Risposta a M.Cereghini sul Project Financing Malga Cioca

di Roberto Serafini

Preg.mo signor Cereghini,

mi sento in dovere di risponderLe utilizzando la stampa, sistema che ha scelto Lei, nonostante qualche tempo fa si era detto compiaciuto della mia decisione di affrontare con Lei una discussione in modo diretto.

Ovviamente mi limiterò a parlare dei contenuti della Sua lettera nella quale più o meno direttamente mi coinvolge. Non posso certo entrare nel merito di scelte della Amministrazione Comunale circa la decisione di procedere direttamente alla ristrutturazione del ristorante Malga Cioca o piuttosto, per i noti vincoli posti dal patto di stabilità, di accedere al sistema, previsto dalla legge, del Project Finance.

Ciò che maggiormente mi ha indispettito della sua lettera è quello che non ha detto e che per amore di verità ed onestà intellettuale andava detto.

Ed allora mi viene da chiederLe il perché dopo aver scritto che la società Dos srl di cui faccio parte aveva presentato con Rossaro Costruzioni un Project Finance per il rifacimento della Malga Cioca, non ha precisato che detto progetto è stato bocciato dal Comune di Pinzolo oltre un anno fa.

Se deve scrivere le cose le scriva tutte e le scriva come stanno.

Quella stessa procedura aveva visto, dopo di noi, l’intervento di altro operatore il cui project, parimenti a quello del gruppo Dos/Rossaro, era stato bocciato.

Ora quello stesso operatore, di cui Lei non fa menzione, ha presentato un nuovo project che attualmente è l’unico sul tavolo del Comune di Pinzolo, il quale ha indetto una gara per consentire ad altri operatori di presentare le loro proposte.

In seguito l’amministrazione sceglierà un progetto e indirà una gara pubblica sul medesimo o deciderà di non sceglierne alcuno come ha già fatto a suo tempo.

Ma è qui (dopo tutto questo iter di cui lei non dà conto all’ignaro lettore) che intervengono le sue illazioni circa mie future ed ipotetiche decisioni scriteriate quale Presidente di Funivie Pinzolo Spa sull’apertura della Tulot nel caso in cui Malga Cioca verrà gestita da altri.

Come già feci circa un anno fa, (in occasione della sua famigerata interpellanza che creò un grave danno d’immagine a Funivie Pinzolo Spa) le ricordo che Funivie è amministrata da un Consiglio di Amministrazione di cui fanno parte numerosi imprenditori, tra cui Funivie di Campiglio, Trentino Sviluppo, oltre a 4 rappresentanti delle amministrazioni comunali della valle. Mi pare superfluo precisare che le decisioni vengono assunte nell’interesse esclusivo della società. Vi è poi un Collegio sindacale che esercita le funzioni di controllo.

Ancora una volta vorrei poi ricordarLe che le persone vanno valutate per i risultati che hanno già raggiunto o per le decisioni che hanno già assunto e non certo per lo spauracchio di quello che forse potranno fare.

E’ in questo modo che vorrei si guardasse anche alle attività di ristorazione che i miei soci ed io esercitiamo in zona da ben 13 anni e non invece con i toni supponenti che ritrovo nei suoi scritti.

Il Dos di oggi non è certo quello di quando acquistammo i rifugi e penso che il merito di questo sia anche un po’ nostro.

Si tratta della nostra vita e di quella delle nostre famiglie. E’ il nostro lavoro.

Non è molto diverso dall’avere ognuno la propria attività, ma la forza del gruppo ci dà un valore aggiunto, che emerge in tutta la sua importanza in occasione di eventi che il singolo non potrebbe supportare.

Un discorso particolare merita la questione malga Cioca.

Sono 13 anni che il gruppo di cui faccio parte gestisce il ristorante Malga Cioca, aggiudicandosi le gare pubbliche di riferimento e quindi i vantaggi economici per l’Amministrazione a cui lei si riferisce in questi anni sono stati garantiti dagli affitti che noi abbiamo pagato.

Del tutto marginali sono gli interventi di cui il Comune ha dovuto farsi carico in questi anni perché, proprio per la forza di lavorare in sinergia, ci siamo sempre arrangiati rendendo la struttura più efficiente e funzionale.

Stefano Platzer e la sua famiglia in questi anni hanno lavorato bene e molto, portando lustro alla località e facendo della malga Cioca un piccolo gioiellino, con un’offerta apprezzata dai molti che amano l’intimità e la particolarità di quell’ambiente.

Per questa ragione, come peraltro ritengo assolutamente normale, valuteremo attentamente il da farsi rispetto alla procedura di project attualmente in essere e di cui sopra si faceva cenno.

Concludo considerando che il giorno dopo l’evento Audi, dove tutti gli operatori del settore (Funivie Campiglio, Funivie Pinzolo, ApT, Comune di Pinzolo, Maestri di sci e – non me ne voglia – anche i rifugi del Dos del Sabion) hanno lavorato in vera sinergia portando a casa un risultato eccellente, risultato che sino a qualche tempo fa non era nemmeno immaginabile per Pinzolo, Lei avrebbe potuto sostenere, lodare, incoraggiare invece che spostare l’attenzione su altre questioni gridando “al lupo”.

E’ vero che fa più rumore una pianta che cade rispetto a una foresta che cresce, ma alla fine i risultati dell’una e dell’altra cosa sono sotto gli occhi di tutti.

Auspico che eventuali nostri ulteriori confronti avvengano in maniera diretta e quindi resto sempre disponibile per parlarTi di persona.

* * * *

Colgo l’occasione di questo mio intervento per fare un plauso a tutti i dipendenti di Funivie Pinzolo perché grazie al loro lavoro, svolto con dedizione e competenza, spesso in condizioni davvero disagiate, hanno consentito l’apertura quotidiana degli impianti e delle piste nonostante le continue ed abbondanti precipitazioni.

E’ certamente un inverno difficile proprio per le avverse condizioni metereologiche, ma trapela comunque una certa soddisfazione tra gli operatori per le presenze invernali in crescita.

Stiamo inoltre lavorando per incentivare e sviluppare ulteriormente la nuova Ski Area Campiglio Dolomiti di Brenta, rispetto alla quale, ritengo, non abbiamo ancora compreso appieno le enormi potenzialità.

Serafini Roberto