Risposta a S. Binelli sulla serata con il candidato Sindaco

di M. Collini Pipota

Vorrei rispondere all’intervento pubblicato ieri su questo sito da Sergio Binelli, riguardo la serata organizzata dal (candidato) sindaco William Bonomi per la sera di mercoledì, al Royal Hotel.
Ho qualche dubbio sull’oggettività raggiunta da Sergio nel descrivere com’è andata (dato che non è nemmeno rimasto fino alla fine della serata, non vedo come si possa sparare a zero) e intendo quindi rispondere alla sua “provocazione”, scostandomi dall’imparzialità che ho imparato lavorando come giornalista e dicendo, questa volta, quello che penso io a proposito. È stato “processato il sindaco”? A me non è sembrato. Lo abbiamo “conciato per le feste”? Nemmeno.

Devo dire che i giovani presenti alla serata erano numerosi e attenti. L’intervento del sindaco ad inizio serata è stato conciso e ha toccato diversi argomenti (centro Polifunzionale, piano di mobilità, il collegamento Pinzolo-Campiglio, la casa della cultura…). Dopo aver rotto il ghiaccio, non pochi ragazzi sono intervenuti. Interventi buoni e meno buoni, a proposito e meno opportuni, questo è da sottolineare… Ma il vero confronto, diciamocelo, è avvenuto nel post riunione, quando nella saletta dell’albergo ci siamo confrontati sia fra di noi che con il (candidato) sindaco che ci ha raggiunti e ci ha ascoltati. A me non sembra che i giovani abbiano conciato per le feste il (candidato) sindaco. A mio parere la serata si è svolta in un clima sereno, collaborativo e rispettoso. Per questo non penso ci sia bisogno di dare voti a destra e a manca.
Che si sia fatto poco per i giovani, puo’ essere vero. Ma i giovani cosa hanno fatto?

L’appunto che vorrei fare riguarda proprio noi, che più che essere interessati alla politica (come riportava Sergio nell’articolo dell’8 aprile) mi è sembrato fossimo interessati al bocciodromo. Che è importante, non sia mai detto il contrario! È vero, è l’unico spazio che i giovani hanno eletto come il loro luogo d’incontro. Ma non è il solo bar di Pinzolo. E non penso che il suo eventuale e provvisorio rifacimento si possa definire “grave danno fatto a noi giovani”.

Ci si chiede perché ogni amministrazione si ricorda che siamo giovani una volta ogni cinque anni. E i giovani perché si sentono presi in causa solo quando su un cartello in paese viene scritto “per i giovani”, o quando è facebook che ci bussa sullo schermo del computer con un evento come questo? Ma se vi dite tanto interessati al vostro paese e alla vostra Comunità, perché non interessarvi davvero? Non penso che abbiate bisogno di incontri strettamente dedicati “ai giovani”, come se questi fossero qualcosa di diverso, staccato. Non sono forse anche loro parte della osannata Comunità? Siamo giovani, ma non bambini! Se avete qualcosa da dire, ditelo! Ci sono le mail, i telefoni, i giornali. Ci sono gli assessori che vivono in mezzo a noi (non siamo a Milano!) e il sindaco che si incrocia per strada o sulle piste. Parlate! O volete proprio essere imboccati? Il Comune di incontri ne ha organizzati tantissimi (quasi troppi, a dire il vero, per chi era “obbligato” ad andarci!), e di giovani ce n’erano… quanti? Zero. Zero! Sono stati due i percorsi importanti organizzati dall’amministrazione, e hanno impegnato due anni con gli incontri nell’ambito del Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile e Cultura dell’Ospitalità: solo quest’ultimo ha contato 13 incontri, dal giugno 2008 al dicembre 2009. Si è parlato di turismo, di qualità, del territorio, delle prospettive di sviluppo, del web marketing, delle imprese turistiche, della collaborazione tra le persone che è necessaria al turismo, e poi tanto altro. Ogni serata veniva chiusa con più o meno interessanti discussioni, e con un assessore o vicesindaco che fosse che prendeva appunti sui suggerimenti.
Nell’ambito del primo percorso, invece, erano stati due (se non sbaglio) gli incontri dedicati ai giovani. Erano pochi pochissimi i giovani (tre dei quali presenti anche mercoledì sera…) che hanno colto l’opportunità, una tavola rotonda dove si è parlato di come vediamo il paese, di quello che c’è e di quello che manca a Pinzolo per i giovani. Però… eravamo in dieci persone in tutto! Dieci giovani… Inoltre, come ricordava il sindaco, ci sono anche le consulte frazionali, importanti tavoli di partecipazione e poco partecipate a Pinzolo.

Si sottolinea il modo sbagliato di comunicare e di informare. Arrivano in tutte le case le lettere di invito a incontri, serate e confronti. Il sindaco Bonomi ha cominciato la serata di mercoledì presentando cio’ che l’amministrazione ha fatto e avrebbe intenzione di portare a termine, in caso di una prossima candidatura: gli stessi argomenti erano stati presentati nel mese di dicembre (16, 17 e 21 dicembre, rispettivamente a Mavignola, Campiglio e Pinzolo) agli incontri che l’amministrazione ogni anno organizza per fare il punto sulle attività e sui passi avanti fatti dall’amministrazione. Chi c’era ad ascoltare? Di nuovo, nessuno. È l’amministrazione che deve scrivere un messaggio, altrimenti i giovani non vanno alle serate?! Sappiate che, a chi aveva partecipato ad almeno uno degli incontri organizzati dall’amministrazione, veniva mandata sia una mail che ricordava l’incontro successivo, sia un sms sul cellulare. Ma voi, a quegli incontri, non siete mai andati, e allora l’sms non vi è mai arrivato!

Per finire, mi sembra poco costruttivo e molto facile dare all’amministrazione la colpa di “ogni cosa” (quale cosa?!), definendola una “compagine di centro sinistra che in cinque anni non è riuscita a fare nulla”. Metterla sul piano politico è sbagliato in primis: si sta parlando del paese e di quello che un giovane vorrebbe per il suo paese. La politica è dei politici, non delle amministrazioni. L’amministrazione deve amministrare!

Il futuro della Comunità è nelle nostre mani, non è una banalità. Le amministrazioni sanno che esistiamo. Forse dovremmo allontanarci un po’ da quello che è il “problema bocciodromo” e cominciare a guardarci intorno, a conoscere cos’è e cosa fa il Comune. Che possano essere la nostra maggior partecipazione e il nostro interesse a far crescere l’interesse dell’amministrazione nei nostri confronti?

Maddalena Collini Pipota