Il Presidente Ciampi alla Comunità di Pinzolo-Campiglio

di P. Ballardini

Nei mesi scorsi ho invitato il Presidente Carlo Azeglio Ciampi a prender parte ad uno degli incontri inseriti nel percorso “Carlo Magno. Luogo d’Europa”, affinché condividesse con noi e con i nostri Ospiti la sua esperienza ed il suo pensiero di europeista convinto.

C.A.Ciampi – in questi giorni in vacanza all’Alpe di Siusi – non ha potuto partecipare all’incontro, ma ha inviato alla nostra Comunità una lunga lettera, letta pubblicamente lunedì sera nel corso dell’incontro “Europa. Unità e Diversità”, dove abbiamo coinvolto in un avvincente dibattito l’Avv.Fernanda Contri e il Prof. Annibale Marini.

Di seguito gli stralci fondamentali e quindi il testo integrale, che vorrei condividere con l’intera Comunità anche attraverso la collaborazione delle Pro Loco.

“Desidero innanzitutto manifestare il mio vivissimo apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Pinzolo in occasione del quinto anniversario della consacrazione del Santuario Nostra Signora d’Europa” così si apre la lettera inviata dal Presidente Ciampi al
Comune di Pinzolo.

 “In queste vostre splendide valli che la tradizione vuole spettatrici del passaggio di Carlo Magno, la memoria dell’Imperatore del Sacro Romano Impero è presente non solo nella toponomastica, che giusto un secolo fa, nel 1909, gli dedicava il valico che mette in comunicazione la Val di Sole
con Madonna di Campiglio; lo spirito del rex pater Europae, spirito di unità e di pacificazione, rivive nell’antica tradizione di civiltà, di ospitalità, di accoglienza, di inclusione che fa di questi luoghi spazio esemplare nell’esercizio delle virtù civiche” prosegue il Presidente nel suo messaggio, per concludere, dopo una intensa dissertazione sulle tappe fondamentali della costruzione
dell’Europa, con un auspicio:

“Cari amici di Pinzolo, la manifestazione Campo Carlo Magno. Luogo d’Europa vuole e deve essere occasione di riflessione, storica e prospettica, sulla fecondità della combinazione unità – diversità. Nella scelta del tema, nell’articolazione del programma, è implicita l’opzione per il dialogo
rispetto alla chiusura; per l’accoglienza piuttosto che l’esclusione; per il rispetto dell’alterità, sempre. Perché ciò sia possibile, nelle piccole come nelle grandi scelte della vita degli individui, come singoli e come membri di una comunità, occorre muovere da una volontà tesa a  ricercare
prioritariamente ‘ciò che unisce piuttosto che ciò che divide’ “.

Il messaggio del Presidente è stato consegnato dall’Avv.Fernanda Contri (Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale) in apertura dell’incontro che la ha vista protagonista, insieme al Prof. Annibale Marini (Presidente Emerito della Corte Costituzionale), al centro congressi di Madonna di Campiglio ed ha dato il via ad un coinvolgente confronto sul tema Europa, che ha visto i due
giuristi di fama internazionale dibattere su diritti fondamentali dell’uomo, mercato comune, diritto di famiglia, normativa europea, valore della diversità, giungendo a condividere  “l’espressione di comune civiltà giuridica che caratterizza l’Europa”.

Un moderatore attento ed efficace quale Franco de Battaglia ha permesso di focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti cruciali legati ai valori profondi dell’ideale europeo. In chiusura, di fronte ad una platea numerosa e attenta, hanno preso la parola anche l’Avv. Massimo Vari, Presidente Emerito delle Corte dei Conti Europea presente in sala, e Don Donato Valentini, il noto teologo rendenese.

All’epilogo, la sintesi dell’incontro nelle parole della Vice Sindaco, Patrizia Ballardini, che ha ringraziato il Presidente Ciampi per il Messaggio e gli Ospiti d’eccezione per il prezioso contributo – in termini di arricchimento culturale e confronto – donato alla Comunità.

“Tra i tantissimi stimoli emersi questa sera, desidero sottolinearne uno in particolare, sintesi del messaggio che vorrei rimanesse nell’animo di ciascuno di noi  – “la diversità è ricchezza; l’unità si rafforza con la diversità; la diversità è garanzia di unità” – quale auspicio per il nostro territorio, per l’Italia e per l’Europa intera. Quale messaggio forte per i giovani che sono il fulcro per costruire un’Europa vera. Quei giovani ai quali il Presidente Ciampi ha espresso il saluto più affettuoso ed
il sentimento di fiducia vera nell’ideale europeo. Per riuscire , insieme, a dare forma a quell’Europa che Mons. Bressan ha definito ‘un ideale da costruire’, superando l’afonia rilevata anche dal Presidente Ciampi”.

