Giuseppe e la gallina Coccodè

di Paola Irsonti

Giuseppe e la gallina Coccodè

Una  mattina, precisamente il 17 aprile, Giuseppe con i  suoi amici  di seconda elementare e la maestra  partono dalla scuola con  l’ autobus giallo e vanno in gita alla fattoria didattica  Cà de Alemanni.

Giuse, appena varca il portone  della cascina si  accorge che non è né un paesaggio di montagna, nemmeno di lago, ma vede   un grande quadrato fatto  da case un poco distrutte con i mattoni  a vista con al centro  vari recinti di animali diversi  tra loro  per  colori e dimensioni.

In  una ci sono  le caprette che stanno  mangiando erba, nell’altra  dei coniglietti  neri  che con i loro  denti  sporgenti   mordono le carote  arancioni facendo un rumore strano, e  in quella più grande  ci sono due asinelli che ragliano  perché hanno fame.

Giuse e Jiusua, che abitavano  vicini,    si fanno coraggio e vanno  verso gli animali raglianti e si inginocchiano  per prendere  un poco di fieno che  era a terra e con la mano tremolante   avvicinano  la  profumata erba secca  al muso di  Ciuchino che  subito l’afferra con la bocca. Si sa che  agli asinelli  piace il fieno; infatti anche  quello di Santa Lucia  lo divora dopo essersi bevuto  il latte.

In  fattoria  c’è solo acqua  per  tutti  gli animali  bevuta  anche  dalle galline  che ,dopo aver beccato   chicchi di mais, corrono per l’ aia felici  e  ben rifocillate  per fare le uova la mattina dopo.

In una gita  che si rispetti  ci deve essere un bel  pic-nic allegro e nutriente  per i bambini  a base  di panini  con salame, prosciutto, delle uova sode, dell’ insalata di riso, pochi succhi  di frutta e dei biscotti come piacciono a Giuseppe; lui adora i Pan di stelle. Infatti le maestre e il gestore della Cascina a mezzogiorno  preparano le tovaglie ma  non sul tavolo ma stese a terra per far  mangiare i bambini.

“Ah ! che  bella gita!”- racconta alla mamma spiegando come  cammina  una  gallina  mentre mangia il mais.

Poi alle 17 Giuse prende  un foglio e decide di colorare la sua preferita Coccodè. Dato  ha una fantasia  extra lunare  dipinge il becco verde e le zampe blu   perché  pensa che forse  la gallina  millenni fa  era in  grado di nuotare nelle acque  blu  di un magico  mare in tempesta.

Pensò anche  che  oltre ai pomeriggi passati  al

parco  con i suoi  vicini  di casa   a giocare con i  video giochi  avrebbe potuto andare  nelle vicinanze  e  dipingere  con le  tempere  dei boschi,  dei laghi o chiese e case  con le finestre  sempre  ben illuminate!

Evviva le gite scolastiche!