I discendenti della Fam. Filz si sono ritrovati a Pinzolo

di Giuseppe Ciaghi

A Pinzolo per rendere omaggio alla prozia. I discendenti della famiglia Filz si sono ritrovati in Rendena per commemorare i propri cari.

Si ritrovavano l’un l’altro, facendosi visita ogni tanto,una volta una famiglia andava a far visita ad un’altra e così via. L’altro giorno, prendendo lo spunto dal centenario della Grande guerra si sono riuniti tutti quanti assieme a Pinzolo.

Sono arrivati da Düsseldorf, da Vienna, da Bregenz, da Innsbruck ed anche da Sanremo i discendenti delle sorelle Filz di Folgaria, andate spose a un Binelli, della famiglia Tisòr Scarpàro, di Pinzolo e a un Weber di Innsbruck. Era questi un tecnico militare austriaco mandato nel 1913 a controllare l’efficienza dei forti costruiti sugli altipiani ai confini col Veneto.

Lì conobbe quella che diverrà sua moglie.A Pinzolo i suoi discendenti hanno voluto rendere omaggio alla prozia, sepolta nel cimitero di San Vigilio; hanno ammirato la Danza macabra e gli affreschi interni della chiesa, si sono recati nei luoghi più caratteristici della Val Rendena a godersi i panorami delle Dolomiti di Brenta e dell’Adamello, con la cugina Paola a far da interprete, hanno visitato Val Genova e le cascate del Nardìs concludendo la giornata in un simpatico convivio a raccontarsi episodi ed aneddoti sui loro antenati. Dal Weber capostipite, che non voleva che la moglie parlasse italiano con i figli, alle attività intraprese dai discendenti che da Innsbruck si sono spostati in diverse località dell’Austria, della Germania e persino in Italia. Felicissimo Luciano Binelli, che aveva promosso l’incontro.

Weber Binelli