William Bonomi

Mi trovo a constatare, con grande rammarico, come iniziative realizzate con gli investimenti che una località come Madonna di Campiglio meriterebbe possano essere “demolite” da polemiche sterili e deliberatamente fuorvianti.

La vicenda “1550 Comitato Campiglio Tre per Tre – Idee ad Alta Quota” è forse l’emblema più evidente di una volontà distruttiva, che sinceramente fatico a comprendere, soprattutto in quanto spesso ci si lamenta del fatto che Madonna di Campiglio non viene promossa con iniziative di livello adeguate ad una località di fama internazionale. Le finalità, infatti, consistevano nel portare vantaggi diretti ed indiretti al nostro territorio in termini di valorizzazione dell’immagine di Madonna di Campiglio, cercando di colmare un vuoto promozionale che facesse presa sulla clientela italiana. È noto, infatti, quanto in questi ultimi anni siano in calo i flussi turistici nazionali nelle nostre località.

L’iniziativa si apre nel 2012 con la presenza di Enrico Letta, di Oscar Giannino, delle ex ministre Giovanna Melandri e Giorgia Meloni e dell’ex direttore del TG1 e del Sole24 Ore, Gianni Riotta. Continua negli anni successivi con Matteo Renzi e tanti altri personaggi.

Qual era l’obiettivo? Nel panorama turistico italiano Madonna di Campiglio e Cortina sono considerate le mete di montagna più prestigiose. Allora provo a chiarire molto sinteticamente il quadro di riferimento rispetto alla competitività delle due stazioni e le analisi che hanno portato a ideare “Tre per Tre – Idee ad Alta quota”.

Bellezze naturali e paesaggio: le due località, pur con connotazioni diverse, sono entrambe “al top”, in quanto vantano paesaggi dolomitici ed ambienti naturali ineguagliabili.

Paese e “atmosfera”: seppur molto diverse, Cortina e Campiglio sono entrambe ad alti livelli. I luoghi sono suggestivi (anche se sicuramente possono essere migliorati) ed il turista si sente in un contesto molto accogliente.

Ski area, impianti e piste: Madonna di Campiglio ha compiuto passi da gigante nell’innovazione tecnologica degli impianti di risalita, nell’ampliamento e nello sviluppo delle piste, nell’innevamento programmato ed anche sotto il profilo della sicurezza delle piste, grazie, in particolare, a Funivie Madonna di Campiglio Sotto questo aspetto sicuramente Campiglio batte Cortina.

Ricettività alberghiera: Gli imprenditori di Madonna di Campiglio nel corso degli anni hanno realizzato importanti investimenti in termini di riqualificazioni alberghiere, residenziali, commerciali e dei servizi in genere. Anche sotto questo profilo Campiglio batte Cortina.

Si potrebbero fare altri esempi comparativi, soprattutto legati all’immagine sportiva e “giovane”, dai quali Campiglio esce vincente.

Dove invece Cortina batte Campiglio è sull’intrattenimento culturale, sull’immagine di località che vede come target di riferimento una clientela che potremmo definire di estrazione borghese, proveniente dal mondo politico, intellettuale ed imprenditoriale italiano.

Rispetto a Cortina Campiglio può intercettare una fascia di mercato più alta e/o diversa che può essere sensibilizzata soprattutto attraverso iniziative culturali e incontri su temi di attualità da veicolare sui media e sul web. Cortina, infatti, ha raggiunto questo target grazie ad un costante lavoro intrapreso e perseguito per anni. “Cortina incontri” è una delle più autorevoli ed invidiate vetrine di intrattenimento culturale d’Italia, che ha contribuito a tessere pubbliche relazioni importanti, non certo a costo zero. È partendo da questi presupposti che è nato il Comitato e le iniziative proposte.

Il progetto è stato subito accolto con favore dalla Provincia, la quale ha ravvisato in “Campiglio Tre per Tre – idee d’Alta Quota” un’ottima opportunità di visibilità a livello nazionale e di valorizzazione dell’immagine di Madonna di Campiglio e del Trentino.