Il testo del messaggio di Carlo Azeglio Ciampi

Desidero innanzitutto manifestare il mio vivissimo apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Pinzolo in occasione del quinto anniversario della consacrazione del Santuario Nostra Signora d’Europa” così si apre la lettera inviata dal Presidente Ciampi al
Comune di Pinzolo.
In queste vostre splendide valli che la tradizione vuole spettatrici del passaggio di Carlo Magno, la memoria dell’Imperatore del Sacro Romano Impero è presente non solo nella toponomastica, che giusto un secolo fa, nel 1909, gli dedicava il valico che mette in comunicazione la Val di Sole
con Madonna di Campiglio; lo spirito del rex pater Europae, spirito di unità e di pacificazione, rivive nell’antica tradizione di civiltà, di ospitalità, di accoglienza, di inclusione che fa di questi luoghi spazio esemplareiche.
E uno “spazio politico unitario, che va da Amburgo a Benevento, da Vienna a Barcellona è quello che per la prima volta si costituisce in Europa con Carlo Magno”. Egli si dette carico di operare “trasformazioni di governo, di risvegliare gli studi dal loro torpore. Come tutti i grandi creatori di storia – osserva Pirenne nella sua famosa Storia d’Europa – Carlo accelera l’evoluzione che i bisogni sociali e politici imponevano nel suo tempo”.
Una tensione all’unità sembra percorrere – nonostante tutto – la storia del nostro Continente; l’ideale unitario attraversa la storia europea come un fiume carsico, le cui acque affiorano definitivamente e prendono a scorrere tumultuosamente, con forza, solo dopo che le nazioni europee ancora una volta si trovarono a dover assaporare i frutti avvelenati dei nazionalismi. Nelle immagini delle città
europee bombardate, ormai fissate nella nostra memoria collettiva, è racchiuso il senso di quella follia che settant’anni orsono portò gli Stati europei a ricorrere alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti.
Alla fine del dramma ci giurammo: “Mai più la guerra!”.
Da quelle vicende gli uomini e le donne della mia generazione sono stati segnati nel profondo; ne hanno tratto insegnamenti che hanno influenzato – in non pochi casi radicalmente mutato – orientamenti ideali e convinzioni politiche.
Nel corso della mia vita pubblica, negli incontri avuti con cittadini e autorità, in particolare nel rivolgermi ai giovani, sono tornato sovente su questi temi. Vi insisto ancora, soprattutto nel momento presente in cui l’Europa, in affanno per la crisi epocale che ha investito l’economia
mondiale, è afona nel consesso internazionale. E lo è perché non sa trovare la via di una comune volontà di pervenire a scelte comuni. In breve, l’Europa non si fa ascoltare perché non riesce a parlare con una sola voce. E’ un’Europa che pare aver smarrito lo slancio unitario, che la condusse, non senza difficoltà e ostacoli di vario genere, al grande traguardo dell’euro. L’euro è, ed è bene non
dimenticarlo, un punto politico di non ritorno lungo la strada che porta all’unione europea; non è solo una decisione economica di straordinaria lungimiranza, come la grande crisi in atto ha
confermato.
La moneta unica europea – lasciate che lo ricordi – è stata un obiettivo a lungo perseguito; con tenacia, con determinazione; ma anche con l’umiltà necessaria a chi si
apprestava a intraprendere un cammino difficile, un cammino
dove altri in precedenza, pur anelando alla stessa meta, avevano dovuto arrestarsi e desistere per il prevalere di piccoli e grandi egoismi nazionali; per colpevole miopia. Senza andare troppo lontano nel tempo, basti ricordare i generosi quanto infruttuosi tentativi degli anni settanta del secolo scorso, dal Piano Werner al Serpente monetario e, pur con le differenze del caso, allo SME.
La consapevolezza dei fallimenti pregressi fu a un tempo il collante e la spinta che nell’arco di un decennio tradussero il lavoro di un gruppo di tecnici, quale era il Comitato Delors, nella realtà, politica, dell’euro.
Questo richiamo non vuole essere la celebrazione di una pagina di storia, certo indimenticabile per chi l’ha vissuta e ha avuto il privilegio di partecipare alla sua scrittura; vuole evocare uno spirito che l’Europa oggi stenta a ritrovare e che è invece indispensabile recuperare poiché la posta in gioco non è meno importante di allora.
L’appannamento degli ideali unitari, una certa fiacchezza spirituale diffusa tra i popoli d’Europa, non ci risparmia neanche come cittadini italiani.
Colgo un senso di smarrimento, un disorientamento che le difficoltà dell’economia hanno da ultimo aggravato e al quale forniscono un fin troppo facile alibi. Come la crisi globale accentua e rende più evidenti debolezze antiche della nostra economia, allo stesso modo essa mette a nudo il “vizio assurdo” delle divisioni, delle contrapposizioni. La nostra società è come frantumata da mille interessi, che non trovano il modo di comporsi; siamo concentrati nella difesa del nostro particulare; indifferenti o incapaci a spingere più avanti lo sguardo, là dove risiede l’interesse autentico del Paese.
Cari amici di Pinzolo, la manifestazione Campo Carlo Magno. Luogo d’Europa vuole e deve essere occasione di riflessione, storica e prospettica, sulla fecondità della combinazione unità – diversità. Nella scelta del tema, nell’articolazione del programma, è implicita l’opzione per il dialogo rispetto
alla chiusura; per l’accoglienza piuttosto che l’esclusione; per il rispetto dell’alterità, sempre.
Perché ciò sia possibile, nelle piccole come nelle grandi scelte della vita degli individui, come singoli e come membri di una comunità, occorre muovere da una volontà tesa a  ricercare prioritariamente ‘ciò che unisce piuttosto che ciò che divide’.
Nell’auspicio che la società italiana riscopra tale discernimento e che esso guidi ogni nostro agire, desidero ringraziarLa, Signor Sindaco, per la cortese attenzione che ha voluto riservarmi,  pregandoLa di trasmettere ai Suoi concittadini, in particolare ai giovani, il mio saluto più affettuoso insieme con il mio sentimento di fiducia nell’ideale europeo.
L’impegno dei giovani cittadini d’Europa, l’entusiasmo e la generosità che accompagnano quella età della vita consentiranno di raggiungere i traguardi più ambiziosi: quelli ai quali la nostra generazione ha guardato come al sogno di un’intera esistenza.

