Riconferma Geopark al Parco Naturale Adamello Brenta
Il Parco Naturale Adamello Brenta è di nuovo 
    “Unesco Global Geopark”
Il  Parco Naturale Adamello Brenta è stato confermato “Unesco Global Geopark” della  Rete Globale dei Geoparchi UNESCO.
  Proprio  in questi giorni, è stato reso noto il Report del Consiglio della Rete che  assegna il cartellino “green” al Parco, convalidando il riconoscimento di  Geoparco per i prossimi quattro anni.
  Grazie  all’elevatissima geodiversità che si riscontra dalle Dolomiti di Brenta al  Gruppo Adamello – Presanella e all’offerta di turismo sostenibile, il Parco si  fregia di questa certificazione internazionale da undici anni. E’ stata,  infatti, ottenuta in prima battuta il 26 giugno 2008, confermata nel 2012 e poi  nel 2016. Nel 2015, durante la Conferenza di Parigi, il Geopark è anche  divenuto programma Unesco, al pari del Patrimonio dell’Umanità e del Man and  Biosphere. 
  Nell’ultima  verifica, tuttavia, era stato dato il via libera con un cartellino “giallo” ed erano  stati chiesti all’Adamello Brenta ulteriori sforzi da compiere nei successivi  due anni.
  Lo  scorso luglio la Rete aveva inviato due ispettori ad appurare che l’Adamello  Brenta avesse rispettato le raccomandazioni: Manfred Kupetz, del Muskauer Faltenbogen UNESCO Global Geopark con sede a Döbern in  Germania, e Richard  Watson, del Marble Arch Caves UNESCO Global Geopark  con sede a Enniskillen nell’Irlanda del Nord. 
Nei tre  giorni in Trentino, Kupetz e Watson avevano seguito un programma intenso che li  ha portati a conoscere l’Adamello Brenta Geopark nei suoi  1.188 chilometri quadrati. Estensione che è doppia rispetto all’area parco dal  momento che i confini del Geopark devono corrispondere per regolamento a quelli  dei comuni interessati. 
  Al  fine di verificare le alleanze intrecciate per valorizzare il Geopark, gli  ispettori avevano incontrato i rappresentanti dell’Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, delle Regole di Spinale e Manéz, dei Comuni di Pinzolo, di Tre Ville e di Ville d’Anaunia, del Servizio  geologico della Provincia, del Muse, della Fondazione Dolomiti Unesco e  della Fondazione Maria Pernici.
“Il riconoscimento del cartellino verde – ha commentato il Presidente del Geoparco, Joseph Masè – è una grandissima soddisfazione ed è il risultato di tanti sforzi compiuti sia dalla struttura sia dalla parte politica. Pochi mesi dopo la mia elezione, infatti, ci è stato convalidato il riconoscimento con il cartellino giallo e, quindi, per soli due anni. Unesco lamentava, per il periodo 2012-2016, uno scarso impegno e pochi contributi dell’Ente nella partecipazione ai lavori della rete mondiale. Ci siamo così rimboccati le maniche ed abbiamo lavorato sodo, ottemperando a tutte le raccomandazioni che ci erano state fatte, fornendo contributi alla rete mondiale e scambiando esperienze con gli altri Geoparchi. L’assunzione a tempo indeterminato della geologa vincitrice del concorso pubblico, che da svariati anni attendeva di entrare definitivamente nell’organico del Parco, e l’organizzazione della Conferenza mondiale di Campiglio hanno poi rappresentato la concreta volontà dell’Adamello Brenta di ritornare ad essere protagonista nel mondo dei Geoparchi Unesco.”.



 
			 
			 
			 
			 
			