Banca d’Italia: ispettori in Rurale a Tione e Pinzolo

di Elena B. Beltrami

BANCA D’ITALIA, ISPETTORI IN RURALE A TIONE E PINZOLO 

Gli istituti di credito delle Gudicarie sono alle prese con i controlli di Banca d’Italia. Si è conclusa, infatti, l’ispezione di Banca d’Italia alla Cassa Rurale di Pinzolo, avviata la scorsa estate, mentre è appena iniziata quella alla Cassa Rurale Adamello Brenta, con sede a Tione. Durano circa due mesi e in genere sono controlli di routine, stando a quanto riferisce il presidente dell’istituto bancario cooperativo di Pinzolo Roberto Simoni. «Per quanto riguarda la Cassa Rurale di Pinzolo non sono state rilevate situazioni particolari, anzi a dire il vero da noi sono arrivati quando già era ampiamente scaduto il termine dei quattro anni – sottolinea Simoni –. E’ stato emesso un verbale dove la valutazione dei crediti non si discosta molto dalla normale attività della banca. La partita in realtà si giocherà in sede di bilancio, dove prima della chiusura (febbraio- marzo 2017) l’istituto solitamente deve prendere delle decisioni in merito alle svalutazioni. Si tratta dunque di una fase tutta in divenire, nella quale non è possibile fissare dei dati». Da un punto d’osservazione privilegiato come il suo, come si presenta il panorama economico in questo momento in alta Rendena? Rispetto al 2014 si registra una ripresa delle transazioni – dichiara – e questo è un fatto positivo, che va collegato all’andamento del turismo. Negli ultimi 2 anni i dati sul turismo, sia a Madonna di Campiglio che a Pinzolo, sono molto positivi, le stagioni, sia invernali che estive, risultano essere le migliori mai registrate. Il mercato immobiliare ha ripreso a muoversi, grazie al fatto che in aree fortemente vocate al turismo gli immobili tengono bene il prezzo e questo e’ forse il dato che maggiormente incide sul volano economico. Ora tutto il credito cooperativo è a una svolta che porterà a due grandi gruppi, dei quali uno fa capo a Trento, con Cassa Centrale Banca, come avete accolto il cambiamento? Con un largo sospiro di sollievo, per le piccole banche del territorio si tratta sicuramente di un dato confortante. Nelle banche di capitale, fuori dal circuito cooperativo, si dice vengano applicati tassi di interesse sul debito molto vantaggiosi, temete questa concorrenza? Siamo banche del territorio e la nostra “mission” è finanziare l’economia locale, abbiamo una quota di mercato del 65%, pertanto siamo decisamente competitivi. Poi diciamo che non è facile fare banca oggi con tassi di interesse così bassi, anche il sistema è cambiato, le banche hanno perso parecchio, oggi si valuta il così detto “merito creditizio” di una impresa, più questa valutazione è alta e più bassi saranno i tassi di interesse passivi. Nelle valli si parla molto di fusioni delle Rurali e alcune sono già in atto: e in Giudicarie? Esiste un progetto di aggregazione sul quale stiamo confrontando. Credo che nel medio termine il problema si porrà anche nel nostro variegato contesto territoriale.

Elena Baiguera Beltrami – Quotidiano Trentino