Approvati Bilancio e Programma gestione 2009

di Pnab

Il Parco, occasione
per una nuova economia  
I trasferimenti provinciali diminuiscono a fronte di una progettualità intensa che rischia di non potersi sviluppare ulteriormente.
La riunione del Comitato di gestione, occasione per visitare
 il nuovo Centro di educazione ambientale “Villa Santi”

Sulla strada, iniziata quest’anno, della Revisione del Piano del Parco attraverso un processo partecipativo e di concertazione con il territorio (la prima articolazione del Piano, il Piano strategico, che definisce gli obiettivi e il ruolo del Parco nei prossimi dieci anni, le idee da sviluppare e i comportamenti da tenere per la gestione condivisa del territorio, del paesaggio, della natura, dell’ambiente, sarà sottoposto all’approvazione del Comitato di gestione entro la fine dell’anno), il Parco Naturale Adamello Brenta si appresta ad affrontare un 2010 che registra una contrazione dei trasferimenti dalla Provincia autonoma di Trento del 16,5%, ma ugualmente intenso per progettualità e impegni.
Dati economici e programmi sono stati illustrati ieri pomeriggio presso il nuovo Centro di educazione ambientale “Villa Santi” a Montagne, dove il Comitato di gestione ha approvato all’unanimità sia il bilancio di previsione 2010 che il Programma annuale di gestione.
I programmi, dal punto di vista “politico”.
Il presidente del Parco Antonello Zulberti ha espresso timori per la diminuzione dei trasferimenti provinciali che potrebbero tarpare le ali alla progettualità del Pnab, soprattutto in riferimento al suo essere “laboratorio per il turismo sostenibile”. “Negli ultimi anni – ha spiegato il presidente – si è investito molto, in termini organizzativi e di risorse finanziarie, in iniziative come la mobilità sostenibile, che hanno migliorato la vivibilità e l’immagine delle valli, ma ora servono scelte precise, occorre decidere se si vuole puntare davvero sulla sostenibilità ambientale come elemento caratterizzante l’offerta turistica del territorio. La stessa mobilità sostenibile richiede un grosso sforzo di razionalizzazione dell’offerta esistente, presentandosi chiara e appetibile, diventando un forte elemento di marketing turistico, un tratto distintivo e di maggiore attrattività del territorio. Sostenibilità e qualità hanno le carte in regola per passare da semplice “strategia” a “marchio” dell’offerta turistica estiva del territorio del Parco Adamello Brenta. Inoltre è maturo il tempo per riconoscere nella conservazione della biodiversità e del paesaggio non solo un impegno che proviene dalle leggi e dalle convenzioni, o una responsabilità etica, ma anche un’irripetibile opportunità economica e un fattore di ulteriore competitività dei territori cui è legato il benessere e la qualità della vita di residenti e ospiti”.
I progetti programmati nel 2010.
Nei dettagli della programmazione 2010 si è poi addentrato il direttore del Parco Claudio Ferrari, che ha illustrato i numerosi progetti e le iniziative previsti tra i quali troviamo: manutenzione dei sentieri (255.000 euro), Valorizzazione della Val d’Algone (60.000 euro), completamento dei lavori di riqualificazione della Val Genova (290.000 euro). Numerosi anche i progetti di ricerca scientifica e conservazione naturalistica. Tra gli altri: il progetto “Ungulati” (23.000 euro) e il progetto “Orso” (21.000 euro), il piano d’azione per la tutela delle acque (15.000 euro) e la ricerca “Acqua-test” su sorgenti e laghi (6.000 euro). Ancora, per l’attività didattica rivolta alle scuole sono previsti 131.000 euro, per la realizzazione del sentiero dell’architettura rurale in Val Nambrone 60.000 euro e per il percorso natura di “Nudole” in Val Daone, accessibile ai disabili motori, 80.000 euro. Si procederà, inoltre, alla realizzazione del primo lotto del Centro didattico-faunistico di Spiazzo Rendena (290.000 euro).
Nel 2010 si procederà al rinnovo della Carta europea del turismo sostenibile definendo, in concertazione con il territorio, un nuovo programma di azione da attuare tra il 2011 e il 2016.
Meno risorse finanziarie.

Il bilancio di previsione 2010, come ha spiegato Maria Scalfi, coordinatrice dell’Ufficio amministrativo del Parco, prevede 8 milioni e 946mila euro di entrate, pari al numero di uscite. I trasferimenti provinciali in parte capitale, destinati agli investimenti, diminuiscono del 16,28% passando, in termini assoluti, dai 3 milioni e 404mila euro del 2009 ai 2 milioni e 850mila euro previsti nel 2010. Il Parco riesce ad autofinanziarsi con 654mila e 400 euro di entrate proprie e 933mila euro di entrate quali contributi e finanziamenti da altri enti.

 

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