Carisolo: tagliate 70 piante di alberi da frutto

di G. Ciaghi

Dopo che l’anno scorso avevano cominciato a produrgli i primi frutti, castagne molto belle e saporite e noci di ottima qualità, Livio Collini “Tachéto” in questi giorni già pregustava di poterne raccogliere una certa quantità, quel tanto da tenere in casa e da condividere con gli amici. Lui non fa il contadino, ma l’artigiano, benvoluto da tutti e sempre disponibile (è l’idraulico di riferimento della gente del paese). L’altro giorno, recatosi nella “piantagione” – sette/otto anni fa aveva trasformato in frutteto 2.500 metri di prato nella piana di Carisolo immettendovi una settantina di alberi di noce e castagno – a dare un’occhiata alla “produzione”, ha avuto un’amara sorpresa: le piante, tagliate alla base da “roncola selvaggia”, erano tutte per terra, con i rami carichi di ricci e di malli non ancora maturi. C’è rimasto male il Livio. Anche perché non sa spiegarsi le ragioni del gesto, di tanta cattiveria. “Vorrà dire che le ripianterò, acquistandole magari un po’ più grosse”.[/A_CAPO]