Coronavirus. 14 i decessi, 114 i nuovi contagi. Cresce il numero dei tamponi, oggi a quota 789

di Ufficio Stampa Provincia di Trento

Coronavirus. 14 i decessi, 114 i nuovi contagi. Cresce il numero dei tamponi, oggi a quota 789

Coronavirus. 14 i decessi, 114 i nuovi contagi. Cresce il numero dei tamponi, oggi a quota 789.

Sono 14 i decessi oggi per Coronavirus, per un totale di 187 in Trentino dall’inizio della pandemia. 114 i nuovi contagi registrati. Le persone in terapia intensiva sono 78, 49 quelle in pre-ventilazione. Va detto che il numero dei tamponi in questi giorni è sensibilmente aumentato, il che porta come previsto ad un aumento dei contagi registrati. Oggi ad esempio sono stati effettuati 789 tamponi; ci si sta quindi avvicinando al traguardo intermedio dei 1000 che la Giunta si è dato qualche giorno fa. La percentuale di positività sul totale è in calo. In ogni caso, sarà determinante verificare questo finesettimana e tutta la prossima quali saranno le linee di tendenze che si vanno consolidando. Il messaggio del presidente Maurizo Fugatti, dato “con decisione e anche con un po’ di delusione” è sempre lo stesso: non uscire di casa.
“Constatiamo anche con i nostri occhi che non è così, che la gente sta ricominciando ad uscire, e questo non va bene – ha insistito Fugatti. – Il virus può colpire tutti, anche le persone giovani. Chiedo ai trentini di rispettare al massimo le regole, altrimenti non potremo mai tornare alla normalità. Oltretutto chi non osserva le regole mette a repentaglio la salute degli altri, non solo la propria”.

A livello nazionale è in corso un dibattito sui test. Oltre al tampone si sta sperimentando anche un test rapido, sierologico, che prevede anche un esame più approfondito, con l’analisi del sangue. Il Trentino sta sperimentando queste metodologie. Si parte da Rovereto con il personale medico-sanitario, che è il più “esposto”. Se la sperimentazione darà esito positivo si proseguirà estendendolo a centinaia di persone.

Il Governo nazionale ha assegnato 3 milioni al Trentino per assistere le famiglie più bisognose, che spesso hanno perso il lavoro e quindi l’unica fonte di guadagno. L’aiuto si tradurrà in un bonus settimanale per acquisti alimentari, che cresce con il crescere delle persone appartenenti al nucleo familiare. “Prevediamo un meccanismo di erogazione che sia il più veloce possibile – ha detto Fugatti – per fare in modo che i trentini che oggi non hanno le risorse finanziarie necessarie per mantenere sé e la famiglia possano accedere subito a questi aiuti. Si baserà su una autocertificazione, che sarà disponibile da lunedì. In questa prima fase i soldi saranno versati direttamente sul conto del beneficiario, poi vedremo quali altre modalità adottare”.

Il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti ha fornito qualche ulteriore delucidazione su questo aiuto, che non utilizzerà l’indicatore dell’Icef prevedendo invece il requisito della residenza ma senza altri vincoli temporali (come i 10 anni di residenza).

Il questore di Trento Claudio Cracovia ha detto a sua volta che “abbiamo di fronte un periodo decisivo per capire se il contagio è realmente in discesa. Ma siamo anche all’inizio della primavera e il rischio che le persone tendano a non rispettare più le regole ben note per fronteggiare il contagio è concreto. Accresceremo quindi i controlli, anche durante i finesettimana, cercando soprattutto di essere presenti nelle fasce orarie di maggior rischio e di contrastare coloro che volessero approfittare delle prossime festività ad esempio per raggiungere seconde case. Siamo anche impegnati a contrastare tentativi particolarmente odiosi di raggiro ai danni delle persone anziane. Infine, presidiamo con attenzione tutte le altre problematiche che il contagio oggi può accentuare indirettamente, come la violenza domestica”.

L’infermiera alle cure domiciliari di Trento Daniela Degasperi ha portato la sua testimonianza sull’assistenza dei pazienti Covid in isolamento nelle proprie case. Tutti i giorni i pazienti vengono contattati telefonicamente e invitati a monitorare i propri paramenti, che poi il personale medico-sanitario andrà ad analizzare. Il ricovero in ospedale subentra solo quando i parametri peggiorano gravemente o non vengono rilevati in maniera corretta.

A volte è necessario intervenire a domicilio. L?infermiere è bardato con tutte le protezioni necessarie, ma nonostante ciò il contatto con il paziente viene stabilito lo stesso. Ciò vale anche per il semplice contatto telefonico, diventato un importante appuntamento quotidiano per le persone in isolamento

L’assessore Stefania Segnana ha ringraziato pubblicamente i 7 medici arrivati oggi in Trentino grazie alla Protezione civile nazionale, che supporteranno il lavoro dei medici trentini, negli ospedali di Trento, Rovereto e Arco. Prosegue anche la campagna, con il numero telefonico 112, per tutelare le donne che si sentono in una situazione di emergenza soprattutto per quanto riguarda la violenza domestica.

Ed ancora: ci sono iniziative come quella supportata anche dalla cooperazione trentina, che ha creato un fondo speciale rivolto alle famiglie in difficoltà. Il coordinatore della campagna Raul Daoli ha illustrato il progetto di consumo etico “Etika”, all’interno del quale è stato creato il fondo, sviluppato in collaborazione con Trentino Energia, Provincia, Sait e altre realtà. Il fondo ha a disposizione 250.000 euro. Domani partirà la prima fase, con 100.000 euro destinati al sostegno alla spesa alimentare quotidiana. La prossima settimana partirà una seconda fase centrata invece sulle solitudini.

Il dottor Antonio Ferro, del Dipartimento prevenzione dell’Apss, ha fornito un possibile dato di sintesi su tutti i trentini contagiati fino ad oggi. Questa settimana il Sistema di sorveglianza ha stimato 3,5 casi ogni 1000 abitanti. Secondo le ultime stime potrebbero essere 15.000 sintomatici. Se così fosse, si può ipotizzare che alla fine alla fine si registreranno circa 20.000 casi in tutto. Stanno emergendo inoltre casi di anosmia, cioè perdita dell’olfatto e anche del gusto, collegati alla malattia. Fare attenzione dunque anche a questo sintomo. I pazienti che sono stati dimessi dalla terapia intensiva, invece, sono stati in totale 27. Anche da Ferro un appello a rispettare le ordinanze in vigore, in questa fase cruciale dell’epidemia.

Maurizio Fugatti
Maurizio Fugatti