Pinzolo: non sapevamo che l’asfalto venisse concimato!

di G. Ciaghi

Pinzolo è un comune a vocazione turistica, una stazione che aspira all’eccellenza nell’industria del forestiero. Cura dell’ambiente, qualità dell’accoglienza, pulizia e decoro nell’arredo urbano, aria salubre, rispetto e valorizzazione delle bellezze naturali elargite generosamente dal Creatore, e di quelle artistiche lasciate in eredità dagli avi, impianti all’avanguardia e servizi all’altezza dei tempi costituiscono i tasselli di un’offerta di spessore, molto apprezzata dall’ospite. A cui concorrono un po’ tutti, albergatori con strutture calde e moderne, commercianti che si specchiano nelle splendide vetrine dei propri negozi, artigiani con le loro botteghe, e tante altre categorie di imprenditori. In questo contesto, particolare importanza rivestono gli allevatori di bestiame, non solo perché forniscono latte genuino, di erbe aromatiche, e prodotti tipici molto ricercati, ma anche per il ruolo che svolgono nella difesa del territorio e nella conservazione del paesaggio, a partire dai prati del fondovalle per arrivare fin su agli alpeggi e alle malghe in quota. Della loro presenza in paese ci si accorge però anche per altri aspetti, purtroppo negativi, comportamenti poco rispettosi dell’ambiente urbano e delle esigenze della comunità. Non è accettabile che ogni volta che passano per le vie del centro abitato con i loro trattori carichi di concime da spargere nei prati, ne lascino cadere una grande quantità sulle strade. E non è che casi di questo tipo si verifichino una volta tanto, per una sbandata del mezzo meccanico o per qualcosa d’ altro. Sono diventati un’abitudine, una costante, frutto probabilmente di un modo di caricare il letame poco razionale, di trascuratezza e di scarsa considerazione per il decoro del paese; sono infrazioni alla legge consentite dal fatto che l’amministrazione comunale e la polizia urbana chiudono gli occhi su comportamenti riprovevoli e pure sanzionabili con ammende. Non sarebbe male individuare chi lorda, cosa che non comporta molta fatica, e invitarlo semplicemente a pulire dove ha sporcato. Di sicuro farebbe più attenzione nel caricare il cassone. Non si può, come è capitato martedì mattina (11 novembre) a chi doveva percorrere a piedi Via San Vigilio, esser costretti a far attenzione a dove mettere i piedi per non posarli in mezzo agli escrementi delle vacche. E neanche per chi vi passava in bicicletta era piacevole lordare ruote e copertoni. Le automobili invece, col loro peso, hanno finito per schiacciare il letame sull’asfalto, così che gli operai del comune avranno il loro bel daffare per levarlo e per restituire una via pulita, costretti magari a far ricorso agli idranti. Va poi detto che, dal punto di vista estetico, una via del centro imbrattata di letame non rappresenta certo un bel biglietto da visita per chi arriva a Pinzolo. Ed inoltre è’ insulso spendere tanto denaro per promuovere la località e poi presentarla nelle condizioni qui sopra richiamate.