Il nostro limite è non mettersi in discussione

di Riccardo Maturi

IL NOSTRO LIMITE E’ NON METTERSI IN DISCUSSIONE.

Cambia il Sindaco e subito vorremmo che affrontasse e risolvesse tutte le
problematiche della Comunità, anche quelle ormai croniche, di sua diretta
competenza o meno.
Il turismo per esempio. Focalizzare il prodotto, individuare i mercati, interpretare
le varie posizioni e le diverse esigenze, fare da catalizzatore, valutare ritiri ed
eventi, creare un tavolo di confronto…
Per questo esiste già un tavolo specifico, attorno al quale sono già seduti tutti i
soggetti interessati, Comune, albergatori, commercianti, funivie, guide alpine e chi
più ne ha più ne metta: l’APT.
E’ scontato che i soggetti al tavolo devono innanzitutto essere in grado di
rappresentare l’intera propria categoria; essere quindi in essa catalizzatori di un
sereno confronto che evidenzi posizioni largamente condivise, da riportare poi con
convinzione al tavolo comune.
Se manca sincerità, se ci sono personalismi inopportuni, se sono sbagliati i
soggetti presenti, insomma se su quel tavolo qualcosa non funziona, la soluzione
non è certamente crearne un altro.
Il toro va preso per le corna!
Il problema principe è la poca disponibilità, diciamo propensione, di ognuno di
noi a mettersi in discussione, ad ascoltare l’altro, a prestare la necessaria
attenzione alle esigenze non proprie.
Confrontarsi per cercare la soluzione che tenga conto in modo soddisfacente delle
varie esigenze significa essere disposti a sacrificare qualcosa di proprio.
Campiglio Pinzolo Val Rendena possiedono un’offerta potenzialmente spaventosa
per qualità, ricchezza, varietà delle sue componenti.
Ci manca forse solo l’umiltà di riconoscere qualche ragione all’altro e la sincera
convinzione che insieme riusciamo a fare meglio. Anche dal punto di vista
economico personale.
Non scomodiamo il Sindaco per fare ciò che dovremmo aver già fatto noi. Ha già
anche troppo a cui pensare.

Riccardo Maturi Carpèla