Dolomiti UNESCO, collaborazione fra Provincia e SAT

di Uff. Stampa TN

Presentate due iniziative di investimento culturale per il Bene Naturale
DOLOMITI UNESCO, COLLABORAZIONE FRA PROVINCIA E S.A.T.

L’assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi ha presentato oggi pomeriggio, insieme al presidente della Società Alpinisti Tridentini (S.A.T.) Claudio Bassetti, due iniziative di carattere culturale mirate all’implemento della letteratura dolomitica e dell’alta formazione in tema di gestione dei Beni naturali in generale e del Bene Dolomiti UNESCO, in particolare. "Regista" sia dell’iter di candidatura, sia del suo buon fine Mauro Gilmozzi, coadiuvato fin dall’inizio da Fabio Scalet ora dirigente generale del dipartimento affari istituzionali e legislativi, ritiene indispensabile creare opportunità di vario livello e spessore per promuovere la conoscenza di questo patrimonio dell’umanità che l’UNESCO ci ha riconosciuto. Fra queste rientra la costituzione di un Fondo librario e documentale dedicato alle Dolomiti UNESCO, appunto, presso la Biblioteca della Montagna – Società degli Alpinisti Tridentini. Quel Fondo, dove già sono confluiti oltre trecento libri del patrimonio dolomitico "antico" (meta Ottocento, metà Novecento) e dove confluiranno gli otre 500 testi "moderni" (ultimi 60 anni ) (di proprietà della Biblioteca della Montagna della S.A.T.) oltre ai volumi acquistati o realizzati dalla Provincia autonoma, ora si arricchisce della prestigiosa opera "Die Venetianer Alpen: ein Beitrag zur kenntnis der Hochgebirge" – scritto da Wihlem Fuchs e pubblicato a Vienna nel 1844. Il volume acquistato per 2.000,00 euro sul mercato dell’antiquariato internazionale dalla S.A.T., ha un valore molto grande per più motivi: è una delle prime e rarissime opere che trattano le Dolomiti dal punto di vista geologico-topografico e geografico ed è una testimonianza documentale che fa supporre che Fuchs (amministratore e sovrintendente della miniera di Agordo) avesse salito il Pelmo ben prima di John Ball considerato – ad oggi – il primo salitore della cima dolomitica ampezzana (1857). La seconda iniziativa presentata è la III° edizione dell’Esecutive Master World Natural Heritage Management (WNHM) che si terrà a partire dal 14 gennaio all’11 dicembre 2015. Aperte le iscrizioni fino al 9 dicembre. I giovani laureati, che rispondono ai prerequisiti del bando disponibile on-line sul sito www.tsm.tn.it e che presenteranno domanda e avranno superato le selezioni con particolare merito, potranno partecipare all’assegnazione di una delle quattro borse di studio a copertura parziale delle quote di partecipazione. La cura e realizzazione del Master è di step, scuola di formazione per il governo del territorio e del paesaggio e, in particolare di Ugo Morelli intervenuto all’incontro di oggi pomeriggio.

