Giovenche di razza Rendena, un successo sempre maggiore

di CampanediPinzolo.it

Giovenche di razza Rendena, un successo sempre maggiore

Attenti a non strumentalizzare un messaggio di un territorio. 

Dopo la chiusura della settimana delle Giovenche di razza Rendena, ed il resoconto dei risultati sia dal punto di vista delle presenze dei turisti che della partecipazione attiva della gente delle Giudicarie e di tutto il Trentino, è doveroso fare alcune considerazioni.
Questa, come abbiamo già detto, è una manifestazione che ormai da 15 anni attira una quantità considerevole di persone che entrano nel nostro territorio per vivere questa settimana dedicata alla ruralità. Tutte le iniziative proposte hanno ottenuto risultati positivi con un aumento di presenze e di curiosità.
L’evento, che ha come protagoniste le Giovenche di razza Rendena, ha l’importante obiettivo di portare questo animale, che è in via di estinzione, ad essere simbolo e bandiera di comunicazione per il nostro territorio. A questa finalità contribuisce una intera Comunità, con un successo sempre più diffuso ed apprezzabile.

Abbiamo voluto parlarne anche con il Presidente dell’Unione Allevatori e di ANARE, Manuel Cosi, che dice: “Dobbiamo investire ancora e dobbiamo stare attenti a come comunichiamo. Quest’anno, lo abbiamo anche detto circa la problematica dei grandi carnivori, alcuni degli allevatori avevano deciso di non partecipare alla manifestazione, ma alla fine è prevalso il senso di comunità.
E per evidenziare la difficile realtà, e comunicarla, abbiano pensato di usare azioni e non assenza; ed è meglio FARE che NON FARE. L’evento di una settimana si è portato in scena ed ha dato grandi risultati.
Il prezioso intervento degli allevatori, nonostante ci sia grande difficoltà per la vita all’interno delle nostre malghe e per la continuazione della zootecnia di montagna, è stato praticamente TOTALE, infatti 25 su 27 aziende hanno sfilato e partecipato sabato scorso a Pinzolo.
Avevamo fatto delle richieste specifiche, la principale delle quali era quella di vedere unità, prima di tutto della comunità, delle varie categorie economiche, con particolare riguardo a quelle del turismo, ma anche da parte delle amministrazioni. Questo risultato lo abbiamo visto, ascoltato. Per questo ringraziamo tutti, la comunità e i sindaci del territorio delle Giudicarie che hanno voluto sfilare, camminando insieme a noi.
Il messaggio non è solo formale e lo dimostra il documento presentato, relativo alla richiesta dello “stato di emergenza per i grandi carnivori”, presentato da tutti i Sindaci della Comunità delle Giudicarie alla Provincia e al Ministero. Una presa di posizione da parte delle nostre amministrazioni locali nei confronti della Provincia, ma anche a livello nazionale e che dovrebbe diffodersi anche a livello europeo.
È necessario continuare a tenere alta l’allerta sull’argomento dei grandi carnivori.
Attenti però perché all’interno delle azioni operate da una comunità, potrebbe esserci voglia da parte di alcuni (sicuramente pochi) di distogliere l’attenzione sui focus principali.
E giusto che questa tensione sia tenuta alta ma con correttezza.
Ci avviciniamo a un momento importante che è quello del rinnovo del Consiglio Provinciale e le istanze specifiche fatte dagli allevatori e dalla comunità sono già inserite all’interno di molti documenti presentati all’attuale compagine politica. Oggi, tuttavia, c’è bisogno di presentare tali richieste anche a chi si sta avvicinando a questo appuntamento per essere parte di una squadra nuova, quella che dovrà gestire per i prossimi cinque anni la nostra Provincia”.
Presidente, cosa ne pensa della serata della premiazione?
“La serata dell’elezione della reginetta delle giovenche è un momento importante per gli allevatori e sono un pò deluso perché qualcuno ha cercato, appunto, di distogliere, almeno in parte, l’attenzione da questo
E giusto parlarne, ma non è quello che deve risaltare, è successo sul nostro territorio … nel momento in cui cè stato il saluto istituzionale da parte dei due assessori presenti, Zanotelli e Failoni, ci siamo trovati davanti ad un momento con dei fischi … ci tengo a rilevarlo, perché qualcuno ha dichiarato che erano le famiglie degli allevatori a fischiare… non credo proprio… e faccio presente che purtroppo la situazione è stata strumentalizzata.
Gli allevatori hanno metodi diversi e diretti per mettere in evidenza le cose che non vanno, e gli amministratori attuali hanno già avuto modo di dialogare con noi.
All’interno del capannone di sabato sera erano presenti più di 3000 persone quindi un paio di fischi sono sicuramente non rappresentativi di un pensiero e sono sicuro che non vengano dal nostro mondo.
Come detto, questo è un momento in cui la politica si inserisce in tutta la nostra vita. Tuttavia, dobbiamo prestare attenzione a quali siano i messaggi che vogliamo evidenziare

Altra domanda che vogliamo farle! E stato chiesto anche a lei Presidente di candidarsi?
Cosi risponde: “lo avete letto probabilmente su alcune testate giornalistiche, Il mio nome è venuto in evidenza, avvicinandolo a qualche lista. Posso dire tranquillamente che le richieste ci sono state, e più di una, la mia posizione però attualemente è solo di rappresentante degli allevatori, fuori dalla politica delle elezioni provinciali.
Il mondo degli allevatori ha bisogno oggi, e ne avrà domani, di persone che lo rappresenti. E si può far politica anche facendo solo il rappresentante di categoria e a volte anche in maniera più incisiva. Basta avere chi ascolti e metta impegno per dare risposte.
Oggi la mia voglia è quella di tenere, appunto, alta l’attenzione sui problemi da risolvere e dovrà continuare un dialogo serio con il mondo zootecnico. Ponendo su di esso ancora più attenzione. Abbiamo poco tempo! Perché, se non risolveremo a breve i problemi importanti, non avremo prospettive per questa zootecnia di montagna.
Oggi è importante che la politica, sia di destra che di sinistra, collabori per ottenere risultati che facciano bene al nostro Trentino”.
Ultimo ma non ultimo per importanza: cosa ne pensa dei risultati e della partecipazione dei giovani?
Anche questo è un messaggio molto importante che dobbiamo ascoltare: tanti giovani hanno partecipato allevento e sono stati parte attiva di questo mondo che vive, non solo di economicità, ma anche di legame al territorio.
Può essere considerato rappresentativo il momento della conduzione dei junior, che ormai da qualche anno ci accompagna. Vedere bambini che fin dall’età infantile riescono ad avvicinarci alle nostre Rendene e partecipano volenterosi a questo momento è molto importante per il futuro. Chiudo dicendo che la felicità di una ragazza che vede premiata la sua manza come reginetta della mostra e che piange in maniera sincera, sicuramente può dare fiducia nel futuro. Ma dobbiamo però aiutarli perché lo possano fare ancora.