L’assessore Roberto Failoni risponde alle domande di Campane

di CampanediPinzolo.it

Abbiamo posto alcune domande a Roberto Failoni, albergatore di Pinzolo, eletto alle Amministrative del 10 maggio 2015 nella lista “Insieme con Voi” con Michele Cereghini Sindaco” con 96 preferenze.

Roberto Failoni

Assessore Failoni, dal luglio 2015 ricopre un incarico prestigioso presso la ComunitÁ  delle Giudicarie, dovendosi occupare di ambiti di importanza strategica per lo sviluppo economico futuro dei nostri territori quali Sviluppo economico, Turismo, Lavoro, MobilitÁ , Edilizia abitativa, Sport.

1. Quali sono, a Suo avviso, i principali nodi e le principali criticitÁ  che caratterizzano ciascuna delle aree di Sua competenza?
Si  tratta di aree che spaziano in settori diversi, ma complementari e che hanno l’obiettivo generale  di realizzare  politiche e iniziative per favorire lo sviluppo economico delle vallate giudicariesi, questione che si traduce anche in miglioramento della qualitÁ  della vita e dei servizi. Il metodo è fondamentalmente riconducibile alla collaborazione con gli altri enti pubblici (Provincia, Comuni, Bim, ecc.),  Associazioni, imprese e privati.  La ComunitÁ  opera in maniera diversificata e su vari livelli: in qualche caso (Edilizia abitativa pubblica e privata) ha una competenza diretta; in altri casi (Turismo) collabora con gli Enti turistici e con gli operatori del settore; in altri ancora (ViabilitÁ , piste ciclabili) opera coordinandosi con i Comuni e la Provincia.
Per ognuno di questi  settori vi sono problematicitÁ  specifiche, oggi purtroppo accentuate dalla crisi economica, che ha avuto riflessi negativi anche nelle nostre Valli e che ci costringerÁ  ad operare con risorse sempre minori. Ma ancora prima possiamo individuare dei nodi non completamente  risolti nella collaborazione e concertazione di politiche ed iniziative che siano condivise a livello sovraccomunale e di ComunitÁ .