"La Provincia autonoma, nell’ambito del territorio delle Dolomiti UNESCO, si è assunta l’onere e l’onore della conoscenza attraverso le Reti della Formazione e Geologia. – ha detto l’assessore Gilmozzi, intervenendo all’incontro – Ed è proprio nell’ambito della conoscenza che intendiamo investire e le due iniziative che presentiamo oggi si inquadrano in questo contesto. Con strumenti innovativi aggiungiamo valore a quello internazionalmente riconosciuto alle Dolomiti. Con la collaborazione della S.A.T. si è costituito il Fondo nella Biblioteca della Montagna credo fra le più ricche a livello europeo. Oggi siamo siamo qui a render conto di come stiamo arricchendo questo importante Fondo. Dall’altra parte il Master internazionale, curato da step, è estremamente importante perchè è un’opportunità di alta formazione che può generare ulteriore sviluppo. I Master in Beni UNESCO sono due, uno è a Torino (Beni culturali) , l’altro è qui a Trento (Beni naturali) realizzato in collaborazione con le Università del territorio dolomitico oltrecché con l’Università degli Studi di Torino. E’ un contributo per la gestione dei Beni molto importante, una via di sviluppo moderna capace di rappresentare la natura e il binomio uomo e natura" ha concluso l’assessore che ha poi passato la parola al dirigente generale Scalet e al curatore scientifico Morelli per approfondire la terza edizione del Master.
Il presidente della S.A.T. Claudio Bassetti ha ricordato che la Società Alpinisti Tridentini "gestisce un Fondo che è un bene collettivo. Noi da sempre promuoviamo cultura, conoscenza della montagna per questo la S.A.T. si è messa immediatamente a disposizione della Provincia. La nostra è una delle cinque Biblioteche di Montagna più importante d’Europa con buona parte parte del patrimonio in lingua straniera". Il presidente Bassetti ha chiesto a Riccardo DeCarli, bibliotecario della prestigiosa istituzione dal 1991, anno in cui la Biblioteca è stata aperta al pubblico dopo oltre ottant’anni dalla sua fondazione di illustrare nel dettaglio l’opera acquistata. "E il principe dei libri rari delle Dolomiti – ha esordito- in quanto le presenta da un punto di vista geologico topografico e geografico prima ancora che il nome Dolomiti passasse dall’indicare la roccia all’identificare queste montagne. Ciò avverrà solo vent’anni anni dopo per mano di Gilbert e Churcill. La preziosità sta, per esempio, anche nelle cartine: vi è la prima cartina della Marmolada e del suo ghiacciaio, sono tavole a colori che illustrano le zone nel dettaglio. C’è poi una tabella con le quote dei monti dolomitici ricavate con misurazioni trigonometriche e barometriche (cioè salendoci fisicamente. Ciò ci dice, per esempio, che il Pelmo era già conquistato prima che Ball vi salisse nel 1857".

L’Esecutive Master World Natural Heritage Management (WNHM) è giunto alla terza edizione e si terrà a partire dal 14 gennaio all’11 dicembre 2015. La cura e realizzazione del Master è di step, scuola di formazione per il governo del territorio e del paesaggio in collaborazione con l’Università di Torino. All’incontro di oggi pomeriggio era presente Ugo Morelli, responsabile del Master. E’ un percorso di alta formazione con l’obiettivo di fornire teorie, metodi e strumenti adatti alla gestione delle istituzioni e dei progetti che si occupano della tutela e della valorizzazione dei beni naturali. Il Master, che ha il patrocinio della Fondazione Dolomiti UNESCO, si caratterizza per un approccio che privilegia l’esperienza e la pratica diretta sul campo. Il percorso si concretizza per la scelta di un metodo che supera la tradizionale formazione d’aula, attraverso la combinazione di testimonianze di manager e professionisti, di viaggi di studio, di progetti di ricerca applicata e di stage in organizzazioni nazionali e internazionali. (Tra le organizzazioni che hanno collaborato alle prime due edizioni del Master, ospitando gli allievi in stage, ci sono l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe- Roero e Monferrato, il DIST-Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio di Torino, il Parco di Paneveggio, l’EURAC di Bolzano, la Fondazione Dolomiti-UNESCO, la Fondazione UNESCO Sicilia, il MuSe, il Parco dell’Etna, la Provincia autonoma di Trento e la Provincia autonoma di Bolzano, l’UNESCO Venice Office, il Parco Scientifico e Tecnologico di Tarragona -Spagna-, The Governing Body of Suomenlinna World Heritage Site, -Finlandia-, il parco Skocjanske Jame -Slovenia- e l’UNESCO World Heritage Swissalps Jungfrau-Aletsch -Svizzera-. I destinatari del Master sono manager, funzionari, studiosi e professionisti di istituzioni e organizzazioni pubbliche e private interessate alla gestione dei beni iscritti nella Lista Beni Naturali UNESCO. Ammessi giovani in possesso almeno di laurea triennale. I posti disponibili sono quindici. Oltre che alla qualità scientifica della didattica a rendere distintiva l’offerta formativa è l’insieme di servizi che viene offerto agli allievi: il materiale didattico e i testi di studio gratuiti, così come le spese di trasporto e alloggio per i viaggi di studio in Italia e all’estero e il buono pasto da 6 Euro per le giornate di aula di 8 ore. Info su www.tsm.tn.it (fs).