Quell’invito a pranzo al Quirinale da Giorgio Napolitano

di Alessandro Giacomini

Quell’invito a pranzo  al Quirinale da Giorgio Napolitano
Vi è stato un ingeneroso attacco al Presidente Giorgio Napolitano in occasione della sua dipartita, le fitte maglie dei social hanno sviluppato fake news e gratuiti insulti che non fanno onore ad una società, come quelle Italiana, che dovrebbe essere perlomeno civile.
Vuoi soprattutto per quel  marchio presidenziale di Ateo e per quei funerali non religiosi. Ogni organo di stampa, dalla carta stampata al web, ai servizi televisivi il termine ateo era ed è stato impronunciabile e cosi l’appellativo si è trasformato in:
 “ Il Presidente laico ”, “funerale laico“, “i funerali di stato laici“.
Con la morte del Presidente Giorgio Napolitano si è però finalmente esteso, a carattere pubblico / nazionale,  il commiato dalle caratteristiche non religiose.

Molti Italiani nemmeno sapevo di tale opportunità, mentre tale prassi in molti paesi europei è di consuetudine, il motivo è palese in Italia c’è il Vaticano, ove lo stesso stato Monarchico ha si confini geografici, ma non certo di ingerenze nella vita quotidiana degli Italiani.

Tutto ciò lo si può notare anche nella definizione di laico, quasi fosse un eufemismo per non intraprendere l’abominevole termine di Ateo:
il Presidente Giorgio Napolitano era Ateo.

Per rafforzare la tesi vi racconto un aneddoto di cui fui piacevolmente coinvolto, era il 10 giugno del 2013 Margherita Hack volle festeggiare i suoi “ ultimi “ 90 anni con il sottoscritto, suo marito e mia moglie, per l’occasione avevamo organizzato anche una conferenza pubblica alle Terme di Comano.

Margherita Hack era arrivata a casa mia da Trieste e causa il lungo viaggio andò a riposarsi nel pomeriggio dello stesso giorno, in attesa di ripartire con lei alla cena di compleanno presso il grand hotel delle terme di Comano, ricevetti una telefonata, l’interlocutrice aveva un linguaggio forbito ed un tono elegante.

Si presentò come la “segreteria della presidenza della repubblica “ e cortesemente invitò il sottoscritto e la Hack al quirinale, con annesso pranzo, il  martedi 12 giugno giorno effettivo del suo compleanno.

La Presidenza della Repubblica avrebbe organizzato al meglio la logistica per evitare ogni disagio, era a nostra disposizione un aereo, presumo quello presidenziale, da Verona a Roma.

A quel punto, chiesi alla cortese e simpatica interlocutrice se fosse a conoscenza, il Presidente Napoletano, del fondamentalista ateo di cui è il sottoscritto, sorrise e confermò, mi disse solo che per motivi di sicurezza aveva bisogno di una risposta al più presto in quanto io e Margherita avremmo dovuto seguire un protocollo.

Risposi che Margherita stava riposando e che l’avrei informata al più presto.

Prima di cena raccontai a Margherita l’invito del Presidente Napolitano, tuttavia le condizioni precarie del marito Aldo non ci permisero di accettare l’invito.

Con la formalità che si addice a un comunicato cosi importante all’ora stabilita, ricevetti la chiamata dalla stessa interlocutrice del Quirinale, informai delle problematiche e della forzata rinuncia.

Ad oggi mi rimane il rimpianto di non aver colto l’opportunità di pranzare con il Presidente Giorgio Napolitano, un Presidente Ateo rispettoso dei credenti e sempre disponibile al dialogo, come lo era Margherita Hack, come “non” lo sono io.

Dimenticavo, il Presidente Giorgio Napolitano è stato tumulato in un cimitero acattolico.
Si avete letto bene, vi sono pure i cimiteri acattolici, ma guai a dirlo…
Giacomini Alessandro

Fiduciario Testamentale di Margherita Hack