Il percorso CARLO MAGNO. LUOGO D’EUROPA.
Nel centenario dell’intitolazione a Carlo Magno del valico che mette in comunicazione la Val Rendena con la Val di Sole, a pochi passi da Madonna di Campiglio, ed in occasione del Quinto Anniversario dalla consacrazione del Santuario “Nostra Signora d’Europa” di Campo Carlo Magno,
l’Assessorato Turismo, Economia e Sviluppo Territoriale del Comune di Pinzolo ha costruito un percorso dedicato all’Europa, tra storia ed attualità, che si articola attraverso una costellazione di incontri con Personalità di rilievo.
Il percorso si è aperto lo scorso 5 agosto con Mons.Luigi Bressan, Arcivescovo di Trento, che ha coinvolto Comunità ed Ospiti narrando delle radici cristiane dell’Europa e, in particolare, della figura della Vergine “Nostra Signora d’Europa”, facendo così riscoprire, nel quinto anniversario
dalla consacrazione del Santuario di Campo Carlo Magno, anche le origini della dedica.

A seguire, un tuffo nell’attualità, con l’Avv. Fernanda Contri, Vice Presidente Emerito Corte Costituzionale, e il Prof. Annibale Marini, Presidente Emerito della Corte Costituzionale – i primi due cittadini onorari di Campiglio – che hanno discusso di Europa quale caleidoscopio di storie, usi e costumi, lingue e religioni diverse, di Europa tra unità e diversità (10 agosto) – Moderatore:  Franco De Battaglia.

La prossima settimana, un nuovo appuntamento, con la storia. Luciano Impreradori ripercorrerà le gesta di Carlo Magno in Rendena e a Campiglio (17 agosto), per chiudere con un focus sull'”Europa dei traffici” con Paolo Sartori (20 agosto – Moderatore: Don Ivan Maffeis) – in allegato la locandina con i dettagli.

Il percorso “Carlo Magno. Luogo d’Europa.” è parte dell’iniziativa avviata lo scorso anno  dall’Amministrazione di Pinzolo con l’obiettivo di valorizzare storia ed identità del territorio e delle singole località di Madonna di Campiglio, S.Antonio di Mavignola e Pinzolo.

Invitando voi e tutti gli associati alla Pro Loco a partecipare ai prossimi incontri del percorso “Campo Carlo Magno. Luogo d’Europa”, ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.

Patrizia Ballardini

Campo Carlo Magno. Luogo d’Europa