Caro Franco (De Battaglia)

di G. Ciaghi

Nei giorni scorsi ho letto sul nostro quotidiano: scrivere a www.giornaletrentino.it: “Qual è la vetta dolomitica che mi piace di più? E quale dovrebbe essere la migliore sede della Fondazione?”
All’indomani della dichiarazione delle Dolomiti protette dall’UNESCO sono rimasto sconcertato, allibito, scusami, dalla stupidità delle domande. A meno che dietro ad esse non si nascondano giochi di potere, la volontà di indirizzare l’opinione pubblica verso determinati obiettivi o qualcos’altro. Per chi conosce le Dolomiti e le ama, tutte le sue vette sono belle, ciascuna con una sua specificità che la differenzia dalle altre e che proprio con la sua peculiarità contribuisce a formare quell’unicum polivalente, armonioso nelle sue sfaccettature e nei suoi aspetti che rendono l’immagine di questo stupendo angolo di mondo un tutto inscindibile. E’ chiaro che ciascuno ha dei rapporti particolari con angoli di questa straordinaria realtà, ma solo perché non conosce le altre parti, con le quali altre persone possono nutrire rapporti analoghi. Cercare di contrapporli è la maggiore cretineria del giorno d’oggi. Lo vediamo tutti i giorni in politica, con la spaccatura in due creata dal bipolarismo e le sue tristi conseguenze. Nei paesi, persone amiche da sempre, nemmeno più si salutano dopo aver conosciuto l’altro apparteneva allo schieramento opposto. Per di più le Dolomiti non sono solo vette, sono ben altro!!!… Intorno a loro c’è tutto un mondo. Il ridurle a vette fa parte di una mentalità, purtroppo diffusa, ma alquanto meschina, di persone che non sanno nemmeno cosa siano le Dolomiti. Il domandare quale dovrebbe essere il luogo più adatto ad ospitare la Fondazione completa il quadro. Se posso offrire un suggerimento invito a situare la Fondazione nel Web, a creare un sito : “Dolomiti. Unesco” con i responsabili della sua gestione a pubblicizzare sul sito le decisioni adottate di volta in volta dal Comitato chiamato a gestire appunto l’entità Dolomiti, decisioni da adottarsi nei luoghi più disparati, senza una sede fissa, una volta a Caoria, e l’altra in Valagola, una terza sul Latemar e la successiva sull’alpe di Siusi…” La sede dovrebbe essere il sito web. La cui gestione non comporterebbe tante spese, né uffici, né persone sponsorizzate…dai potentati politici ed economici.[/A_CAPO]
Giuseppe Ciaghi Pinzolo[/A_CAPO]

Dolomiti di Brenta (foto Davide Martinelli)