La politica cinese del tracciamento per fronteggiare la pandemia

di Serena Olivieri

La politica cinese del tracciamento per fronteggiare la pandemia

Sin da quando il tema della pandemia è diventato di pubblico dominio, la Cina persegue con tenacia la linea 动态清零 dongtai qingling che i media italiani hanno tradotto con “politica dei casi zero”.

Nell’ultimo articolo pubblicato su Internazionale, Gabriele Battaglia offre qualche spunto di riflessione per comprendere più a fondo il significato della gestione politica del Covid-19 in Cina a partire dall’analisi linguistica di 动态清零 dongtai qingling. 动态 Dongtai rappresenta “uno stato in movimento, un processo”; mentre 清零 qingling viene utilizzato di solito “quando si formatta, cioè si azzera, la memoria di un computer”. L’espressione farebbe riferimento, quindi, a un “azzeramento dinamico”, a una “tendenza a zero” o a una sorta di “azzeramento progressivo”.

In conformità alla linea politica intrapresa dal governo cinese, la zona nella quale viene trovato anche solo un positivo viene circoscritta e posta sotto osservazione. Tutte le persone che hanno avuto un contatto ravvicinato con un contagiato vengono isolate e sottoposte al tampone molecolare. Tutti i positivi, anche gli asintomatici, vengono trasferiti in un ospedale dedicato finché non si negativizzano.
Ma come è possibile tracciare le persone in modo così preciso? È presto detto: vivere in Cina senza smartphone è diventato ormai impossibile. Tutti i pagamenti vengono eseguiti in modalità elettronica, scansionando un QR-code attraverso applicazioni come WeChat o Alipay, nelle quali sono inseriti i dati personali: dal mio arrivo in Cina, lo scorso settembre 2021, non ho mai utilizzato contanti. I pagamenti elettronici sono comodi e veloci. Inoltre, in questo modo, ogni nostro movimento è registrato nei minimi dettagli con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ne possono derivare: quel che è certo è che preservare la salute della collettività è di gran lunga più importante che tutelare la privacy del singolo.
Il tracciamento avviene non soltanto attraverso i pagamenti elettronici. WeChat e Alipay consentono, infatti, previa registrazione a una apposita sezione, di generare un QR-code sanitario (in cinese 健康码 jiankang ma), obbligatorio per avere accesso a molti luoghi come supermercati, centri commerciali, musei, ristoranti e mezzi di trasporto pubblico.

Avvisi posti all’ingresso di un negozio e di un centro commerciale. Ricorda che è necessario esibire il codice sanitario, indossare la mascherina, farsi misurare la temperatura corporea e mantenere le distanze
Avvisi posti all’ingresso di un negozio e di un centro commerciale. Ricorda che è necessario esibire il codice sanitario, indossare la mascherina, farsi misurare la temperatura corporea e mantenere le distanze

Il meccanismo è più semplice di quanto sembri e l’app registra la traccia digitale di dove ci si trova in un determinato momento. In caso di positività a uno dei tamponi cui si viene frequentemente sottoposti in Cina, il codice QR diventa immediatamente rosso. Se veniamo a contatto, anche non ravvicinato, con un positivo il QR-code diventa giallo. Inoltre, lo storico dei tamponi eseguiti è sempre costantemente aggiornato e consultabile in ogni momento. Se ci si deve recare in un’altra città con il treno o l’aereo, bisogna sottoporsi ad un tampone molecolare entro un intervallo di 48 ore prima della partenza. Pochi giorni fa, quando sono entrata in un centro commerciale ho notato che era stato installato un nuovo dispositivo. Dopo aver scansionato il mio codice, una fotocamera ha inquadrato il mio viso per la misurazione della temperatura corporea e per il riconoscimento facciale. È apparso subito il mio numero di passaporto e un segno di spunta verde a conferma del fatto che i dati incrociati erano corretti ed ero io la persona collegata a quel codice QR.

Dispositivo per il riconoscimento facciale e termometrico
Dispositivo per il riconoscimento facciale e termometrico

È stata la prima volta che mi è successo e ne sono rimasta abbastanza sorpresa. Un processo semplice, veloce e preciso ma che stimola in me più di una riflessione. Mi interrogo sul nostro concetto occidentale di privacy e di libertà e mi chiedo se, in questo Paese, tali pratiche debbano essere oggetto di un ripensamento, di una ridefinizione, tenendo comunque presente un sistema di valori e priorità differente dal nostro. Non ho delle risposte. Di sicuro ho ancora da imparare.

Fonti:

  1. Gabriele Battaglia, “La metamorfosi a porte chiuse della Cina”, Internazionale, 10 gennaio 2022, La metamorfosi a porte chiuse della Cina – Gabriele Battaglia – Internazionale, (ultimo accesso 16 gennaio 2022).
  2. Sebastien Ricci, “Le app di tracciamento che controllano la vita quotidiana in Cina”, Internazionale, 29 aprile 2021, Le app di tracciamento che controllano la vita quotidiana in Cina – Sebastien Ricci – Internazionale, (ultimo accesso 16 gennaio 2022).
  3. Stephen McDonell, “Why China is still trying to achieve zero Covid?”, BBC News – Beijing, 15 novembre 2021, https://www.bbc.com/news/world-asia-china-59257496, (ultimo accesso 16 gennaio 2022).

 

Serena Olivieri, nostra compaesana laureata in cinese e inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha intrapreso la strada dell’insegnamento della lingua e della cultura italiana a stranieri. Dopo aver vissuto a Melbourne per circa un anno, si trova ora nel nord della Cina e da settembre 2020 insegna all’Università di Lingue Straniere di Dalian.