Carisolo: lottizzazione dell’ass. Maestri vicino alla Chiesa del Potere

di G. Ciaghi

Nell’Apocalisse di San Giovanni il Cavaliere del terzo sigillo, il padrone della “bilancia dell’ingiustizia”, decide che i generi di lusso continuino ad esserci abbondanti sulla mensa del ricco e del potente, mentre i più poveri, se vorranno sopravvivere dovranno accontentarsi di un pugno d’orzo. Decide anche che le caste dei privilegiati siano sempre nutrite dal dolore e dall’umiliazione dei miseri, che negli Stati ci siano “cittadini di serie A” e “cittadini di serie B”, che nel mondo ci siano “esseri umani” e “carne da macello”….[/A_CAPO]
Questi pensieri mi sono venuti in mente dopo aver conosciuto la delibera adottata dal consiglio comunale di Carisolo nella sua ultima seduta. Ha approvato il piano di lottizzazione che consente all’assessore Italo Maestri di trasformare una zona agricola vicina alla Chiesa della Madonna del Potere in area sportiva e di costruirvi un edificio (chalet, bar, barbecue…). Con otto voti favorevoli e tre contrari; voti pesanti questi ultimi, perché espressi dal vicesindaco Michele Nella e dai consiglieri Flavio Caola e Patrizio Zambotti. Il comune è retto da una sola lista, l’unica presentatasi alle elezioni. Il sindaco Diego Tisi è al suo ultimo mandato. I tre contrari hanno richiamato alla coerenza e stigmatizzato il comportamento del sindaco, che qualche tempo fa aveva invitato il consesso civico a dire no al progetto di un albergo chalet presentato da Dario Polli da realizzare ad analoga distanza dalla chiesa. Contro quell’iniziativa “per salvaguardare i dintorni della chiesetta” si era costituito un comitato che aveva raccolto firme fuori dalla porta della chiesa di San Nicolò la domenica dopo la messa “grande”; a supporto era intervenuto il Gruppo donne della Val Rendena; avevano preso posizione i contadini a difesa del terreno agricolo perché non venisse trasformato in commerciale; si era attivato il mondo della vicina antica vetreria, movimenti si erano registrati anche nella Pro loco….[/A_CAPO]
Logico domandarsi come mai tutte queste persone, persone che si erano “stracciate le vesti”, preoccupate della sorte della Chiesa della Madonna del Potere e dei suoi dintorni, in questa circostanza non si siano fatte sentire, non abbiano mosso un dito. Silenzio assoluto. Eppure la lottizzazione concessa ad Italo Maestri presenta tutte le caratteristiche di quella di Dario Polli, dalla distanza dalla chiesa alla trasformazione dei terreni da agricoli ad altra vocazione.
Se la differenza di trattamento fra cittadini dello stesso comune ha suscitato un vespaio in paese e ha dato adito a considerazioni diverse (l’evidenza e la gravità di quanto accaduto sono sotto gli occhi di tutti) non sfugge che il problema di fondo rimanga. Quelle 800 firme che avevano dichiarato che Polli non avrebbe potuto costruire la sua struttura perché troppo vicina alla Chiesa dovrebbero valere anche per la costruzione del Maestri, prevista alla medesima distanza. Oppure quelle firme erano state raccolte ad arte (e non solo tra i residenti a Carisolo) per altri motivi? Infine, costruire a 50 metri dalla chiesa, sia che lo faccia il Maestri o lo faccia il Polli, la danneggia o no? Sarebbe bello sentire sull’argomento la voce dell’architetto Roberto Bresciani, estensore del Prg, ma anche del piano di lottizzazione voluto da Maestri.[/A_CAPO]

La freccia indica il terreno del Mestri, a righe quello del Polli, a metà tra i due la Chiesa della Madonna del Potere

Carisolo è il paese dove la speculazione edilizia ha raggiunto limiti eccezionali, grazie a una politica comunale cieca, che in questi ultimi trent’anni ha distrutto metà della campagna  (ovviamente d’accordo i contadini proprietari dei terreni, che hanno venduto i campi realizzando notevoli entrate) eludendo i vincoli che proteggevano le aree rurali, con frequenti varianti, mirate o generali, al Prg, con deroghe a non finire e quant’altro. ll paese è tutto un condominio con migliaia di appartamenti e innumerevoli seconde case. E’ diventato il dormitorio della vicina di Pinzolo. Se i proprietari degli appartamenti prendessero la residenza a Carisolo e votassero, avrebbero i numeri per escludere completamente dall’amministrazione civica gli attuali censiti.

L’abitato di Carisolo, tutto un condominio, il dormitorio di Pinzolo