2. Esiste un disegno strategico che mette a sistema queste aree coerentemente con le vocazioni individuate dal Piano territoriale della ComunitÁ ?
Il Piano Territoriale traccia un disegno complessivo per le Giudicarie e traccia le linee di un futuro sviluppo, analizzando in modo specifico le quattro Aree che compongono la nostra ComunitÁ . Per la Val  Rendena,  tradizionalmente una delle zone turistiche di maggior pregio di tutto il territorio trentino, il Piano prevede, tra il resto, la valorizzazione del paesaggio, in coerenza anche con la presenza di risorse naturalistiche di immenso valore, tra cui figurano le Dolomiti di Brenta, che recentemente hanno ottenuto il riconoscimento UNESCO.
La Val Rendena rappresenta una destinazione turistica di prima grandezza tra quelle legate agli sport invernali e più in generale alla vacanza in montagna. Notoriamente la sua economia è legata principalmente all’ospitalitÁ  ed ha retto discretamente anche al cospetto di una crisi  terribile come quella che stiamo attraversando. In tal senso, va evidenziata la capacitÁ  di intercettare flussi turistici derivanti da nuovi mercati internazionali, fattore che ha contribuito ad una significativa diversificazione  della clientela negli ultimi anni.  È grazie anche a queste dinamiche, frutto di specifici investimenti e strategie molto oculate, che Madonna di Campiglio si conferma motore economico dell”™intera comunitÁ , in grado di generare indotto a beneficio, non solo della Val Rendena, ma di tutto il territorio interessato dalla Ski Area.
Gli Amministratori della ComunitÁ  di Valle hanno piena consapevolezza del fatto che il turismo costruisca un settore nevralgico e, coerentemente con simili convinzioni, negli ultimi anni sono stati moltiplicati gli sforzi per pianificare significativi investimenti, in stretta sinergia anche con le locali APT ed i Consorzi turistici. Il progetto “Giudicarie Turismo 2020” mira a individuare azioni molto puntuali con il duplice scopo di potenziare ulteriormente le mete affermate e promuovere, in una logica “induttiva”, anche vallate meno conosciute, ma altrettanto qualificate sotto il profilo naturalistico, storico e culturale. È così che negli ultimi anni si è investito quasi un milione di euro per la promozione del territorio giudicariese. Le principali iniziative hanno riguardato l”™introduzione di un  sistema di noleggio delle e-bike (bici a pedalata assistita), il servizio di bicibus esteso su tutto il territorio dalla Val di Sole al Garda, la realizzazione di tre piste di downhill sul Doss del Sabion, l’incentivazione del turismo Outdoor e la pubblicizzazione del nostro ambito, insieme alle opportunitÁ  che offre, su programmi di livello nazionale; l’ideazione di Trentino Food Festival, una kermesse dell’enogastronomia pensata per mettere in rete manifestazioni affermate e di grande richiamo come Giovenche di Razza Rendena, Antichi sapori di Rendena,  Ecofiera, i Festival della Polenta e della ciuiga, solo per citarne alcune.
Ma non ci si è limitati agli investimenti immateriali: per dotare il territorio delle infrastrutture funzionali anche sotto il profilo turistico si sta portando avanti il completamento della rete di piste ciclabili nelle Giudicarie (il piano prevede investimenti superiori ai sette milioni di euro), con l”™obiettivo di aumentare l”™appeal delle nostre vallate e ampliare così il  target dei potenziali fruitori, oltre che allungare la stagionalitÁ . Un punto di forza sarebbe sicuramente rappresentato dal congiungimento delle ciclabili esistenti (Rendena, Limarò, Garda), attraverso la realizzazione dei tratti mancanti (Sarche, Limarò-Ponte Arche, Ponte PiÁ ). La ciclabile del Sarca, che congiunge l”™Adamello/Dolomiti con il Lago di Garda, mete note al mercato internazionale, rappresenterebbe certamente un prodotto distintivo e in grado di generare flussi turistici importanti. Si stanno progettando i vari tratti tratti ed a breve si procederÁ  all”™appalto e alla realizzazione delle opere.

Sempre  con l”™obiettivo dello sviluppo dell”™economica locale e tenendo conto del Piano Urbanistico si sta portando avanti il PIANO PER LA MOBILITA”™ E LA VIABILITA”™. Il metodo di lavoro adottato risulta particolarmente innovativo e, per certi versi, inedito: innanzitutto la ComunitÁ  ha condiviso con la Provincia e i Comuni giudicariesi il progetto. Tale operazione è stata condotta con grande ponderazione, nella consapevolezza che purtroppo non sono oggi possibili gli investimenti di cui il territorio locale oggettivamente necessiterebbe, tra cui figurano numerose circonvallazioni; visto il budget a disposizione, è molto più realistico e sensato pensare a interventi mirati con l’obiettivo di intervenire sui punti maggiormente critici della viabilitÁ  locale in termini di pericolositÁ  e scorrevolezza. Considerata anche l’esiguitÁ  di risorse destinate alla viabilitÁ  da parte della PAT, la ComunitÁ , in accordo con i comuni, ha manifestato la disponibilitÁ  a finanziare progetti distribuiti su tutto il territorio  giudicariese per circa otto milioni. Tale pianificazione si tradurrÁ  in un accordo di programma, che verrÁ  sottoscritto a breve dall’Assessore provinciale competente, Mauro Gilmozzi e dal Presidente della ComunitÁ , Giorgio Butterini.

