Addio a Ernesto Bertoli, inventore di Folgarida-Marilleva

di CampanediPinzolo.it

Nei giorni scorsi ci ha lasciato Ernesto Bertoli, un imprenditore storico della Val di Sole. Di origini milanesi (classse 1937) venne chiamato in Trentino sul finire deegli anni ’60 da Bruno Kessler, politico solandro, ultimo “Principe-vescovo” trentino.

Fu Bertoli ad “inventarsi” le funivie Folgarida-Marilleva, realizzando sopra gli abitati di Dimaro e Mezzana, nuovi insediamenti turistici (Folgarida, Marilleva 900 e 1400), con molte migliaia di posti letto in hotel, residence e seconde case e alcuni impianti di risalita. Decisivo fu il successivo collegamento funiviario con le piste di Campiglio. A Pinzolo, invece, i nostri amministratori fecero una scelta più rispettosa dell’ambiente: hotel e condomini solo nel fondovalle, in quota soltanto le seggiovie e i ristoranti-bar al servizio degli sciatori. Quella delle speculazioni in quota era una moda degli anni Sessanta/Settanta, promosso anche dall’ente pubblico: in quegli anni venne realizzato anche il mega-complesso “Fassalaurina” a Mazzin di Fassa, una colata di cemento con centinaia di seconde case.

Per quasi cinquant’anni presidente delle Funivie Folgarida-Marilleva, è stato tra i fondatori della Banca Popolare del Trentino, poi acquistata dalla Popolare di Lodi. Nella seconda metÁ  degli anni Ottanta, dopo aver acquisito il pacchetto azionario dell’ex-presidente di Funivie Campiglio, Gian Vittorio Fossati Bellani, tentò la scalata, sventata solamente per l’intervento deciso degli imprenditori e degli amministratori pubblici della val Rendena. 

La felice posizione delle piste (rivolte a nord), ampie e con pendenza regolare, la grande capacitÁ  ricettiva, il collegamento con Campiglio, una flessibile politica dei prezzi, ha garantito a Funivie Folgarida-Marilleva ottime stagioni invernali anche nei anni duri per le Funivie Pinzolo.

Imprenditore lungimirante, Bertoli aveva creduto da subito al progetto di collegamento con Pinzolo. Una sua battaglia (vinta) fu il prolungamento della ferrovia Trento-Malè fino alla partenza della telecabina Daolasa.

Il declino è poi arrivato con il fallimento nel 2009 di Aeroterminal Venezia S.p.a., a causa di un ingente investimento nell’acquisto di aree prossime all”™aeroporto di Venezia. Bertoli fu costretto a cedere al curatore fallimentare l”™intero pacchetto azionario di Folgarida-Marilleva. Nel 2017 il controllo delle funivie solandre passò poi a Funivie Campiglio. Un triste epilogo che comunque non toglie nulla al ruolo decisivo che Ernesto Bertoli ha avuto nella storia del turismo del Trentino occidentale.

Ernesto Bertoli