Gli eventi hanno permesso di tessere reti e relazioni positive con gli stakeholder dell’informazione nazionale, riportando Madonna di Campiglio all’attenzione delle cronache e dei servizi giornalistici dei media nazionali (i numerosi passaggi avuti durante l’inverno sui TG nazionali non sono certo capitati a caso).

Quanto descritto costituiva l’obiettivo del Comitato, sostenuto da Provincia e Comune: obiettivo centrato e che varrebbe la pena di continuare a perseguire. Invece tutto finisce miseramente sommerso dalle polemiche.

Il contributo del Comune è stato di 20 mila euro e per quanto riguarda l’Amministrazione comunale, non ho alcun dubbio sul rigore e sul controllo delle spese sostenute.

Scrivere che sono state ospitate 130 persone è falso. Le 130 persone hanno pagato la propria vacanza di due/tre giorni che peraltro hanno deciso di fare in loco esclusivamente per partecipare all’evento. Le quote sono state incassate dal Comitato che ha poi saldato Apt e alberghi, con pagamenti a mezzo banca.

Una discussione seria potrebbe essere fatta sul compenso della coordinatrice Maria Latella non tanto sulla cifra in sé, ma quanto sul riscontro mediatico ottenuto dalla località. Era meglio prendere Enrico Mentana, o qualche altro giornalista spendendo di più? Le tariffe a certi livelli sono queste. Era meglio un giornalista locale a costi molto più contenuti ? Dipende dal ritorno mediatico che il curatore dell’evento vuole e può garantire.

Sul numero dei ritagli stampa, dei passaggi e dei minutaggi televisivi e su quanto siano stati “web responsive” gli eventi, si può discutere, ma non certo andando a rimestare nel torbido di irregolarità, interessi personali o soldi pubblici sprecati.

Il costo dell’evento per le casse pubbliche è stato pari a € 123.000, di cui 103.000 a carico della Provincia e € 20.000 a carico del Comune. E quanto ha reso in termini mediatici e di immagine? Sicuramente molto di più rispetto all’investimento fatto.

Colgo questa occasione per confessare che sicuramente non inseguirò tutte le polemiche che ci sono state in questi mesi e che ci saranno nei prossimi due. Negli anni ho letto articoli contro l’Amministrazione Comunale di Pinzolo: allusioni a viaggi degli amministratori, rimborsi spese, soldi gettati e molto altro ancora. Ho il sospetto che qualcuno sollevi questioni inesistenti per cercare di accomunare i nostri comportamenti a quelli tenuti da alcuni amministratori pubblici italiani disonesti, peraltro condannati (si vedano i casi dei rimborsi falsi ai consiglieri di diverse Regioni e Province italiane). E così via su tante altre questioni.

Allora mi preme sottolineare che l’Amministrazione Comunale e/o i singoli amministratori, durante i 10 anni del mio mandato, hanno sempre operato nel rispetto delle regole: nessun rilievo è stato mai mosso dagli organi di controllo competenti, che esistono e che svolgono seriamente il proprio lavoro. Lo stesso vale per l’Ufficio Ragioneria del Comune che opera nel rispetto delle regole e vigila affinché tutto avvenga con trasparenza e correttezza.

Le polemiche di questi mesi sono fatte ad arte da chi vuole demolire tutto e tutti. Credo di non sbagliare nel dire che l’attività di discredito venga alimentata in gran parte per rancori personali e/o obiettivi politici. In questi casi le accuse si riveleranno non veritiere e con il tempo si dissolveranno nell’etere. Peccato che con loro si perdano anche occasioni importanti di crescita e di valorizzazione del nostro territorio.

William Bonomi – Sindaco di Pinzolo

 

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ERRATA CORRIGE all’articolo del 18/03/2015

A correzione di quanto scritto nella mia lettera di ieri preciso che i contributi assegnati al Comitato 1550 Campiglio Ter per Tre ammontano

per il 2012 ad € 20.000

per il 2013 ad € 20.000

per il 2014 ad € 30.000

Cordiali saluti
William Bonomi