3. Considerato il Suo ruolo di Consigliere all’interno dell’Amministrazione Comunale di Pinzolo, come valuta i processi di fusione che sono andati a buon fine e la riorganizzazione dei servizi in atto nei comuni obbligati ad andare a gestione gestione associata? Quale delle due soluzioni considera più efficace e percorribile?
Dobbiamo avere piena consapevolezza della delicata fase che stiamo vivendo, caratterizzata da una contrazione delle risorse, ma anche dalla necessitÁ  di rendere più funzionante ed efficiente la macchina amministrativa, al cospetto di norme e situazioni oggettivamente sempre più complesse. In tal senso le fusioni, le gestioni associate e tutte le forme di collaborazione sovraccomunale non possono che rappresentare delle opportunitÁ  o comunque degli strumenti da considerare seriamente nell’ottica di razionalizzare al meglio sia gli investimenti che l’organizzazione tecnico amministrativa. Simili contingenze costituiscono occasioni anche per affinare il dialogo tra amministratori di vari comuni, che storicamente non sempre è stato in grado di prescindere da un campanilismo da considerarsi, oggi più che mai, superato e anacronistico.
In questa direzione ritengo che la comunitÁ  ricopra un ruolo strategico, in qualitÁ  di ente di coordinamento tra le varie municipalitÁ  e soprattutto nella logica di concentrare presso i propri uffici dei servizi funzionali al territorio e ai comuni.

4. Qual è il bilancio personale di questo primo anno di lavoro? In quale ambito ritiene di aver conseguito al meglio gli obiettivi che si era prefissato di raggiungere? Dove, invece, pensa sia necessario investire ancora di più in strategie e risorse?
Voglio innanzitutto premettere che da subito abbiamo cercato di individuare degli obiettivi strategici da perseguire, primo fra tutti quello legato ad una riqualificazione dell’ospedale di Tione, messo duramente alla prova negli ultimi anni, e in generale alla sanitÁ . L’inevitabile chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia ha costituito anche un’occasione per richiedere con forza all’Azienda sanitaria e alla Provincia il potenziamento dei servizi fondamentali. Rilevo con soddisfazione che, a distanza di pochi mesi, tutte le azioni contemplate nel protocollo si stanno concretizzando: all’atto pratico, tutti i reparti stanno registrando un’integrazione del personale specialistico, il cui reclutamento naturalmente non può che ripercuotersi positivamente sulla qualitÁ  dei servizi offerti.
Come detto sopra, stiamo poi lavorando al piano per la viabilitÁ  stradale ma anche per il potenziamento delle reti tecnologiche, nuovo strumento per una mobilitÁ  virtuale che possa integrare o addirittura sostituire parzialmente quella fisica: simili azioni saranno contemplate in un ulteriore protocollo a disciplina di una partnership con la fondazione Bruno Kessler.
Evidentemente ho citato solo le questioni più eclatanti ma è noto che la comunitÁ  gestisce un’ampia gamma di attivitÁ  e servizi per il territorio, il cui funzionamento richiede molte energie anche da parte degli amministratori. Per rispondere alla sua domanda, non so se stiamo facendo il massimo, ma certamente stiamo dando il massimo. Tra le cose che vorremmo realizzare nel medio periodo e che vorrei citare, figura la  costituzione di una gestione associata degli appalti presso la comunitÁ , che supporti i comuni nelle complesse dinamiche di progettazione e  affidamento  dei lavori pubblici: essa rappresenterebbe un’opportunitÁ  in grado di offrire sostegno anche all’economia locale ed in particolare all’edilizia che, notoriamente, soffre particolarmente il periodo di crisi. 

5. Come immagina la ComunitÁ  delle Giudicarie, e i relativi territori, tra cinque/dieci anni?
Anche in ambito istituzionale la geografia politica cambia in continuazione, come dimostrano le numerose fusioni dei comuni registrate negli ultimi anni, quindi azzardare previsioni sarebbe inopportuno; desidero solo sottolineare l’importanza di una istituzione in grado di unire, coordinare e rendere sinergiche le vallate giudicariesi, che notoriamente sono caratterizzate da peculiaritÁ  distintive ma complementari.  Nutro la profonda convinzione che la nostra competitivitÁ  futura dipenderÁ  principalmente dalla capacitÁ  di essere coesi: sotto il profilo socio-politico è questa la grande sfida della ComunitÁ  e questo è e sarÁ  il filo conduttore  della nostra azione attuale e futura.