Come vorrei Mavignola

di Angelo Fedrizzi

Dopo la messa a punto del Piano di mobilità interna per Madonna di Campiglio, l’Amministrazione comunale di Pinzolo ha avviato il percorso che porterà alla redazione di un analogo Piano per S. Antonio di Mavignola. Nell’ambito di questo progetto la frazione ha cominciato a riflettere sul paese che vorrebbe e a proporre “visioni e idee per il futuro”. Di seguito vi presento il mio contributo.

Come vorrei Mavignoladi  Angelo Fedrizzi

Non è la prima volta che mi viene chiesto come vorrei che fosse il mio paese anche se, immancabilmente, poi le mie idee vengono cestinate o ritenute dai più irrealizzabili e così rimango con i miei sogni. Comunque non mi perdo d’animo e a costo di ripetermi riprovo nuovamente ad esprimere il mio pensiero.
Per quanto riguarda i privati auspico che gli investimenti siano indirizzati esclusivamente verso attività ricettive quali moublè, bed & breakfast, garnì, affittacamere e altre strutture più impegnative che porterebbero al paese la necessaria autonomia economica. Infatti, se si realizzasse quanto descritto, anche parzialmente, sicuramente ci sarebbe la possibilità di poter avviare attività collaterali quali pizzerie, caffetterie, gelaterie tutte attività che darebbero lavoro ai nostri figli e qualità all’offerta turistica del nostro piccolo paese.  
Dal punto di vista urbanistico, come già proposto, mi auguro la pedonalizzazione del centro storico e opere di arredo urbano che dovranno interessare via Folgorida, via Predella, via Vedretta di Lares, via Val Nambrone, via Doss del Sabbion e Corno di Cavento; che la strada statale sia resa più vivibile per gli abitanti mediante opere di rallentamento del traffico veicolare per e da Madonna di Campiglio; l’abbellimento dell’esistente marciapiede e la realizzazione di un percorso pedonale anche a monte della strada statale;  il potenziamento di via Vedretta di Lares fino al nucleo vecchio della Limeda e il suo prolungamento con un percorso ciclabile e pedonale fino a collegarsi con via Val Brenta, dando così origine ad un percorso protetto all’interno del paese. Si può ipotizzare anche la realizzazione di una passeggiata a monte del paese con attraversamento all’altezza della zona ai Sass e chiusura dell’anello su via Ghiroldi. Riqualificazione di via Val Brenta e Via Fornas mediante anche realizzazione di piccoli parcheggi (2/3 posti macchina da realizzare in tre siti diversi). Realizzazione nella zona centrale del paese di un parcheggio (7/10 posti macchina dove il turista di passaggio possa trovare con ragionevole facilità la possibilità di fermata).
Per quanto riguarda le infrastrutture sportive/ricreative, delle quali la località è chiamata a dotarsi, si richiede un notevole sforzo economico che solo un’attenta amministrazione comunale può concretizzare. Si tratterebbe di realizzare un qualcosa che non offre attualmente ne Pinzolo ne Madonna di Campiglio. In concreto, si tratta di realizzare un centro sportivo inserito nel  contesto ambientale con le seguenti caratteristiche:

  1. palestra di arrampicata coperta (vedi Sesto Pusteria la palestra indoor più alta d’Italia);
  2. sale boulder;
  3. mini golf;
  4. campo polivalente;
  5. servizi annessi (bar, paninoteca ,gelateria, noleggi).

Tutto ciò dovrebbe essere realizzato dall’ente pubblico, mentre la gestione potrà essere oggetto di appalto come già tante altre attività presenti sul territorio comunale. La realizzazione poteva essere collocata in località Prabonoso dove era stata prevista un’area sportiva di notevoli dimensioni; area che l’amministrazione comunale, in un momento successivo, ha indicato come partenza dell’ipotetico collegamento sciistico e mobilità alternativa Pinzolo – Madonna di Campiglio.
Collegamento sciistico e di mobilità alternativa, che a distanza di due anni dall’approvazione da parte della Giunta Provinciale, non mi convince ancora sia per la sua bontà sia quale rimedio parziale dei problemi di traffico. Sicuramente volano per l’economia per i prossimi 5/10 anni ma poi! LO DEMOLIRANNO? FARANNO LE PISTE? SI URBANIZZERA’ PLAZA? I nostri figli decideranno, visto che noi non riusciamo ad opporci o ad  indicare alternative.
Rimane sempre attuale inoltre la realizzazione dell’area ricreativa ai Sass attesa da trent’anni.
La realizzazione di quanto indicato prima, e la contestuale difesa/incentivo dei pochi allevatori e agricoltori ancora operanti sul territorio, risorsa indispensabile per la protezione e la cura dell’ambiente, consentirebbe al nostro paese di diventare un posto al sole meraviglioso senza stravolgere con investimenti faraonici e devastanti il territorio; territorio e ambiente devono essere salvaguardati. Infatti, la cura dell’ambiente delle strade forestali e dei percorsi pedonali (sentieri) limitrofi al paese e di media quota devono essere sistemati, offrendo così la possibilità all’ospite di salire ad esempio a Clemp per godersi una visione unica sulla Val Rendena, il Gruppo di Brenta e la Presanella  oppure per visitare il Forte di Clemp, residuo della prima guerra mondiale.     
Un altro capitolo importante per la nostra comunità può giocarlo la nostra Proloco che è  punto di riferimento da trent’anni e più per tutte le persone di buona volontà del paese  che credono nelle capacità dei propri concittadini.
Svolge e promuove attività e incontri ricreativi per la comunità ed i numerosi ospiti che frequentano stagionalmente la località; è il garante della gestione dell’animazione turistica; rappresenta un interlocutore privilegiato ed insostituibile per gli operatori turistici della piccola frazione. La Proloco GS Mavignola, infatti, contribuisce in modo radicale all’arricchimento dell’offerta turistica delle nostre località limitrofe (Pinzolo, Carisolo e Madonna di Campiglio) completando così il paniere delle offerte di intrattenimento, servizi ed infrastrutture che vanno notoriamente a completare il biglietto da visita delle località turistiche testè nominate.
La Proloco potrebbe negli anni diventare interlocutore fondamentale con le Regole Spinale e Manez per la gestione di quanto si andrà a realizzare là dove esisteva fino a pochi anni fa il “Vivaio Brenta” offrendo così ai nostri concittadini ulteriori opportunità di lavoro, sempre legate al turismo. La val Brenta e la val d’Agola poco antropizzate potrebbero essere precluse al traffico e valorizzate ulteriormente con l’introduzione di servizi di trasporto con carrozze trainate da cavalli in estate e slitte d’inverno.      
Forme di aggregazione in società cooperative o Spa potrebbero sempre in futuro raccogliere la partecipazione di tutti gli operatori di S. Antonio di Mavignola e realizzare un centro benessere con un’offerta ricca sia di sport sia di gioco. (vedi “centro benessere Bellavita” di Pontresina CH).