TIONE – ORDINAZIONE DIACONALE di Stefano Marchetti

di Udalrico Gottardi

TIONE – ORDINAZIONE DIACONALE di Stefano Marchetti

Sarà un fine settimana di particolare interesse per le Comunità di Borgo Lares e di Tione. Infatti nella chiesa di Bolbeno si terrà la veglia di preghiera venerdì 26 aprile alle ore 20:30 con la presenza di don Mattia responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Trento. Sabato 27 aprile alle ore 15:00 sarà celebrata la Messa di Ordinazione Diaconale di Stefano Marchetti , presieduta dal Vescovo Lauro nella chiesa arcipretale di Tione. Seguirà momento conviviale.

Ma chi è Stefano? Vediamo di scoprirlo attraverso qualche sua riga scritta alla metà di febbraio di quest’anno. Ecco cosa ci scrive dalla Bolivia dove si trova in Missione da qualche anno:

«Carissimi tutti, provo a scrivervi alcuni pensieri e riflessioni su quello che ho vissuto in questi ultimi anni in Bolivia: si avvicina il giorno della mia ordinazione diaconale, che sarà il 27 aprile a Tione: la generosità e l’apertura da parte del vescovo Lauro, unita alla stessa apertura da parte del vescovo di El Alto,

Giovani, mi permettono di condividere con voi questo momento. Mi aiutano anche a vedere dietro a questa scelta il segno della presenza di un senso più grande di quello che riesco a veder io con le mie povere capacità umane.

La scorsa estate ho provato a spiegare, quando è stato possibile, a condividere con voi i passi di questo cammino, il punto di arrivo – mi appare sempre più chiaro – di un lungo percorso, che ho condiviso con alcuni tra voi per più di trent’anni.

Quando, quasi quattro anni fa, ho deciso di lasciare l’Italia per partire per la missione, l’ho fatto mosso dal desiderio di dedicare quello che resta della mia vita al servizio delle persone più povere ed abbandonate; e, seguendo il consiglio di Paolo, ho deciso di venire qui in Bolivia, a Peñas, conoscendo molto poco, e in maniera superficiale, la realtà di questo posto.

Subito però l´ho sentito molto “mio”, mi sono sentito come se fossi arrivato nel luogo che desideravo.»(…)