Tione: ‘Il Fante’ presenta ‘Senza respiro’

di G.L. Fantelli

TIONE – Importante appuntamento, sabato pomeriggio alle 17.30 presso l’auditorium della Scuola musicale Giudicarie di Tione dove, per iniziativa della Biblioteca comunale, il cantautore Gian Luca Fantelli terrà un concerto acustico con la sua band e presenterà il libro “Senza respiro. Un anno di incontri” (Minerva edizioni di Bologna). Un anno di incontri, intensi, di amicizie, vere, di legami, autentici, raccontati nelle pagine di un libro altrettanto intenso, vero, autentico: “Senza respiro”, opera prima di Gian Luca Fantelli, “Il Fante”, quarantanovenne bolognese che vive a Medicina, e un sogno da realizzare. Un sogno di ragazzo, fatto di musica e di parole, dimenticato fino a quando la vita, con la forza del dramma, bussa alla porta del “Fante” e rivoluziona i punti cardinali della quotidianità, mettendone a soqquadro la direzione. Il tempo accelera, diventa più veloce quanto più la vita sembra accorciarsi, ma il sogno riprende forma e diventa una sfida audace lanciata a una malattia che non lascia vie di uscita. Gian Luca Fantelli ha una laurea in storia medioevale e un posto sicuro in banca quando, nel 2007, scopre di avere la Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Due anni di smarrimento, prima di riprendere la strada della musica, abbandonata negli anni ’90, e affermarsi come cantautore e scrittore. Fantelli ridisegna la propria vita sulla musica e nelle parole lascia le tracce di un’esistenza che scivola via, supportato da una serie di incontri importanti che rendono il sogno sempre più vero e lasciano il protagonista “senza respiro”. Incontri che hanno i nomi di Paolo Bonolis (partecipando alla trasmissione “Il senso della vita”), di Patty Bravo, di Gianni Morandi, dei Negrita, dell’amico Elio (“Elio e le storie tese”) e di tanti altri che ne riconoscono il talento. In particolare, Elio, nella prefazione a “Senza respiro”, scrive: “La storia di Gianluca è importante e riguarda tutti. Non perché ci si debba interessare delle persone più sfortunate di noi, cosa buona e giusta da farsi, sempre e in ogni dove,; ma perché il male è parte integrante della vita e potrebbe colpire chiunque di noi, in ogni momento, esattamente come è successo a Gianluca. Il quale, raccontandoci il suo percorso, ci insegna ad affrontare il pericolo con leggerezza e a testa alta”.

“La Sla è una maledizione – dice “Il Fante” – inutile raccontare che è una strana forma di fortuna. Pero’ ti aiuta a capire i valori della vita, a reagire, a prendere in mano la tua esistenza come ognuno dovrebbe fare. La mia malattia, per fortuna, avanza in modo lento e mi lascia il tempo di vivere. E io non voglio buttarlo via. È inutile chiudersi in casa, bisogna vivere il presente senza aver paura del futuro”. Gian Luca Fantelli ha così ricominciato a guidare la propria vita, vivendola intensamente, e dando concretezza al proprio progetto musicale. Ha ricomposto la band della gioventù e programmato una tournée in tutta Italia che è anche manifesto di determinazione – “Finché ho la voce… canto” – come lo sono i testi delle sue canzoni a partire da “Nessuno alzi bandiera bianca”.