È ufficiale la chiusura dell”™Ingross di Campiglio

di Elena B. Beltrami

Aperto nel 2007, non è mai decollato: cade sotto la scure della razionalizzazione
dei costi da parte della Coop di Pinzolo. Una lettera a tutti i clienti della zona

È ufficiale la chiusura
dell’Ingross di Campiglio

MADONNA DI CAMPIGLIO – La scelta di chiudere l’Ingros di Madonna di Campiglio in via Castelletto Inferiore, era tra quelle individuate già durante il periodo di commissariamento dalla società di consulenza (Progettica), incaricata in quella sede di studiare come razionalizzare i costi di un gruppo di negozi, quello della Famiglia Cooperativa di Pinzolo, tra i più importanti del Trentino. Un patrimonio di 8,4 milioni di euro, 2.037 soci, 146 lavoratori in organico, 11 punti vendita al dettaglio e ingrosso. Un colosso, sostanzialmente solido, ma che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi, soprattutto al dettaglio, con una agguerrita concorrenza, che in Giudicarie è stata molto pervasiva (basti pensare agli 800 metri quadri di superficie del nuovo Amort del gruppo Poli a Spiazzo Rendena). E allora una revisione complessiva che contemplasse una riduzione dei costi, funzionale ad una offerta più concorrenziale in termini di prezzi alla clientela era ormai improrogabile. L’Ingros di Madonna di Campiglio è una struttura imponente, su tre piani, aperta nel 2007, con una superficie commerciale di 2.000 metri quadrati, 4 dipendenti a tempo determinato, che arrivavano a 8 con gli stagionali ed un fatturato di 2,9 milioni di euro. Un edificio pregevole dal punto di vista architettonico, ma considerato poco funzionale e molto dispendioso, sia in termini di risorse umane che di costi fissi, con accessi disagevoli per carico e scarico. Quale destino si prospetta ora per questa struttura più simile ad albergo, che ad uno spazio commerciale all’ingrosso? «Una decisione ancora non c’è – afferma il neo presidente di Cooperativa Pinzolo William Collini – quel che è certo che oggi non possono più convivere due punti vendita all’ingrosso, quello di Carisolo e quello di Campiglio. Abbiamo inviato una lettera ai clienti dell’Ingros campigliano mettendoli al corrente della decisione di chiusura. A servizio della clientela di Campiglio creeremo uno spazio-ingrosso sotto il punto vendita di Pramagnan per i generi di prima necessità. La struttura di via Castelletto Inferiore era stata concepita come Cash & Carry, ma il 90% della clientela non andava ad acquistare la merce, se la faceva recapitare e dunque lo scopo di quella struttura è caduto». Un neo presidente eletto dopo un burrascoso commissariamento che cosa pensa di questo momento “topico” per la governace di Federcoop? “Noi abbiamo rapporti con i consorzi di secondo livello e quindi con Sait – dichiara – e per ora problemi non ce ne sono”. Secondo lei chi esce da Sait lo fa più per una questione di prezzi o di governance? “Io credo sia il momento di difficoltà a creare scontento – mantenere i piccoli negozi di vicinato e tener testa alla concorrenza è molto difficile. Ora in Sait c’è un nuovo direttore ed io sono molto fiducioso sull’impostazione futura.”

di Elena Baiguera Beltrami