Madonna di Campiglio 21 luglio: “Salotto delle Guide Alpine, sorsi di tramonto tra storia e montagna”

di Pro Loco Campiglio

Madonna di Campiglio 21 luglio: “Salotto delle Guide Alpine, sorsi di tramonto tra storia e montagna”

Il Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio

presenta

“Salotto delle Guide Alpine, sorsi di tramonto tra storia e montagna”

“La via delle Bocchette”

 Giovedì 21 luglio 2022

ore 18.00

Pub Dolomiti

Via degli Sfulmini,21

Madonna di Campiglio

Saranno gli eredi di chi l’ha realizzata quell’opera straordinaria che è il sentiero delle Bocchette ad animare il secondo incontro della rassegna Il salotto delle Guide Alpine, sorsi di tramonto tra storia e montagna a Madonna di Campiglio.

Stiamo parlando dell’evento dal titolo “La via delle Bocchette” e delle Guide Alpine Claudio DetassisPiergiorgio VidiFranco Vidi e Paolo Viviani, i quali dialogando con il giornalista Guido Sassi del Corriere del Trentino e di Sky news, ripercorreranno idealmente la via delle Bocchette, sull’onda dei ricordi degli aneddoti, di quelle sensazioni ed emozioni non scritte, ma tramandate di padre in figlio, che costituiscono il patrimonio di tradizioni e cultura delle genti di montagna.

L’evento si terrà alle 18.00 al Pub Dolomiti,  in via degli Sfulmini 21, a Madonna di Campiglio, con partecipazione libera.

La via delle Bocchette, di proprietà della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini) che ne cura la manutenzione e il tracciato, è da sempre celebrata come il comparto di vie ferrate più belle del mondo, un “unicum” che non ha eguali in ambito dolomitico, una traversata su cenge talvolta molto esposte, ma sempre attrezzate, intervallate da terrazzi, creste, piccole pareti da salire o scendere con l’ausilio di scale in ferro.

A idearla nel 1932 furono Giovanni Strobele, segretario della SAT e Arturo Castelli primo gestore del rifugio Pedrotti alla Tosa, ma a realizzare materialmente le Bocchette Centrali tra il 1937 e il 1957 furono, nonostante le difficoltà sopraggiunte con il secondo conflitto mondiale, le Guide Alpine del luogo: i fratelli Detassis: Bruno, Giordano e CatulloEnrico GiordaniRizzieri CostazzaPietro Vidi, senza dimenticare un secondo gestore del rifugio Tosa, il fortissimo Celestino Donini.

Nel 1969 fu la volta delle Bocchette Alte e tra il 1970 e il 1972 venne creato il sentiero Benini, nel 1933 era già stato tracciato il sentiero “Ideale”, che collegava il rifugio Pedrotti al rifugio XII Apostoli. All’indomani della guerra nel 1946 veniva inaugurata la ferrata Ettore Castiglioni, a collegare il rifugio Agostini con il rifugio Garbari e nel 1950 veniva attrezzato il sentiero Brentari.

Del 1972 /’73 è il sentiero Vidi e l’impegnativo sentiero Costanzi nel Brenta settentrionale, 19 chilometri di percorso alpinistico fino al rifugio Peller.

Ma perché impiegare tante energie in un’opera che comportò anni di durissimo lavoro? Gran parte delle Centrali, infatti, venne realizzato a mano.

L’intento era chiaro fin dal primo pensiero che ispirò la creazione delle Bocchette: il sentiero attrezzato non doveva raggiungere le cime, ma doveva permettere l’avvicinamento alle vie anche agli escursionisti, ai quali diversamente lo strabiliante mondo verticale sarebbe rimasto precluso.