Le ultime volontà del Sindaco Bonomi

di Michele Cereghini

Le ultime volontà del Sindaco Bonomi

Come chi, sentendo la sua fine come imminente, si affretta a predisporre al meglio il suo trapasso anche il nostro Sindaco, sicuro della sua non rielezione, è stato preso da un’autentica bulimia deliberativa.

E così, nell’arco di pochi giorni, ha fatto convocare al suo fido scudiero Nespoli ben tre consigli comunali. E negli ordini del giorno c’è di tutto e di più.

Si va dall’ennesima adozione di varianti al PRG, alla manutenzione della strada che porta alla sua centralina fino alle pistole per i vigili urbani.

Il suo obiettivo, badate bene, non è quello di pianificare al meglio il futuro di Pinzolo.

Il motivo di tanta fretta va piuttosto ricercato nella sua prepotenza, che vuole vedere conclusi alcuni discutibili progetti che si era messo in testa o che aveva promesso a qualcuno di realizzare ad ogni costo, calpestando i più basilari principi di buona amministrazione. E, già che ne ha occasione, vuole togliersi anche qualche fastidioso sassolino dalle scarpe.

Procediamo con ordine e con alcuni esempi.

Progetto Resort ai Campicioi. Testardamente il nostro primo cittadino, variante su variante, ha continuato a propinare ai consiglieri le sue visioni mirabolanti per un albergo che dovrebbe risollevare l’economia di Pinzolo e di tutta l’alta Rendena.

Si parla, a proposito o a sproposito non so, di un investimento di svariati milioni di euro. Di sicuro questa iniziativa si fagocita 5.000 metri cubi di residenze “non vincolate” con l’ovvia conseguenza che tutto quanto costruiranno in futuro i nostri concittadini sarà assoggettato alla legge Gilmozzi. Quanto realizzeranno i Leali invece andrà sul libero mercato. E, credetemi, avere una casa soggetta al vincolo della legge Gilmozzi o averla libera cambia in maniera radicale il suo valore.

Se pensiamo, poi, che la maggioranza ha detto si ai Leali e no ai progetti di vere prime case dei pinzolesi, finalmente anche i più accaniti sostenitori di Bonomi capiranno con chi hanno a che fare. Voglio portarvi il caso di un cittadino "doc" di Pinzolo, attualmente residente in un appartamento locato che, dopo aver cullato per qualche mese l’illusione di poter realizzare una casa, si è visto stralciare il terreno dalle zone edificabili. Forse il suo lotto era troppo vicino a quello del resort, oppure interferiva con la vista che i fantomatici ospiti della struttura vogliono avere libera su tutta la valle. Speriamo che le vostre case, cari concittadini, non vadano ad interferire con il cono visuale del 5 stelle perché potrebbero essere a rischio di demolizione! E guai a chi tenterà di resistere alle lucrose offerte che i Leali faranno per acquisire i terreni ai Campicioi perché il Sindaco, bontà sua, ha concesso a questi privati la possibilità di procedere con un esproprio come se fossero un ente pubblico. D’altronde, nella testa del Sindaco, si tratta di una struttura indifferibile nel tempo, stante la sua utilità pubblica! Sembrano cose d’altri tempi, invece succedono ora.

Non è la prima volta che il nostro Sindaco si dimostra molto più sensibile alle istanze dei potenti che a quelle dei comuni cittadini. E’ proprio un bel modo di gestire la cosa pubblica.

E, nell’adozione dell’ultima variante al PRG, non è mancata la ripicca, anch’essa tipica degli uomini piccoli piccoli: un lotto di terreno di proprietà dei figli dell’ex assessore Pedretti, inizialmente previsto in zona residenziale è stato stralciato dalle aree edificabili. Facile pensare che il pianificatore non abbia agito per motuproprio ma seguendo il suggerimento (forse sarebbe meglio dire l’ordine) di qualcuno in alto.

Gli assessori uscenti, invece, sono stati premiati per la loro fedeltà. Anita Binelli e Filippo Collini vengono gratificati con un lotto edificabile a testa, probabilmente come buonuscita per l’eccellente lavoro svolto a servizio della collettività o forse perché ottimi yes-man. A chi lo avesse scordato ricordo che il secondo ha acquistato questo terreno solo pochi mesi fa, quando era ancora agricolo e adesso se lo ritrova edificabile. Miracoli della politica. Di quella cattiva però!

Pistole ai vigili. Nel prossimo consiglio comunale, convocato per lunedì 23 marzo, si discuterà di armare i nostri vigili urbani. Una scelta di questo tipo dovrebbe essere lasciata all’amministrazione che subentrerà. Sappiamo che l’uso delle armi, anche quando vede coinvolte le forze di polizia dotate di un ben diverso livello di preparazione, è sempre soggetto a pesanti critiche e talvolta sanzionato dell’autorità giudiziaria.

Sappiamo anche che mai ne faranno uso, visto che il nostro territorio è presidiato da due stazioni dei Carabinieri che ne garantiscono la sicurezza.

Poco ma sicuro quindi che i nostri vigili potranno solo fare sfoggio di fondine e pistole. Non potranno mai usarle. E, aggiungo, è bene che non le usino. Allora perché sostenere il costo per la dotazione di pistole, munizioni, armadi blindati, corsi al poligono e laute indennità da pagare agli agenti mensilmente? Anche questa è una promessa fatta a qualcuno ed è venuto il momento di onorarla?