Cort dai sèt pachè murtai – Metti una sera a cena….

di Serena Volta

Cort dai sèt pachè murtai – Metti una sera a cena….

Esiste a Pinzolo, più propriamente a Bavdin, un luogo del cuore…anzi “ il luogo del cuore” per eccellenza: la cort dai sèt pachè murtai, ovvero la corte dei sette peccati mortali.
Presso la “ cort “, una delle poche che ha resistito al flagello della modernità, la Pro Loco di Pinzolo ha ambientato, la sera di sabato 15 luglio, una cena a tema, le cui portate venivano abbinate ai vizi capitali. Le eccellenze enogastronomiche del territorio sono state così elaborate e presentate nel significato più allusivo al senso del peccato: dai superbi formaggi alla carne lussuriosa, dalle dolcezze golose all’ira del peperoncino. Unica eccezione l’avarizia, per la quale si è applicata la legge del contrappasso con un tripudio di antipasti piccanti, dolci, salati, amari, in agrodolce…
Ma non è tutto: se le nostre percezioni a livello sensoriale hanno avuto somma gratificazione, anche mente e cuore sono stati coinvolti in modo significativo.
Il Filò de la val Rendena attraverso le voci dei suoi protagonisti, a intervalli regolari, ha commentato ogni vizio nella sua intima natura , non tacendo i rischi, le fragilità, il degrado morale.
Attraverso aneddoti e aforismi è scaturito il “ racconto” dell’esistenza umana peccatrice, tra gioie e dolori, amori,debolezze e affanni.
Accedere alla corte dei sette peccati mortali non è risaputo da tutti. Da piazza san Gerolamo la scalinata sembra portare ad un girone dantesco, un antro semibuio che i più timorosi non percorrono…ma arriva poi lo splendore!
La corte è caratterizzata da una struttura ad archi e gli archi ritornano nella grande pittura murale di Sergio Trenti che rapisce il nostro sguardo come una forza magnetica. Gli archi sono la struttura portante del dipinto e delimitano gli spazi destinati a rappresentare ira, gola, avarizia e lussuria con la consueta potenza espressiva dell’artista. Mi piace sottolineare un personaggio che conforta: la figura femminile, che si staglia maestosa a lato, è una donna, una madre che sotto la sua ala protettrice sembra invocare pietà e comprensione per i suoi figli dolenti e peccatori.
Metti una sera a cena…in un ambiente saturo di storia e tradizione locale, i commensali seduti a far filò protetti dalle volte suggestive. Atmosfera elegante, ovattata, sobria , che ha permesso di assaporare il valore del tempo e dello spazio.
I partecipanti alla cena erano sì i turisti, ma tanti , tantissimi i residenti qui a Pinzolo, sensibili al richiamo di un evento unico, come a significare il senso di appartenenza alla comunità e , nel contempo, omaggiare il Pittore tanto amato, ritrovandosi ai piedi della rappresentazione della sua “commedia umana”, raffigurata nel suo crudo realismo.

Alcune delle volontarie che hanno servito la cena preparata dal catering "La Contea"
Alcune delle volontarie che hanno servito la cena preparata dal catering “La Contea”
Una delle tre volte che hanno ospitato la cena
Una delle tre volte che hanno ospitato la cena
Affresco di Sergio Trenti
Affresco di Sergio Trenti
Gli attori del Filò - Testi e regia di Brunetto Binelli
Gli attori del Filò – Testi e regia di Brunetto Binelli
L'aperitivo dedicato all'Avarizia"
L’aperitivo dedicato all’Avarizia”