Mavignola: Turismo religioso con mons. Grasselli il 18 dicembre

di G. Ciaghi

L’incontro con mons. Giuseppe Grosselli sul turismo religioso in calendario giovedì sera 18 dicembre alle ore 21 e 15 nella casa del Parco a Sant’Antonio di Mavignola concluderà il ciclo di conferenze su “Cultura dell’ospitalità, essere comunità per essere competitivi”: un percorso informativo e formativo proposto dal Comune di Pinzolo alla popolazione, per portarla a riflettere su temi diversi al fine di responsabilizzarla e di qualificare l’accoglienza verso gli ospiti. Avviato a giugno, questo progetto, articolato in sette appuntamenti/confronto con esperti di vari settori (Flavio Sangalli, Annibale Salsa, Walter Zocchi, Mariangela Franch, Antonella Ambrosi, Francesco Bosco e Giuseppe Grosselli), si è sviluppato con riunioni programmate a Pinzolo (2), a Sant’Antonio di Mavignola (2) e a Madonna di Campiglio (3), alcune delle quali hanno incontrato una notevole partecipazione e dato luogo ad interessanti dibattiti. L’averle distribuite nelle tre realtà residenziali che costituiscono il comune ha inoltre favorito lo spostamento dei cittadini dei tre nuclei abitati e offerto loro l’occasione di incontrarsi, di scambiarsi delle idee e di comunicare tra di loro per una migliore comprensione dei problemi peculiari ad ognuna delle tre aree di provenienza. L’argomento affrontato da monsignor Grasselli, che ricordiamo anche con riconoscenza per la sua preziosa ricerca sulle chiesette alpine nel Trentino e che oggi è il responsabile diocesano per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, riguarda una domanda emergente nel settore turistico, quella del turismo religioso, che può rappresentare una risorsa per il territorio. Valorizzare la Madonna di Campiglio e le tradizioni legate al suo culto, investire sull’immagine della Madonna dell’Europa a Campo Carlo magno, magari accostando la figura del grande imperatore che seppe unire il vecchio continente al tentativo di Degasperi di creare un’ Europa unita sotto l’egida di Maria, assecondare i pellegrinaggi in Adamello all’altare e alla Croce di Papa Woityla, riscoprire i tesori artistici delle antiche chiese distribuite in valle, recuperare un rapporto più forte con Trento in occasione delle feste di San Vigilio, restituire valore al culto dei santi Patroni dei paesi nelle loro ricorrenze e nelle sagre potrebbero essere alcuni dei tanti spunti su cui lavorare.[/A_CAPO]

Sant’Antonio di Mavignola