Val Rendena: gli orsi sono usciti dal letargo

di G. Ciaghi

L’abbondanza della neve e lo sviluppo della vegetazione in ritardo rispetto alle stagioni normali hanno tenuto gli orsi a riposare nelle loro tane più a lungo del solito. Nei giorni scorsi però i plantigradi hanno cominciato a muoversi, con delle “passeggiate” sotto il limitare delle nevi a mezza montagna. Una famiglia di Bocenago, che aveva deciso di passare la Pasqua nel proprio maso di Pra Nèbli, un alpeggio sopra l’abitato, ha avuto la ventura di scorgere l’animale aggirarsi nei dintorni. Forse è lo stesso che qualche tempo dopo è sceso a valle, ha attraversato la Sarca nei pressi di Caderzone portandosi in destra orografica ed è risalito lungo i fianchi della montagna di Diaga. Si è diretto verso l’imbocco di Val Genova, non senza aver fatto prima visita ad un alveare nella piana verde con uno spuntino a base di miele (si è accontentato di tre arnie). Giovedì sera verso le sette è stato notato aggirarsi nei pressi dei masi di La Fasè, dove in questi giorni alcuni boscaioli stanno recuperando piante schiantate dalla neve. Forse lo hanno disturbato nel suo tranquillo peregrinare, perché poi di lui non si sono più avute notizie. Ovviamente i suoi movimenti sono tenuti sotto controllo dai guarda parco. C’è da dire che ormai la maggior parte della gente – ovviamente ci sono sempre quelli che ne hanno un sacrosanto terrore – sembra non fare caso più di tanto all’animale; abbia accettato la sua presenza ed imparato a convivere con lui. Probabilmente anche perché i danni che procura sembrano abbastanza limitati e la Pat provvede a risarcirli. Va aggiunto che i boschi non sono frequentati come al tempo della società contadina, quando la montagna era vissuta molto più intensamente e bestie e uomini se ne contendevano i prodotti e le magre risorse.[/A_CAPO]

Orsetti del Parco Adamello Brenta