Variante di Pinzolo e Belvedere Express: ma Bonomi li vuole o no?

di Michele Cereghini

Sul "Giornale Online" della Provincia del 18 novembre leggo che l’Assessore Gilmozzi ha pensato di dirottare alcuni fondi previsti per il futuro ospedale di Trento al finanziamento della Loppio-Busa. L’opera, promessa dalla Giunta Provinciale ai Sindaci della Busa per il 2017, sta lentamente avanzando nel suo iter.

Questo comunicato ha confermato, anche se non ce n’era bisogno, che l’atteggiamento tenuto dagli amministratori pubblici della Busa si è dimostrato vincente, che ha pagato molto di più della politica di bassa lega da sempre seguita dal nostro Primo cittadino.

Ho già manifestato sulle pagine di questo sito il mio completo disappunto circa il comportamento del Sindaco e della sua maggioranza di fronte alla nostra mozione sulla variante di Pinzolo. Durante la discussione che ha preceduto la (peraltro prevista) bocciatura, il Sindaco ha detto che il giorno successivo avrebbe conferito personalmente con il Presidente Rossi in merito al progettato intervento che tanto interessa la nostra collettività.

Nulla è ancora trapelato circa l’esito dell’incontro che, se mai c’è stato, non può che avere avuto un esito negativo perché altrimenti il Sindaco lo avrebbe di sicuro sbandierato ai quattro venti. Sempre Gilmozzi nel predetto comunicato afferma che la variante di Pinzolo è stata posticipata agli anni successivi al 2017. Non è dato sapere, a noi comuni mortali, cosa significhi in politichese "anni successivi al 2017". Come scrivevo qualche giorno fa sullo stesso argomento, si tratta di un rinvio a data da destinarsi, che verrà deciso da coloro che siederanno in Giunta Provinciale nelle prossime legislature.

Altro importantissimo finanziamento verbalmente promesso dalla Giunta Provinciale e poi finito nella tagliola della spending review è quello relativo all’impianto Belvedere Express.

Tutti noi ricordiamo le polemiche seguite allo smantellamento dello skilift al Belvedere avvenuto nell’autunno del 2013. Forse, invece, non tutti sanno che il servizio di mobilità attualmente garantito con bus navetta costa circa 190.000 euro a stagione ed è soggetto a tutte le problematiche dovute alle bizze del tempo e agli ingorghi che si creano nelle ore di punta.

Il nostro gruppo ritiene che questo impianto rappresenti un’opera di importanza strategica per il futuro di Campiglio, da anni in attesa di interventi veramente risolutivi per la mobilità tra centro, zona Fortini e passo Campo Carlo Magno.

La variante di Pinzolo e il Belvedere Express sono, ad ogni effetto, due opere pubbliche vitali per la comunità di Pinzolo, della Valle Rendena e di tutto il Trentino Occidentale.

Gli amministratori di Pinzolo devono insistere, in tutte le sedi istituzionali, affinché siano inserite nella programmazione provinciale con tempi certi circa la loro realizzazione.

Il gruppo di cui faccio parte è convinto della grande rilevanza di queste opere; lo stesso non si può dire della maggioranza che ha sempre dimostrato un atteggiamento di miope chiusura nei confronti delle proposte avanzate da Futuro Insieme.

La nostra assoluta determinazione in merito è provata dal fatto che abbiamo presentato una nuova mozione su questi temi. Non è molto, dirà qualcuno, ma è tutto quello che possiamo fare.

Alla disperata ricerca di una sponsorizzazione politica che lo traghetti verso un nuovo mandato, Bonomi non troverà mai il coraggio di votare mozioni che richiamino la Provincia al rispetto delle promesse fatte. Anche se mi riesce difficile credere che ci siano politici provinciali disposti a giocarsi la faccia per sostenere un candidato impresentabile come lui, il nostro primo cittadino continua a sperarci. Ed è questa sua speranza vana che gli impedisce di assumere un atteggiamento deciso e risoluto nei confronti dei tagli operati dalla Provincia ai finanziamenti promessi a Pinzolo e a Madonna di Campiglio.

Il risultato del suo gattopardismo, però, è sotto gli occhi di tutti: immobilismo totale.